Sono nate più bombe che bambini

INTERNO INTERNO Sono nate più bombe che bambini Ebrei (Segue dalla 1' pagina) Questo lo si può ridurre se si ahbassa il livello di segretezza'/. A Erice l'impegno per potenziare la collaborazione EstOvest-N'ord-Sud ha avuto un grande impulso. Non a parole: anche se è bene non dimenticare che le parole precedono sempre i fatti. Quando si dice fio, a parole, e ovvio che i fatti non saranno mai sul sì. A Erice si è prodotto il più vasto consenso Est-Ovest-Nord-Sud su una serie di progetti che coprono l'arco più avanzato delle frontiere scientifiche c tecniche. Con una componente di alto valore morale: l'inserimento delle forze intellettuali presenti nel cosiddetto Terzo Mondo. Tutto ciò non è una operazione di vertice scientifico. Alle nostre spalle stanno ben diecimila scienziati che si sono riconosciuti nel ('Manifesto di Erice». Manifesto che ribadisce i punti cardinali di ciò che sono veramente la scienza, la tecnica e la cultura. Dicevamo «vertice scientifi¬ co». Ma e bene precisare che i diecimila scienziati di Erice si sono impegnati a promuovere un'azione di coinvolgimento di tutta l'opinione pubblica. Ovunque, nel mondo. Non solo nell'Ovest, ma anche nell'Est. E nel Nord e nel Sud. La scienza deve scendere dalle sue torri d'avorio per fare capire a tutti cosa sono i progetti proposti a Erice. Affinché tutti possano sapere dove siamo e quali traguardi vogliamo affrontare. Infatti viviamo l'era del paradosso culturale. E" o no paradossale che l'uomo conosca la Terra in cui vive peggio di come fra poco potrebbe conoscere le stelle? E' o no paradossale che si parli sempre di pace mentre aumentano le bombe e si continuano a dimenticare i quattrocento milioni di nostri fratelli o sorelle che vivono nelle stesse condizioni in cui viveva l'uomo dell'era preistorica? E' o no paradossale continuare sulla strada del progresso tecnologico ignorando che tre miliardi di persone sono totalmente tagliate fuori dagli studi applicativi della scienza, come se questi studi fossero privilegio esclusivo di coloro che vivono in certe zone del pianeta? E' o no paradossale che si confondano attività scientifiche di ('frontiera» con attività scientifiche «standard»? Cosa vuol dire «frontiera»? Nuovi mondi, nuove leggi, nuove realtà. Esempio. Dirac, con la sua equazione scopri che doveva esistere l'antimateria. Essa però non c'è nel mondo a noi familiare. Possiamo fabbricarla nei nostri laboratori. Ebbene oggi, dopo quattrocento anni da Galilei, per la prima volta nel pensiero scientifico di tutu i tempi viene fuori il progetto di un nuovo mondo: il supermondo. Che non è fantascienza, ma costruzione rigorosa delle più affascinanti teorie fisiche in cui il mondo a noi familiare diventa come l'ombra, appena l'ombra di una ben più vasta e straordinaria realtà. E' o no paradossale che il «supermondo» possa essere attaccato da un individuo che boccerebbe anche il più elementare esame di fisica? E' o no paradossale confondere i super computer.", di Eloisatron con i super computer dello Scudo Stellare? E qui veniamo al nocciolo del nostro discorso. Diceva il grande Piotr Kapitza: «Dall'alba della civiltà a oggi, l'uomo ha combattuto quindicimila guerre. E tutti i progressi tecnologici sotto sempre fioriti attorno a un progetto di guerra. Piccolo o grande non conta. E' stato sempre così. L'ultimo esempio c la seconda guerra mondiale che ha prodotto il fuoco nucleare, il radar e i calcolatori elettronici». A quarantanni dalla fine di quella tremenda tragedia siamo dinanzi a un progetto: lo scudo stellare. Progetto sul quale è possibile far convergere tutta l'attenzione dei migliori cervelli del mondo. E specialmente di quelli desiderosi di sviluppare le applicazioni delle scoperte scientifiche. Il progetto Sdi (Scudo stellare) darà una spinta enorme ad alcuni tra i settori più avanzati della tecnica: super computers, criogenia, elettronica ultravelocc. alti campi magnetici, alto vuoto, superconduttività. Ebbene questi, che sono i traguardi più sicuri della tecnologia del terzo millennio, li ritroviamo tutti in un progetto di pace e di scienza pura: l'Eloisatron. Una macchina che ci permetterà di sapere se c'è o no il supermondo. Una macchina che è espressione di civiltà e di progresso. Un progetto sul quale fare convergere i migliori cervelli Est-Ovest-Nord-Sud. senza segreti e senza frontiere. Lo stesso individuo che boccerebbe un esame di fisica elementare si è permesso di dire che i segreti non ci sono nei laboratori in cui si fa scienza. E aggiunge: i segreti sono soltanto nei laboratori militari. Costui ovviamente pretende di saperne più di Niels Bohr (uno dei padri della fisica moderna). Fu infatti il grande Bohr a volere che nello statuto de) Cern (il più grande laboratorio di fisica moderna del mondo) venisse sancito il bando al segreto: qualunque fosse la natura delle ricerche e indipendentemente da chi le eseguiva o finanziava. Al Cern infatti sono stati realizzati molti progetti speciali con finanziamenti ad hoc. La legge di Bohr vale per tutti. E' soltanto con progetti con creti che può essere costruita un'era nuova di autentica collaborazione Est-Ovest-Nord-Sud. Era in cui tutti gli scienziati, al di sopra delle frontiere ideologiche, politiche, razziali che dividono l'umanità, possano lavorare insieme per dare all'uomo l'alto senso morale della sua straordinaria dignità intellettua le. Erice vuole essere la tribuna aperta a tutti affinché trionfi nel mondo la scienza senza segreti e senza frontiere. Antonino Zichichi (Segue dalla 1* pagina) Debbo riconoscere che Peres in questi mesi ha usato ogni utile spiraglio con intelligenza, con determinazione e anche con coraggio: rispetto alle ali oltanziste e intrattabili della destra ebraica-. — Qua! è, a suo giudizio, Io scoglio principale nel contenzioso tra i due Paesi? «Lo scoglio principale è probabilmente rappresentato dal fatto che nessuno dei due Paesi può riconoscere all'altro il diritto di strappare un successo. L'Unione Sovietica ha fatto certi passi avanti notevoli verso il diritto di espatrio, sia pure graduale e controllato, degli ebrei sovietici. Ma non può dare l'impressione di cedere a una minaccia né tanto meno a riconoscere restrizioni o limitazioni ai diritti umani «E Israele non può arrivare al passo del ristabilimento dei rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica, più ancora del via alla conferenza internazionale (che in qualche modo attenua il rapporto diretto con gli Stati Uniti dopo Campo David) senza aver strappato prima e contestualmente la sicurezza del rientro in Israele degli ebrei sovietici. Nessun governante di Israele reggerebbe a una concessione verso Mosca senza una contemporanea ed equivalente contropartita. «Ecco lo scoglio che vale anche per Gorbaciov-, — In tutta sincerità, le sembra legittima e difendibile la pretesa israeliana di voler rappresentare tutti gli ebrei di ogni nazionalità al mondo? «Il primo a non riconoscere a Israele quel diritto è il complesso mondiale ebraico. Che continua a sussistere come una specie di Vaticano ebraico rispetto a uno Stato nazionale, certamente rappresentativo ma non esaustivo del complesso del pianeta ebraico. Con questa differenza: che lo Stato di Israele, rispetto ad ogni altro, si distingue perché identifica la coscienza del credente con quella del cittadino-. Gianni Pennacchi

Persone citate: Antonino Zichichi, Bohr, Dirac, Galilei, Gianni Pennacchi, Gorbaciov, Niels Bohr, Peres