Gli azzurri (meno Corti )pensano agli Usa

Successo di Gaggioli nella Coppa Bernocchi, ultima corsa in Italia, mentre in America continua la Classic Coors Successo di Gaggioli nella Coppa Bernocchi, ultima corsa in Italia, mentre in America continua la Classic Coors Gli azzurri (meno Corti) pensano agli Usa Hinault si è scatenato Oggi la partenza d di Carlo Valeri TURBIGO — Ancora lui, Claudio Corti, campione d'Italia e di generosità, ha salvato l'onore degli azzurri nell'ultima corsa prima della partenza per i mondiali negli Usa. la Coppa Bernocchi. Corti è arrivato soltanto secondo, dietro all'impertinente neoprofessionista Roberto Gaggioli. ma ha dimostrato che All redo Martini ha messo in buone mani la sua fiducia. Quest'antica corsa lombarda è stata una continua fuga e un'ininterrotta caccia, dal primo sino all'ultimo dei 224 km. Gaggioli e Corti hanno preceduto un altro giovane debuttante. Marco Bergamo, trentino della Valle di Non. Corre nella squadra di Bontempi e il suo d.s.. Davide Boifava. gli pronostica un futuro molto importante. Lo stesso fa il d.s. Primo Franchini per il suo Roberto Gaggioli. un autentico jolly cavalo dalla manica in una giornata di grande confusione, in cui la paura di logorarsi da parte dei selezionati per i mondiali è stata continuamente fustigata dagli esclusi, decisi a fare rimpiangere certe scelte al et. Martini. Questi, invece, a conclusione della corsa, ha avuto giudizi lusinghieri per tutti: «/ corridori selezionati si sono comportati secondo il programma die avevamo concordato. Tra essi c'è chi, come Corti, lia corso per vincere e chi, invece, si è semplicemente preparato per il viaggio che ci attende e per i vicini mondiali». Tra i corridori che hanno corso soltanto per allenarsi figura Roberto Visentlni, fresco vincitore a Vignola nella giornata di Ferragosto. Nella corsa lombarda è stato molto prudente e si è limitato ad effettuare un palo di sortite a scopo dimostrativo preferendo poi ritirarsi per sfuggire al caldo afoso che ha colpito i corridori prima sul circuito di Cambiate e poi su quello conclusivo di Turbigo. Un po' af¬ *' dalla Malpensa per la faticato è parso Baronchelli, ma anche per lui c'erano disposizioni precise del et affinché non forzasse. Tra i più attivi, invece, è stato ancora una volta il giovane Bugno. Prima è riuscito ad infilarsi in un gruppetto di fuggitivi con qualche bel nome (Corti, Leali, Calcaterra e Lammerts). grazie ad un inseguimento in compagnia di Bontempi; poi ha animato l'azione successiva nella quale sono rimasti coinvolti altri sette corridori: lo svedese Nilsson, lo svizzero Rominger, il danese Pedersen e gl'italiani Colagè. Polini, Savini e Giovannettl. Si correva il 115° km e quest'azione ha dato il là alla conclusione della corsa. Agli otto fuggitivi si aggiungevano poi altri dodici e si formava cosi un gruppetto di venti battistrada, lanciati a fortissima andatura, al punto da guadagnare rapidamente un paio di minuti sul gruppo. Nonostante questo ritmo elevato. Corti e Peder¬ La Nazionale di a grande avventura de sen hanno trovato il coraggio e la forza necessari per lanciarsi in un inseguimento in tandem. La loro impresa è riuscita grazie anche all'intuito del d.s. Gianluigi Stanga che ha fatto rallentare e sfilare dal primo gruppo Amadio e Giuliani per attendere il capitano Corti. Questi, in effetti, era il leader unico della squadra in seguito al forfait dell'ultimo momento dato da Moser il quale ha preferito godere di un giorno in più dei benefici influssi della preparazione in quota. Infatti il trentino è sceso dalla Marmolada soltanto a tarda sera, appena in tempo per preparare la valìgia e partire per l'aeroporto della Malpensa. Ordine d'arrivo: 1. Gaggioli km 224 in 5h 08", media km/h 43,660; 2. Corti: 3. Bergamo; 4. Rominger; 5. Vandelli; 6. Nilsson; 7. Lammerts; 8. Marcussen; 9. Polini; 10. Sorensen: 11. Bugno a 46" e il gruppo degl'immediati inseguitori. pallavolo si prepar l mondiale - Ottimism Turbigo. Gaggioli (a destra) a per i mondiali o del et Martini E' il leader della gara statunitens PASSO VAIL — Bernard Hinault ha vinto alla grande la difficile cronoscalata del Classic Coors ed è balzato al primo posto in classifica con oltre un minuto di vantaggio su Creg LeMond. Il campione francese, pieno di orgoglio, aveva dimostrato anche nei giorni scorsi di puntare a questa corsa. Vuole finire la carriera in bellezza, possibilmente vincendo anche il mondiale. Hinault ha dominato lasciando LeMond a 50". Al terzo posto si è piazzato la promessa francese Bernard con 1" in più, seguito da Hamsten, il quarto uomo della Vieclaire. a 52". In un terreno che non era certo il suo, Argentin s'è difeso abbastanza bene. La graduatoria vede ora in testa Hinault con l'03" su LeMond e l'29" sull'americano Pierce e Argentin. Beppe Saronni continua a non brillare, ma i 2'43" che ha concesso a Hinault consentono di affermare che non è naufragato. Un rilievo curioso: Saronni lia impiegato appena l'52" in meno della Thomson, che ha vinto la stessa prova femminile, e 3'38" in meno di Maria Canins, deludente, e in difficoltà a causa del ritardato acclimaiamento. Hinault aveva dato alla partenza un giudizio su Saronni: «Non lo vedo per niente bene: è grasso, mi pare pure svogliato. Dopo il secondo posto nel Giro d'Italia pensavo che si fosse definitivamente ripreso. Come lo vedo adesso, sempre fra i primi a staccarsi in salita, non so proprio se potrà sperare in un dignitoso campionato». ha bruciato allo sprint Corti Canottaggio: ai mondiali di Nottingham grand e dopo aver vinto la cronoscalata Maria Canins è arrivata sesta a 143". e non è certo un buon risultato. La nostra azzurra non ha però compromesso la possibilità di successo finale. -Quando debbo spingere a iondo in salita i muscoli non rispondono — ha detto Maria Canins —. Fatico tremendamente e penso che dipenda dal mancato ambientamento. Sono giunta qui appena due giorni prima della corsa e in Italia mi ero strapazzata parecchio. Poi e venuto il disagio del viaggio. Avrei dovuto fare come la Longo che era qui da 15 giorni, se ambientala benissimo e adesso va forte. Se non migliorerò in Iretta correrò solo per allenarmi pensando al mondiale... La Canins è passata dal secondo al terzo posto in classifica a 2'08". In testa sempre la francese Longo. Oggi le tappe per uomini e donne sono assai dure, con il Freemont Pass che è il letto dell'intera corsa, a 3500 metri. La partenza è situata a 2450 metri v.c. Ordine d'arrivo (uomini): 1 Hinault che copre i 1S Km in 2656: 2. LeMond a 50": 3 Bernard a 51": 4. Hamsten a 52": 5 Golz a 59": 6. Alcala a 106": 7. Simon a l'OS": 8. Cornillet a 112"; 9. Breucina 113": 10. Brict a l'14". Classifica: 1. Hinault in 23hl9U": 2. LeMond a l'03": 3. Pierce e Argennn a l'29". 4. Cornillet a l'38": 5. Hamsten a l'54" Ordine d'adivo (donne): 1. Thomson in 31'30"; 2. Ehlc.s a 6": 3. Longo a 51": 4. Morsila! a l'03": 5. Jokaleva a l'40"; 6. Canins a 143". Classifica: 1. Longo in 4h22'38": 2. Thomson a 115"; 3. Canin» w iW; 4. Ehlers a 2'17"; 5. Marshal a 329"; 6. Ber^tnd a 359" e attesa per gli Abbagliale