A Cortina abbondano scrittori, contesse, invidie di Milena Milani
Nel centro montano di villeggiatura un'estate ricca di straordinaria mondanità culturale Nel centro montano di villeggiatura un'estate ricca di straordinaria mondanità culturale A Cortina abbondano scrittori, contesse, invidie Fra pranzi absbu CORTINA D'AMPEZZO — «Dove lo troviamo un pitone addomesticato, da portarci dietro, oppure uno scrittore come D'Annunzio che ci spedisca telegrammi giornalieri e che ci eterni nei suoi libri?» dicono molte dame in vacanza a Cortina che sono andate in estasi al racconto delle vicende della marchesa Luisa Casati (nata a Milano nel gennaio 1881, morta a Londra nel giugno 1957, riscoperta oggi da Giorgio Faccioli e dal libro di Dario Cecchi, pubblicato da Ritz Saddler). Dalla sera della presentazione al Centro Congressi del Savoia, a Cortina non si parla d'altro. Ogni signora vorrebbe essere all'altezza del profilo tracciato dallo scrittore Giovanni Nuvoletti che, parlando del volume in questione, ha raccontato della Casati quando passeggiava per Venezia con una pantera rgici e manovre mili al guinzaglio, un serpente al braccio, e uno schiavo negro, ricoperto di porporina, che reggeva due pappagalli. Altri tempi, altre follie: tra sole e pioggia anche Marta Marzotto è arrivata per la Casati, ma l'indomani era lei a tenere banco alla galleria Marescalchi, con «Il successo dell'eccesso», il suo primo libro pubblicato da Bompiani. Nel frattempo una terza donna, giovanissima, Orsola de Castro, ha monopolizzato l'attenzione al Mira.nonti, con i suoi disegni colorati, e un sottofondo musicale ideato da Silvio Zanoni. Appena ventenne, già sposata e divorziata, con una bambina, la de Castro che vive a Londra, dopo il successo cortinese ha portato le sue opere a Venezia. Un altro artista, il pittore Stellarlo Baccellieri, passato tra le Dolomiti, sarà nella Serenissima tari in grigioverde, mercoledì prossimo', al Centro d'arte « Venezia e l'Europa* diretto da Cettina Degan, con la sua mostra «Caffè FlorianCaffè Greco». Stasera invece gran festa a Vedo di Cadore, quindici chilometri da Cortina, dove sempre Nuvoletti, stavolta in veste di Presidente dell'Accademia della Cucina, consegnerà il 'diploma di cucina eccellente» a Giacomo (detto Jaco) Gregorì, cuoco e proprietario de «Al Capriolo». «La cucina è la sublimazione del costume» afferma Nuvoletti, con lui ci sarà anche Clara Agnelli che è delegata onoraria dell'Accademia della Cucina per Cortina. Gli invitati, soltanto una ventina, gusteranno soprattutto il gallo cedrone alla maniera antica e il filetto di cervo al pepe rosa, ricette absurgiche. Intanto Susanna Agnelli, sottosegretario agli Esteri, ha la più ricordata è l'ini partecipato sotto la pioggia, con Spadolini, alle esercitazioni del quarto Corpo d'Armata alpino, al comando del generale Benito Gavazzi. Otto cordate scalavano le montagne, per conquistare una posizione difficile, le cannonate non si contavano, c'erano anche i capi di Stato Maggiore dell'Esercito e della Marina, e il senatore Giorgio Pisano della commissione difesa del Senato. «Una nuova guerra?» si chiedevano perplesse le belle signore, cercando di capire da dove provenissero i colpi che, da Sappada, rintronavano fino in centro. Già c'è il problema della «frana su cui è sorta Cortina d'Ampezzo» che tiene in ansia parecchia gente. Un libro con questo titolo, stampato dalle Edizioni Dolomiti, e scritto da Mario Panizza e Rinaldo Zardini, con la collaborazione di nimitabile eccentrica Massimo Spampani, presentato sempre al Savoia, ha lasciato preoccupati molti ascoltatori. «Come mai» ci si chiede, «il sindaco e la giunta di Cortina cercano di varare il progetto di un megagarage sotterraneo, per oltre millecinquecento auto, proprio nelle vicinanze della Chiesa parrocchiale, mentre ci viene spiegato che in tutto il territorio ci sono frane in continuo movimento?». Cosi c'è qualche pauroso che evita di camminare in corso Italia, oppure ci va in punta di piedi, perché proprio li c'è un gran vuoto da quando, nel sesto secolo dopo Cristo, avvenne il disastro. Gli uomini con i loro insani progetti non dovrebbero provocare la natura. «Venite invece al Btlbò e non pensate a eventuali catastrofi» invita il padovano Nicola Pizzeghello. trapiantato marchesa Casati quassù, patito di jazz. Da lui. ogni notte, si mette in pratica il detto di Louis Armstrong: «Devi amare per poter suonare». Anche l'attore Gigi Proietti per due serate consecutive non ha resistito a stare seduto, si è alzato, si è messo la microfono e ha cantato con Renato Sellani al pianoforte. Massimo Morriconi contrabbasso, Giampaolo Ascolese batteria, Sergio Fanny tromba, alternandosi con la bella e brava Lalla Morini. «Amo la vita, il mondo, il jazz e Cortina, ha detto Proietti. «Mi piace tutto di questa vacanza. Anche se dovessimo sprofondare, come al tempo della grande frana, consoliamoci, perché ci sarà sempre qualcuno che ritroverà un frammento, scriverà un libro e potrà ricostruire la nostra storia». Milena Milani
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