Minervini, un volo d'argento

A Madrid l'atleta azzurro è secondo nei 100 rana alle spalle del canadese Davis A Madrid l'atleta azzurro è secondo nei 100 rana alle spalle del canadese Davis Minervino un volo d'argento Gianni: «Esa ttamen te come avevo previsto» a storia del nuoto che un azzurro raggiunge questo risultato - Gianni, primo ai 50 metri, subisce il ritomo di Moorhouse ese viene poi squalificato per una virata non regolamentare - Nei 200 stile libero exploit di Gross, Biondi solo terzo anni fa nei 200 misti e. prima ancora, una staffetta. In campo femminile aveva provveduto, a suo tempo, Novella Calligaris. oro ai mondiali e argento all'Olimpiade, a colmare la lacuna. L'Italia è un Paese con tanto mare e con tanti bagnanti, ma il nuoto e un'altra cosa. Minervini ha portato un gradino più in alto la dignità di questo sport, non ha tradito le attese di chi lo dava tra i favoriti. Ora c'è gioia e rammarico, un bell'impasto nel quale è difficile dire quale dei due sentimenti prevalga. C'è gioia per l'evento storico; gioia perché, come diremo nei dettagli, l'argento è stato un dono della giuria che ha squalificato il vincitore, il britannico Moorhouse: ma rammarico perché il canadese Davis soltanto a pochi metri dal bordo ha agguantato Minervini. soltanto in extremis l'ha sopravanzato. Presentatosi con il cranio rasato alla finale, dopo che nelle batterie del mattino Moorhouse gli aveva tolto il primato europeo della specialità (l'02"28 contro 102"61). Minervini giocava la carta del coraggio. Imponeva a questi sussultanti 100 rana un ritmo furioso, ai cinquanta metri toccava per primo in 28"77. un passaggio velocissimo che lo metteva chiaramente davanti a Moorhouse e Davis. Nella seconda vasca il vantaggio scemava quasi di colpo nei confronti del britannico che andava a condurre: Minervini stava aggrappato all'argento ancora a lungo, fin quasi alla fine, ma pagava lo sforzo orgoglioso dell'avvio e non conteneva il ritorno dell'esperto canadese, campione olimpico e primatista mondiale dei 200. ma abilissimo anche nei 100. distanza sulla quale è stato l'unico al mondo dopo il primastista mondiale Lundquist a scendere sotto la barriera del minuto e 02'. Ieri gli è bastato l'02"61 per vincere. Minervini con l'03" netti ha ottenuto un tempo buono, ma non eccezionale. Poi la decisione della giuria. Moorhouse in virata aveva dato un colpo di gambe a delfino, cosa già avvenuta in mattinata e ripresa al videotape. In effetti la facilità con cui aveva ripreso a Minervini quel mezzo metro di distacco in virata era parsa molto strana. E dunque il bronzo tramutato in argento (e oro per Davis) non vanno interpretati come un regalo, ma come una corretta applicazione del regolamento. Nelle tre finali femminili della giornata, tre successi delle tedesche Est. Il più nobile è quello della 4x200 stile libero dove le quattro ondine tedesche hanno migliorato nettamente il primato del mondo con 7'59"33. Kristin Otto ha ottenuto il successo nei 100 stile libero, una gara che ai mondiali non è mai sfuggita alle rappresentanti della Ddr. Squassando l'acqua con manate da fabbro ferraio, la Otto ha resistito all'attacco della lentigginosa statunitense Johnson nobili¬ tando il successo con un 55"05 a 26 centesimi dal mondiale. Nei 400 misti Kathleen Nord ha respinto con affanno l'attacco della statunitense di origine torinese Griglione (4'43"75 contro 4'44"07). Fra gli altri italiani si sono guadagnati un bei voto in pagella la Felotti e Lamberti. La ventiduenne milanese, già finalista negli 800 stile libero ai mondiali di Berlino '78. otto anni più tardi ha nuovamente raggiunto il traguardo che le dà una patente di nobiltà, questa volta nei 400 misti. Giorgio Lamberti, diciassettenne, al primo esame importante di una fresca carriera, ha saputo migliorare il suo limite. Dieci centesimi soltanto in meno. che. però, dicono molto, perché nello sport chi fa la sua gara migliore al momento giusto ha un carattere vincente. MADRID — Felicità o rammarico? Gianni Minervini scioglie immediatamente i dubbi degli interlocutori: felicità, tanta felicità, perché l'argento è metallo prezioso, e perdere da un campione come Davis non è infamia. «L'avevo previsto — dice Gianni — che soltanto il canadese era più forte, gli altri erano alla mia portata. Avevo previsto anche che la gara si sarebbe risolta per una questione di centimetri. E' andata così, va bene così». Sulla squalifica di Moorhouse, Minervini si pronuncia diplomaticamente: «Mi hanno detto che già in batteria l'inglese aveva fatto uno scherzo del genere, e la cosa mi è costata il record europeo. Comunque mi spiace per lui, non credo che ci sia una precisa premeditazione in questo cambio della battuta di gambe, che, però, dà un vantaggio evidente». Più chiaro il vincitore, Davis, sul problema: .«I regolamenti sono precisi, chi non li applica va punito. Non mi sento certamente sminuito da una medaglia d'oro che arriva in questo modo. Ognuno sa come si deve nuotare, chi sbaglia paga». Minervini ha aggiunto, in merito alla sua gara: «Sapevo che era un azzardo partire molto forte, ma i campionati mondiali capitano una volta sola e bisogna giocarsi tutto. Speravo di prendere vantaggio e tenere il margine più a lungo, ma alla fine avevo meno forza nelle braccia, le sentivo pesanti». g. ro.

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