Inter ,l'orgoglio evita il ko

Nerazzurri sconfitti per 3-2 dalFAnderlecht, ma perdevano 3-0 al 49° minuto Nerazzurri sconfitti per 3-2 dalFAnderlecht, ma perdevano 3-0 al 49° minuto Inter, l'orgoglio evita il ko Anche con Matteoli scarso filtro a centrocampo, difesa infilata dai belgi - Di Fanna e Tardelli i gol de pegna con grande generosità: non è giocatore da grande squadra ma può essere utile nell'arco della stagione. Si è visto al lavoro anche Matteoli autore di alcuni ottimi lanci ma il centrocampista non fa filtro, non per niente ma il suo avversario diretto, Scifo. quando ha voluto ha costruito quanto gli interessava. Rummenigge è ancora lontano da una condizione accettabile, ottimo Zenga fra i pali dove ha compiuto un paio di prodezze. L'Anderlecht si è ben disimpegnato nel primo tempo quando ha giocato con determinazione e con azioni davvero belle: dopo il 3 a 0 ha perso gusto alla gara. Scifo ha confermato quanto di buono si sa sul suo conto: ha classe, lucidità di gioco ed il senso del gol. Se fra un anno verrà in Italia con l'Inter, diventerà un protagonista anche del nostro calcio. E' un piccolo gioiello all'inglese lo stadio di Beerschot. a due passi da Anversa: campo perfetto, tribune circolari coperte. Meglio che il glorioso e cadente impianto che ospitò negli Anni Venti le Olimpiadi e che ora dovrà essere ricostruito. In verità l'Inter è arrivata in Belgio ancora incerta sull'inizio della gara e del terreno di gioco ma non ci sono stati problemi. Più di diecimila persone sugli spalti, tanti italiani, un minuto dì raccoglimento per ricordare Ludo Coeck, il centrocampista belga scomparso nell'ottobre scorso in un incidente stradale. Prima del «Memoriale Coeck», Lockeren e Berchem si sono affrontate nella finale del torneo dedicato al giocatore con vittoria dei locali per 3 a 1. Poi la nipotina di Coeck, Lutecia di 8 anni, ha dato il calcio d'inizio. L'Inter comincia bene con un lancio di Matteoli per Altobelli che entra in area, tenta la conclusione ma poi cambia idea e permette a Van Tiggelen di recuperare e di atterrarlo. Tutto regolare per l'arbitro. Pronta replica dell'Anderlecht: Lozano a Scifo che finta e spiazza Matteoli aprendosi un varco e concludendo con un destro che mette Zenga in ginocchio. L'Inter non fa in tempo a riprendersi che ancora Scifo e poi Janssen chiamano in causa con due conclusioni consecutive Zenga che risponde da campione. Nulla può fare però al 13' quando ancora Scifo. l'uomo di Matteoli, lancia Lozano, lasciato solo da Bergomi: lo spagnolo finta di destro e poi spara di sinistro: gran gol. applausi meritati. La disfatta dell'Inter si accentua nella ripresa quando al 49' l'Anderlecht firma la terza rete: angolo di Vercauteren, mischia da> unti alla porta di Zenga, il ne pretto Kabongo tocca indietro a Swinnen che da una posizione impossibile segna ugualmente mettendo dentro il pallone fra palo e portiere pur essendo spostato sul fondo. A questo punto l'Anderlecht sembra soddisfatto, lascia spazio all'Inter che finalmente si fa sentire. Passarella abbandona le retrovie, tanto non c'è più nulla da difendere e conquista una punizione al limite dell'area di rigore belga. Fanna sorprende tutti con un pallonetto che sorvola la barriera ed entra in rete: 3 a 1. Insistono ovviamente i nerazzurri e conquistano la seconda rete con Tardelli: azione Matteoli-Passarella. lancio di testa a Tardelli che a sua volta sfiora la sfera con la testa mettendola dentro. L'Inter insiste ma quando l'Anderlecht replica sono guai: al 70' l'arbitro chiude entrambi gli occhi su un fallo di Ferri in piena area quando cintura Kabongo: sarebbe rigore ma Gerrnay fa proseguire. Ancora alcune incursioni nerazzurre ad opera di Altobelli e Tardelli ma oramai la partita è decisa. Anderlecht: Munaron. Van Tiggel. Grun. Lozano. Andersen (46' De Groote). Vercauteren (84' Wuyts): Demol. Janssen. Swinnen. Scifo. Kabongo. Inter: Zenga. Bergomi. Marangon (84' Mandorlini); Piraccini. Ferri. Passarella, Fanna, Tardelli. Altobelli, Matteoli. Rummenigge. Arbitro : Gerrnay. Reti : T Scifo. 13' Lozano. 49' Swinnen. 53' Fanna. 65' Tardelli. dal nostro inviato GIORGIO GANDOLFI ANVERSA — L'Inter perde ma con onore dopo avere rischiato un'autentica disfatta: in svantaggio di tre gol dopo 49 minuti di gioco, la squadra di Trapattoni ha abbandonato la sua tattica deleteria, troppo prudente, attaccando in forze a costo di sganciare anche Passarella riducendo ad un riusultato accettabile una partita che rischiava di concludersi con una sconfitta umiliante. Naturalmente anche questo test cosi discordante va preso con cautela: anche perché il reparto migliore dell'Inter, la difesa (cosi era sembrato sinora) è andata letteralmente in barca. Mancato il filtro del centrocampo. Zenga e soci sono stati costretti ad un superlavoro, lavorati ai fianchi da Scifo (lormidabile il suo primo tempo). Kabongo e soprattutto Lozano. Fino a quando hanno avuto la lucidità necessaria, gli uomini di Haan hanno tartassalo l'Inter: se avessero insistito, chissà cosa sarebbe successo. Naturalmente ci si può anche chiedere sino a che punto ha influito sul risultato finale il senso di soddisfazione dell'Anderlecht oppure la forza di reazione dei nerazzurri che hanno avuto in Passarella. Fanna, Tardelli ed Altobelli i meno rassegnati. Piraccini non è bello da vedersi, ma si im¬ l «sal vataggio» Walter Zenga a\e\a le mani nei capelli, prima della rea/ione nerazzu zurra nel match dedicato a Coeck

Luoghi citati: Anversa, Belgio, Italia