Alboreto: «Un buon augurio per Monza»

Alboreto: «Un buon augurio per Monza» Alboreto: «Un buon augurio per Monza» Il vincitore: «Meglio di così...» ZELTWEG — Il Gran Premio d'Austria ha preparato un bel piatto per Monza. Quattro piloti al vertice della classifica mondiale racchiusi in otto punti. Al comando sempre Mansell, con due lunghezze sull'arrembante Prost. seguito da Senna e da Piquet. Per Prost il successo vale doppio. Ha vinto ed i suoi diretti rivali sono rimasti all'asciutto. Ha dichiarato il francese: ••In effetti, non potevo sperare di più, anche perché nelle prove avevo avuto un sacco di problemi. Due punti di distacco da Mansell comunque non significano molto. Nella Formula 1 può succedere sempre di tutto. Diciamo che il campionato è aperto. L'inglese ha il vantaggio di avere ottenuto sinora quattro vittorie contro le tre che io ho conquistato». La corsa? «i4vevo un gran mal di testa. Ed all'inizio ero tormentato da piccoli problemi. Ho rischiato dando più pressione al turbo e tutto è andato bene. Poi a otto-nove giri dal termine mi hanno segnalato dai box che Piquet, Mansell e Senna erano ritirati. Ed ho capito che era fatta. Noi della McLaren siamo sempre convinti di avere il miglior telaio e quindi sono fiducioso. Le gare di Monza e dell'Estoni in Portogallo dovrebbero esserci favorevoli. Non ho avuto inconvenienti con la benzina, anclie se non potevo sprecarne*. Da sottolineare che per la prima volta nella stagione la media oraria della corsa non è stata superiore a quella della precedente edizione. E per la prima volta dall'inizio dell'anno la Williams non ha terminato con almeno una vettura in zona punti. Laconici i commenti di Piquet e di Mansell. Nelson: -Un motore che mi fui fatto dannnare sin dai primi minuti. Ora debbo ricominciare tutto da capo-. L'inglese: -Una grande sfortuna. Sono partito con gomme più dure e la vettura mancava di aderenza. Poi ho montato pneumatici teneri ed ero in grado di lottare con Prost. Potevo puntare se non al primo, almeno al secondo posto. Invece si è rotto un semiasse e addio. Ma sono sempre in testa. Al campionato però non ci voglio pensare. Vivo sempre alla giornata . Fra i grandi delusi Teo Fabi e Berger. L'italiano: -La vettura era eccezionale, davamo un secondo al giro a tutti. Con estrema facilità. Le gomme erano perfet¬ te, non c'erano problemi per i consumi perché il computer di bordo mi segnalava che avevo un giro di margine. Insomma una grande occasione sprecata... Berger è apparso infuriato: ••L'assetto della monoposto di Fabi era migliore di quello della mia Benetton. Quando mi sono fermato ai box. i tecnici non hanno capito che si trattava della batteria. Abbiamo perso tempo preziosissimo, altrimenti avrei anche potuto rientrare fra i primi-. Nerissimo in volto Ayrton Senna: ..Cosi è inutile gareggiare. Avevo scelto il motore nuovo, più potente e parco di consumi, ma non andava bene. Singhiozzava e poi mi ha lasciato a piedi. Visto come è andata la corsa potevo guadagnare punti preziosi. Non mi arrendo, ma per me, salvo imprevisti, il campionato adesso va veramente in salita, mentre per gli altri può cominciare la discesa». A questo punto è difficile fare ipotesi. Gli uomini della Williams hanno almerio il 50 per cento di possibilità di centrare l'obiettivo finale. Ma Prost. grazie all'esperienza accumulata, diventa in avversario molto ostico. c. eh. «Un risultato che serve per il morale, ma ho finito con un giro di distacco» - Johansson coraggioso di Ercole Colombo ZELTWEG — Non capitava da tempo di vedpre volti così gioiosi alla Ferrari. Quasi commozione per il team di Maranello per il doppio gratificante piazzamento. Felici i tecnici c i meccanici (sempre i migliori nel cambio di gomme: 7"74 per la sosta di Alboreto). raggianti i piloti. Ma il tutto senza toni trionfalistici. Ha detto Alboreto: -Ottimo il risultato, non tanto la gara visto il giro di distacco. Abbiamo ritrovato l'affidabilità vera di motore su una pista velocissima. Ma dobbiamo ancora recuperare almeno due secondi al giro. Nei primi minuti la vettura era difficilissima da guidare. Mi ero comunque prefissato una tabella di marcia die sono riuscito I a mantenere, sapevo che questa corsa avrebbe provocato molti ritiri. Non sono entrato nella bagarre iniziale perché era inutile-. Ancora: -E' un risultato che serviva per il morale, dopo tante delusioni Ma per la prossima prova a Monza è solo un buon augurio. Ho sofferto molto, sono arrivato al traguardo con un braccio che non sentivo più Ci sono tuttavia i motivi per tornare a casa contento-. Festeggiatissimo Stefan Johansson. che ha gareggiato con l'handicap del dolore al tondo schiena. Ha spiegato: -La pista era costellata di salti ed ogni colpo era come una coltellata. Ma ho preso solo una pastiglia antidolorifica, per non compromettere le mie prestazioni fisiche. Ho stretto i denti. Dopo tre giri sono stato costretto a fermarmi, perché era saltato l'alettone anteriore, in rettilineo. Il musetto mi ha colpito sul casco e poi ha centrato l'ala posteriore piegandola. Ho attaccato alla fine per passare Tambay e Jones. Ci sono riuscito. Spero die questa gara sia servita a far capire che quando c'è la possibilità sono capace di non farmi sfuggire le occasioni favorevoli...-. Lo svedese è stato protagonista di un episodio misterioso. Dumlries ha detto di essersi toccato con la Ferrari n. 28. ma Johansson ha replicato di non essersi accorto di nulla. Forse però l'alettone si e staccato proprio per questo piccolo incidente. Pacato il commento del d.s. Marco Piccinini: -Gara regolare. Nella formula dell'affidabilità e dei consumi la Ferrari ha meritato i suoi dieci punti E siccome noi non invochiamo mai la sfortuna, quando va tutto male, quelli che sono stati battuti stavolta non si possono lamentare. Sono contento per Michele che già a Budapest avrebbe potuto salire sul podio e per Johansson il quale per tre giorni ha guidato in condizioni fisiche difficilissime Sono felice anche per i tifosi italiani che sono venuti a Zeltweg con qualche speranza. Comunque questi due piazzamenti non debbono creare illusioni: i rivali sono ancora inti torti-. La Ferrari compira delle prove ad Imola dal 26 al 28 agosto, prima di Monza. Non sono prevedibili però sostanziali novità. I! nuovo motore 6 cilindri a V di 90 gradi è pronto e gira già al banco. Ma e difficile che Enzo Ferrari voglia scoprire le carte che serviranno per il prossimo anno. Nel trattempo l'ipotesi che la scuderia di Maranello abbia ingaggiato il progettista inglese John Barnard si fa sempre più concreta, anche se non sono escluse sorprese dell'ultima ora. Per quanto riguarda i piloti, confermato quasi ufficialmente Alboreto. si attende per Johansson. il cui contratto scade in ottobre. Molto dipenderà dall'evolversi della situazione. La scuderia modenese è comunque in trattative con diversi corridori e si fanno i nomi di Berger. Boutsen e Nannini. L'ultima parola spetta proprio ad Enzo Ferrari che. con tutta probabilità, svelerà i suoi programmi prima del Gran Prenùo d'Italia.