Tra vandali e saltimbanchi Firenze non dorme serena
Tra vandali e saltimbanchi Firenze non dorme serena Tra vandali e saltimbanchi Firenze non dorme serena Contro i teppisti pipatrimonio d'arte - FIRENZE — Sabato, ore 23. Piazza della Signoria è ancora piena di gente che si attarda ad ascoltare il concertino di tre ragazzi che suonano .Let it be» o a guardare lo spettacolo di un mimo-mangiafuoco. Un centinaio di giovani siede sui gradini davanti a Palazzo Vecchio. Sull'altro lato della piazza la pasticceria Rivoire è ancora aperta, i tavolini pieni di turisti. Insomma, quasi una festa che prosegue tranquillamente fino a oltre mezzanotte. L'ultimo accordo di chitarra si spegne verso l'una di notte. Ebbene, le 23 sarebbero l'ora in cui, secondo il regolamento comunale, suoni e canti possono diventare rumori molesti e andrebbero repressi. Nei giorni scorsi su questo problema c'è stata ù severità e sorveglianza per difendere il Tolleranza per gli spettacoli improvvisati battaglia: da un lato c'è chi chiede maggior sorveglianza contro i vandali, dall'altro c'è chi protesta contro l'assessorato alla Polizia accusato di aver fatto di tutta l'erba un fascio e di aver ordinato ai vigili di impedire gli spettacolini di piazza. Venerdì sera davanti a Palazzo vecchio c'è stato un mini-concerto di protesta organizzato da democrazia proletaria, mentre il pel ha invitato tutti i mimi, i giocolieri, 1 musicisti e i saltinbanchi ad esibirsi al prossimo festival provinciale dell'Unità che si aprirà dal 28 agosto nel Parco delle Cascine. «Negli anni passati — ha detto dp — l'assessore alla Polizia Adalberto Scarlino aveva invitato i vigili ad agire con una certa tolleranza. Quest'anno invece ha dato l'indicazione opposta». La replica è stata immediata: «Non esistono — ha detto la giunta comunale — nuove disposizioni riguardanti gli spettacoli improvvisati in piazza. I vigili urbani sono sempre intervenuti con spirito di tolleranza per evitare che queste manifestazioni disturbino la quiete pubblica nelle ore notturne*. Ora comunque sembra tornata la pace: il punto d'accordo è questo: una cosa sono gli artisti improvvisati e i saltimbanchi, un'altra sono i vandali. Le imprese dei teppisti sono ormai note: la scalata a Palazzo vecchio tentata da alcuni giovani tedeschi, la rottura di una zampa del cavallo della fontana del Nettuno, l'arrampicata di alcuni sconosciuti su un'impalcatura per «visitare» (senza rubare niente) l'interno del Nuovo Banco Ambrosiano. Ma i segni del vandalismo non sono solo questi: accanto all'Ingresso della Galleria degli Uffizi una delle statue del Loggiato, dedicata a Cosimo «padre della patria» è stata mutilata di tre dita della mano sinistra; nella Loggia dei Lanzi un leoncino di pietra manca della testa, troncata parecchio tempo fa da un giovane che si stava arrampicando sulle colonne, i muri e le pietre del Loggiato degli Uffizi sono coperti di scritte, le bottiglie rotte, le lattine e le cartacce trasformano ogni notte la piazza in un immondezzaio. «Ci sono state numerose dimostrazioni dì inciviltà in Piazza della Signoria — ha detto l'assessore Giuliano Sottani, attuale sostituto del sindaco — e ci si è comportati di conseguenza*. L'assessore alla Cultura, Giorgio MoraIcs, segnala: «Degrado e mancanza di rispetto, due aspetti collegati fra loro con effetti moltiplicatori*. Fra le sue proposte l'aumento della sanzione per chi danneggia i monumenti (passando da poche migliaia di lire ad un milione di ammenda) e una maggiore sorveglianza da affidare anche a cooperative o aziende che si avvalgano di giovani iscritti nelle liste di collocamento. L'assessore Scarlino, dalla Val Gardena, dove è in vacanza, esprime infine un giudizio molto duro: «I gesti di vandalismo a cui abbiamo assistito sono mascalzonate di fronte alle quali dovremmo impegnarci a intervenire con maggiore durezza. I vìgili devono essere messi finalmente in grado di intervenire tutte le volte che sia necessario». Dal canto loro i carabinieri parlano di «micro-criminalità», contro la quale sono stati istituiti una serie di «pattuglioni». •La situazione — dice il vice prefetto Paolo Padoin — verrà presa in esame la pros sima settimana. Ma la gente chiede più sorveglianza in molte piazze e non c'è abba stanza personale per accontentare tutti». Cristiano Draghi
Persone citate: Adalberto Scarlino, Giorgio Moraics, Giuliano Sottani, Paolo Padoin, Rivoire, Scarlino
Luoghi citati: Firenze
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