E adesso è sempre più di moda fare l'«ammogliato solitario»

E adesso è sempre più di moda fare ¥«ammogliato solitario» E adesso è sempre più di moda fare ¥«ammogliato solitario» Molti mariti approfittano delle ferie per abolire mentalmente la famiglia - Non sono libertini ma uomini che desiderano tornare allo stato prematrimoniale Durante le. vacanze si fanno scoperte insolite, a volte addirittura sconvolgenti. Liberata dalle preoccupazioni di tutti i giorni, la mente divaga felice e lo sguardo corre sulla superficie delle cose come un cavallo a briglia sciolta. Ma ogni tanto si erge un ostacolo imprevisto, una specie di segnale stradale che indica una deviazione strana. Ma siccome in vacanza tutte le deviazioni, specie quelle pericolose, hanno un fascino irresistibile, il pensiero vi si butta a corpo morto, diciamo cosi. In questi momenti si scoprono molte cose, alcune notissime, altre meno, e altre ancora quasi ignote. Per esempio si scopre che gli italiani sono un popolo maleducatissimo. ma è una scoperta che somiglia a quella dell'acqua calda. Più interessante è scoprire che U presidente Francesco Cossiga ama fare le vacanze da solo, cioè senza la moglie. Trarre da una singola constatazione una legge generale è un procedimento improprio, e anche lievemente folle. Però l'aria ancora vacanziera spinge il cervello a formulare ipotesi ardite. Del resto, il presidente Francesco Cossiga non è un'eccezione. Le sue beate passeggiate da scapolo nel Cadore hanno avuto un precedente abbastanza clamoroso (se si esclude questo agosto). Anche a Sandro Pertini piaceva fare le vacanze da solo. Viene il dubbio che per l'uomo italiano la vacanza non è vacanza se non ritrova lo spazio fisico e psicologico della sua vita prematrimoniale. Giorgio La Pira, appena aveva sentore del frastuono canicolare dell'estate, andava a chiudersi in un convento. Passava le vacanze in assorta meditazione, parlando con la sua anima e con il Cielo. Ma Giorgio La Pira era una personalità assolutamente eccezionale e non è opportuno coinvolgerlo in un discorso di sociologia spicciola. Lo abbiamo evocato soltanto per suggerire che le abitudini di taluni personaggi della politica spingono all'emulazione. E gli emuli di Giorgio La Pira non erano pochi. Anche gli emuli di Francesco Cossiga e di Sandro Pertini non sono pochi, se è vero, come è vero, che le vacanze dell'ammogliato solitario sono sempre più di moda. Abbiamo potuto constatarlo di persona, durante appunto una di quelle scoperte che non saranno state memorabili come quelle di Einstein, però avevano un termine in comune: la relatività. In questo caso, la relatività dell'amore coniugale. Sìa chiaro, gli ammogliati solitari che abbiamo potuto vedere in azione non erano i soliti libertini che. alla più piccola distrazione o assenza della legittima consorte, si lanciano alla caccia di un'altra donna. L'ammogliato che approfitta delle ferie per abolire mentalmente la moglie e i figli, è una figura patetica, un reperto di archeologia italiana che si può ammirare, si fa per dire, nei film di Alberto Sordi. La figura emergente 6 1 ammogliato che ha nostalgia del celibato, cioè il marito che desidera spasmodicamente ridiventare scapolo, senza però rinunciare alla condizione di marito. Insomma, esclusi i traumi della vedovanza, della separazione e del divorzio, non resta che dare un caloroso abbraccio alla propria metà e svignarsela in qualche luogo ameno, possibilmente lontano dai traffici assordanti del turismo e delle vacanze di massa. (Un discorso a parte Il presidente Cossiga preferisce la montagna merita la moglie che tende alla nubile, è ovvio). Non si faticherà ad ammettere che la scoperta di questo desiderio diffuso tra gli italiani ha qualcosa di inquietante. La voglia matta di libertà dalle premure e dalle assidue attenzioni della propria moglie è la smentita perentoria della convinzione che il matrimonio sia il riposo del guerriero. E invece no. Per il guerriero italiano, moderno o post-moderno, il matrimonio è un'arena di fatiche assurde. Appena può, fugge dall'arena e va in vacanza. E' evidente che se il matrimonio fosse davvero un'oasi di pace e di serenità, come la letteratura rosa non smette di raccontarci, i mariti andrebbero in vacanza con moglie c figli. Succede anche questo, beninteso, anzi è la norma. Però si ha la sensazione che non sia una scelta ma un colpo basso del destino cinico e baro. Italo Svevo e Achille Campanile hanno scritto pagine memorabili sulla nostalgia del celibato che attanaglia i mariti, anche quelli innamorati della moglie. I classici servono proprio a questo: a farci scoprire le cose che sapevamo da sempre. Giuseppe Bonura Mario Caudino