Un boomerang contro la Lazio

Un boomerang contro la Lazio Un boomerang contro la Lazio Accuse a piene mani per tutti dall'avvocato difensore di Vinazzani. Calda, ma corretta partecipazione all'udienza dei tifosi biancocelesti ROMA — Al processo romano della Caf non bastavano le polemiche, le crìtiche e le tensioni. Ci voleva anche il veleno. Che l'avvocato Catalano»), difensore del laziale Vinazzani, ha sparso a piene mani, accusando in modo gratuito e insensato gli inquirenti dell'Ufficio inchieste e quattro società (Inter, Juventus, Milan e Torino) che mesi d'indagini della magistratura sportiva e penale hanno dimostrato essere estranee al calctoscandalo. La grottesca «sparata» del difensore ha tanto l'aspetto della mossa della disperazione (e in genere sempre autolesionistica) nell'Imminenza della sentenza. Il verdetto è previsto per giovedì. Probabile che per tutti i processati sarà un giovedì nero: a meno che la Caf non dichiari a sorpresa defunto il principio della responsabilità oggettiva, da sempre colonna portante della giustizia del pallone. Tra veleni, piccoli e grandi drammi, l'unica nota simpatica: il folclore donato al processo dalla calda (e corretta) partecipazione alle udienze dei tifosi laziali. SERVIZIO A PAG

Persone citate: Calda, Catalano

Luoghi citati: Lazio, Roma, Torino