BENTORNATO VACANZIERE

Spiaggia e montagna entrano nei ricordi: si torna al lavoro Spiaggia e montagna entrano nei ricordi: si torna al lavoro BENTORNATO, VACANZIERE! Sono di nuovo tuffi in città, Milano sfa per riprendere il suo volto normale A Venezia l'estate continua a settembre: con Campiello, Biennale del Cinema e Regata MILANO — Sono rientrati sotto la pioggia, a torme, in aereo, in treno, in macchina. Quanti: questo è il problema, contarli esattamente è impresa difficilissima. Migliaia in aeroporto, circa 200 mila alla Stazione Centrale, almeno mezzo milione in automobile. Però il ritorno era già cominciato sabato, ed era massiccio. Insomma, quanti erano i milanesi in vacanza, in agosto? Altra domanda alla quale è quasi impossibile rispondere. Non s'è capito, se n'è parlato per tutto il mese, si è polemizzato sull'unico dato incontrovertibile: che questo periodo, per chi è rimasto, è stato sicuramente il più disagiato da parecchi anni a questa parte. Secondo le informazioni dell'Unione commercianti — i cui aderenti hanno disertato in massa la cura dei loro esercizi — in città le presenze erano 750 mila durante la prima decade e 400 mila a metà mese. cchia polemica Secondo i dati del Comune, attinti dagli appositi uffici dell'Azienda autonoma della nettezza urbana e dell'Enel, fino all'11 agosto c'erano come minimo 1.100.000 persone. Di fatto, il giorno 11 la citta offriva ai milanesi rimasti ed ai turisti il 15 per cento dei suoi bar, ristoranti e pizzerie. C'è anche da tenere presente che riuscire a contare quanti siamo a Milano è, in qualsiasi periodo dell'anno, particolarmente difficile: non arrivano al milione e mezzo quelli residenti nel capoluogo, ma la cifra tranquillamente si raddoppia considerando gli abitanti della fascia intorno, i quali per la stragrande maggioranza passano nel capoluogo le loro giornate; e c'è da aggiungere tutti coloro che vivono qui avendo la residenza in centri più lontani, non esclusi i paesi esteri. Ma ormai, dei problemi di agosto, se ne riparlerà fra dodici mesi. Saranno invariati, facile previsione. Oggi si riaprono le fabbriche, entro fine settimane i milanesi saranno di nuovo a casa proprio tutti, la vita torna quella di tutti i giorni. Le ferrovie hanno retto bene, con ritardi mediamente contenuti in non oltre un quarto d'ora: sette treni speciali (tutti dal Sud. quattro dal Tirreno e tre da Calabria e Sicilia) sabato, altrettanti ieri; rinforzati i convogli diretti verso i Paesi europei tradizionale meta dei nostri emigrati, due treni straordinari approntati per Belgio e Francia. Il potenziamento del traffico durerà fino al 31 agosto; con i primi di settembre, infatti, è destinato a finire il movimento, verso Milano e oltre frontiera, di coloro che sono tornati al Sud per le loro vacanze. Sull'autostrada, principalmente quella del Sole, dove convergono le auto dal Meridione e dalla riviera, inevitabili gli ingorghi e le code (le punte sono state 15 chilometri di auto al casello di Melegnano, 5 all'uscita di Piacenza, uno sul percorso dai laghi), ma. ieri, l'impressione della polizia stradale — le cui pattuglie sono in questo pe riodo sottoposte a un sovrac carico di lavoro che peraltro I non ne scalfisce l'efficienza e la cortesia — era che «tutto sommato poteva andare peggio*. In linea di massima, sembra che il grosso del rientro di questo fine settimana si sia condensato nella giornata di sabato più ancora che in quella di ieri. In entrata e in uscita, da Milano sono transitati, in macchina, complessivamente, in queste quarantott'ore, almeno due milioni di persone; molto numerosi, e in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, gli stranieri che provengono dalle nazioni del Nord Europa e si avviano nelle nostre regioni meridionali per trascorrere le loro vacanze. L'abitudine, infatti, a scaglionare le ferie durante tutto l'anno — autunno e primavera compresi, evidentemente — mentre da noi continua ad apparire pressoché stravagante, è invece normalmente praticata in quasi tutti gli altri Paesi europei. Ornella Rota Mentre si stempe VENEZIA — Sacchi a pelo respinti dalla Laguna, canzoni napoletane messe al bando (per essere subito dopo frettolosamente riabilitate), caduta del turismo nordamericano (con conseguenti affannose corse al recupero: il sindaco Laroni è volato proprio ieri negli Usa per un fin troppo scoperto 'gemellaggio* con Boston): cosi Venearta ha vissuto, con un esasperato protagonismo, l'afosa estate '86, spazzata via, l'altro pomerìggio, da un violento fortunale. Ora, dopo ordinanze che parevan 'gride* e ripensamenti e già dimentica degli scandali dell'inverno (tangenti e casinò) la città cambia faccia e si appresta a celebrare i suoi ludi cultural-mondani. In una sola, faticosissima settimana, infatti — dal 4 al 10 settembre —, il 'Carnet* di fine estate preannuncia il premio 'Una vita nella musica*, che «omaggio a Venezia* (Bruno Tosi e Uto Ughi) ha conferito a Nathan Milstein; pera la polemica poli il premio letterario Campiello, prossimo ormai all'appuntamento con il suo quarto di secolo di vita: la Regata storica, che preannuncia l'impiego di sofisticati congegni elettronici per meglio garantirne la regolarità e, infine, la Mostra del Cinema, finalmente tornata, con Gianluigi Rondi, ai suoi livelli migliori. E, ancora, un giro di mostre da capogiro: la Biennale d'Arte, la Mostra di Klee a Ca" Pesaro, quella di Bellotto alla Fondazione Cini e dei Gioielli di Cartier a Palazzo Fortuny. Per non parlare, infine, della seconda grande mostra sull'arte dell'antica Cina che si aprirà il 30 agosto e che ha già prodotto un paio di brividi: uno perché solo all'ultimo sì è scoperto che la sua inaugurazione coincideva esattamente con la conferenza stampa d'apertura del Festival cinematografico (e tutto si è risolto spostando gli orari) e l'altro per via d'un «pezzo» millenario che si era detto litica in Comune fosse solo un calco in gesso (ma la notizia è stata poi seccamente smentita). Cosi, tra fasti e nefasti la città si accinge a recuperare la sua tradizionale immagine di fine estate, fatta di buona musica e buone mostre, buon cinema e buoni libri: il tutto in troppo angusto calderone e con ritmi fin troppo affannosi. La grande attesa, comunque, è tuttavia la Mostra del Cinema, 43° edizione, con la quale, tra l'altro, si chiude il quadriennio di attività della Biennale die, a dicembre, dovrà rinnovare presidente e consiglio direttivo. La mostra è ormai una «macchina perfetta» ampiamnete collaudata, con un occhio alla critica e uno, sempre molto attento, ai giovani e nella quale Rondi dice di credere particolarmente, sia per avere personalmente visionato tutti i film, in concorso e non, sia soprattutto perché conosce altrettanto bene quelli che non sono stati accettati: come a dire che sorprese, in negativo, non potranno essercene. Certo, gli spazi sono limitati; Venezia in quanto a questi non è Cannes e Rondi se ne rammarica, ma non bisogna cedere — dice — al terrorismo verbale di chi sostiene che la mostra naufragherà «sugli scogli delle proprie angustie». Il glorioso Palazzo del Cinema del Lido, la Sala dell'Excelsior, l'Arena (ancora scoperta dopo anni di promesse da parte del comune) e, ancora, il cinema all'aperto di Venezia e Mestre, per i film di «Effetto notte», serviranno infatti egregiamente i veneziani. In cifre, il Festival quest'anno vuol dire cento film, 1350 giornalisti accreditati, televisioni di 15 Paesi, proiezioni ininterrotte dalle 8,30 del mattino alle 3 di notte. Con, in più rispetto a Cannes, la presenza (già assicurata) di produttori, registi e attori Usa, così come, per la Biennale d'Arte, inaugurata a giugno, erano arrivati, sia pure senza clamori, grandi collezionisti e galleristi d'oltreoceano. Un altro dato: per la settimana-clou dell'estate veneziana si dà per certo l'atteso • tutto esaurito» nei grandi alberghi, disertati quest'anno dal turismo più ricco. g.b. g.b. Miss Muretto un'insegnante di Chivasso ALASSIO — Capelli castani, alta oltre un metro e settantacinque, fisico longilineo, asciutto ed atletico, 21 anni, studentessa all'«Isef » di Torino e residente a Chivasso. E' il ritratto di Simona Ventura, eletta ad Alassio «miss Muretto». Simona Ventura ha prevalso su di un lotto record di concorrenti: 46. 'Ho partecipato al concorso quasi per gioco — dice — ma adesso sono molto felice perché ad Alassio sono di casa, vi trascorro tutte le mie vacanze estive». La giovane ha vinto una motocicletta «Honda» e il diritto a partecipare, tra una settimana, alla finalissima di «miss Italia», che si svolgerà a Salsomaggiore.