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nelle fiamme con otto solisti e un flauto come angelo nelle fiamme con otto solisti e un flauto come angelo biblico, il Medio Evo rivisitato, ma fatalmente qualcosa di quell'arcana teatralità, di quella inquieta leggerezza circola anche qui. nella storia dei tre giovani israeliti che rinchiusi da Nabucodònosor in una fornace infuocata per non aver adorato un idolo, ne escono intatti Protagonisti di Uconsigli d'ascolto panni del re di Babilonia, i monaci quelli dell'araldo e di altri personaggi e l'azione comincia, denotata dalla sfrontata sonorità del trombone contralto, protagonista dalla camaleontica, clownesca agilità. Assicura Christopher Palmer che sul Britten delle -parabole» ha molto in¬ dopo aver cantato le lodi di Dio fra le fiamme, in compagnia di un angelo. Come nel Giro di vite c'è un prologo realistico (cioè in platea), costituito dall'avvicinarsi dell'Abate e dei monaci che. esperti di canto gregoriano, intonano l'inno Salus aeterna'. quindi l'Abate indossa i mbria Jazz: occasioni, coi concerti di Al Jarreau e di George Benson: il cantante ha addirittura ispirato ai maligni la definizione di « Umbria Disco- con un recital tutto rivolto al mercato e tutto da dimenticare. Ma George Benson non scende mai a questi livelli, come del resto testimoniano i suoi due ultimi long playing per la Wea, In your eyes e 20/20. L'illustre chitarrista usa trattenere quasi sempre se stesso e la sua orchestra al di qua di un certo limite. Forse farebbe meglio a non cantare, ma questo è un altro discorso. In Umbria, Benson ha parlato coi giornalisti e si è dovuto schierare costantemente sulla difensiva. E' chiaro che i più severi lo incolpano d'indulgere troppo alla tentazione di fare una musica facile, e quindi di veder aumentare la propria notorietà, le vendite dei dischi e il conto in banca. E lui. quando