Cercando i fogli di Mussolini...

Cercando i fogli di Mussolini... Cercando i fogli di Mussolini... E questi diari di Mussolini, esistono o no? -Esistono...esistono, e qualcuno finirà prima o poi col metterci sopra le mani». Franco Bandini. 64 anni, giornalista, storico (Vita e morte segreta di Mussolini. Io c'ero, esperienze di guerra. una biografia di Claretta Petacci). è pronto a scommetterci. Il fiuto è quello del ricercatore. Ed è un fiuto abituato alle piste difficili. Da oltre trent'anni va alla caccia di diari: documenti segreti che con rivelazioni clamorose fanno a pezzi le verità ufficiali, il fascino dell'inseguimento, l'attenzione certosina nel valutare fonti e documenti, una corazza di pazienza alla quale aggrapparsi nei momenti di delusione, quando la vittoria sembra vicina, e invece ti accorgi :he i documenti scoperti con tanta fatica non sono oggetti d'oro ma soltanto patacche. E poi l'euforia del successo. La filosofia, in fondo, resta quella che faceva infiammare gli umanisti del Quattrocento. Ardore di ricerca per letterati e filologi sulle tracce dei classici latini, ardore di scoop per gli uomini come Bandini. che con la scoperta dei diari della spedizione di Umberto Nobile al Polo, riapri nel '55 un caso che tornò ad accendere l'opinione pubblica e lo laureò con lode «cacciatore di diari.. Allora, questi diari di Mussolini.» -Esistono, e le ragioni per cui non si trovano direi che sono essenzialmente due. La prima è che nessuno, nemmeno io, a dire la verità, se la sente di impegnarsi a fondo nella ricerca. E'un'impresa che richiede parecchio tempo e notevoli spese, e purtroppo gli editori, italiani o stranieri che siano, non sono orientati a scucire in anticipo i quattrini e a finanziare la caccia. I diari dovrebbero essere in realtà 17 o 20 agende: sappiamo die Mussolini li teneva in una cassa. 60 centimetri di lunghezza, trenta di largliezza, ma ignoriamo dove sia finita e chi ne sia il proprietario. Quest'ultimo poi. se si trovassero i diari, dovrebbe anche render conto degli oggetti di valore che c'erano nella cassetta. E non so se per lui sarebbe conveniente». E la seconda ragione? -Molto probabilmente questi documenti sono deludenti. Dei diari di Mussolini conosciamo per ora 18 pagine autentiche: sappiamo come il duce scriveva e die cosa diceva, ma le pagine in nostro possesso sono piatte, senza veri motivi di interesse. Se tutto il diario è cosi interessa poco. Non è da escludere che il proprietario se lo sia letto e sia arrivato alle stesse conclusioni'. Quali doti deve avere un buon cacciatore di diari? -Essenzialmente due: la pa¬ zienza e la resistenza alle delusioni. Ci sono momenti in cui pensi di aver imboccato la pista giusta, e invece ti ritrovi con una bolla di sapone. Bisogna costruire ipotesi di lavoro attendibili e proseguire con fiducia per anni, riunendo tutti gli elementi disponibili, valutando attentamente i prò e i contro, verificando ogni traccia». A quale diario sta dando la caccia? «Sono certo die Carlo Rosselli ne tenne uno, che sarebbe interessantissimo scoprire. Continuerò a cercarlo finché avrò fiato in gola». Qual è stato il più grosso scoop degli ultimi cinquantanni? -Direi i diari di Svetlana Stalin, anche se dal punto di vista editoriale sono stati un fiasco. Però le cose che ha scritto Svetlana (ricordo che fui io uno dei primi a cercarla in Svizzera subito dopo la fuga iti Occidente) sono una fotografia allucinante della famiglia di Stalin». E la più grossa patacca? •In Italia senz'altro i diari di Mussolini delle signore Pamnni-Rosati di Vercelli. Andai a trovarle per la prima volta nel '57 con Vittorio Mussolini. E la cosa divertente fu questa: dopo aver discusso per giorni e giorni con loro, che si ostinavano a dire che i diari erano autentici — mentre io obiettavo che non lo potevano essere visto che avevo studiato a fondo Mussolini e lo conoscevo bene —. a un certo punto una delle due mi dice, con la massima disinvoltura: io potrei mettere la calligrafia, lei il contenuto. Ne uscirebbero dei bellissimi diari». De Gasperi, Togliatti, Craxi: su quale dei tre diari vorrebbe mettere le mani? •Su quello di Togliatti, sperando che le confessioni siano sincere». Mauro Anselmo

Luoghi citati: Italia, Svizzera, Vercelli