«Protezionismo mascherato» Dura la replica del Sud Africa

«Protezionismo mascherato» Dura la replica del Sud Africo «Protezionismo mascherato» Dura la replica del Sud Africo Spaventano Pretoria le sanzioni proposte a Washington contro l'apartheid tre vittime. Le notizie sulle sanzioni americane potrebbero creare nuove manifestazioni. Si è saputo soltanto l'altro giorno che la polizia ha ucciso quattro insorti in uno scontro a fuoco al confine con il regno dello Swaziland. Il Dipartimento delle informazioni ha reso noto che altri quattro negri sono morti in episodi di violenza verificatisi in varie parti del Paese. In tutto già 245 persone sono rimaste uccise nei 66 giorni di stato d'emergenza. Due delle quattro persone sono state uccise con il «collare di fuoco» nella township di Tembisa, tra Johannesburg e Pretoria, mentre a Kwa Mashu, vicino a Durban, un gruppo di una ventina di giovani neri ha incendiato la casa di Mathendele Hlongwane, il quale è stato poi gettato tra le fiamme. A Kutshong un uomo è morto nell'incendio della propria abitazione. Nonostante i quattro morti, il Dipartimento dell'informazione ha sostenuto che il numero «degli incidenti rimane basso*. A Windhoek, capitale della Namibia, un portavoce delle forze territoriali ha precisato che un gruppo di guerriglieri del movimento nazionalista «South West Africa People's Organization» (Swapo), ha bombardato un quartiere nero di Oshakati uccidendo tre persone. Vicino a Johannesburg la polizia ha sfrattato una ventina di famiglie abitanti in cinque township vicine alla metropoli industriale perché non avevano pagato l'affitto. Centinaia di migliaia di famiglie hanno iniziato da qualche tempo questa forma di boicottaggio per protestare contro gli aumenti dei fitti. JOHANNESBURG — Dure le reazioni in Sud Africa per il voto del Senato degli Stati Uniti che ha approvato a sorpresa, scavalcando il presidente Reagan, le sanzioni anti-apartheìd. La decisione di Ferragosto del Senato Usa rimarrà senza conseguenze immediate, perché il pacchetto di sanzioni economiche proposte potrà ancora essere bloccato dal veto presidenziale, ma i provvedimenti proposti da Washington spaventano il Sud Africa: si va dal divieto di effettuare nuovi investimenti americani nel Paese al congelamento di tutti i beni appartenenti a società sudafricane negli Usa, fino al blocco di quasi tutte le importazioni. Il ministro sudafricano delle Finanze Kent Durr ha detto che le misure, che includono la proibizione a nuovi investimenti e l'embargo su alcuni tipi di importazioni, sono come «un protezionismo mascherato da moralità*. Durr ha anche aggiunto che le sanzioni andranno contro la popolazione di colore e ritarderanno la riforma dell'apartheid. Da Mosca il voto del Senato americano viene valutato meno importante di quanto non venga considerato dal Paese sudafricano: le proposte dell'assemblea sono definite 'moderate restrizioni* al commercio con il Sud Africa. Nel commento dell'agenzia sovietica «Tass» si osserva che «quasi un quinto dei senatori ha investimenti in Sud Africa* e che il progetto finale che uscirà dall'esame della commissione del Congresso «sari sicuramente tagliato*. Intanto in Sud Africa la situazione è ancora incandescente, con incidenti e attentati che nei giorni scorsi hanno portato al¬ Juan Enrìle rim sotto la minaccia di una pistola puntata contro la schiena. Il membro della commissione, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha dichiarato che secondo le risultanze dell'inchiesta l'ex senatore non è stato il vero leader della rivolta, i cui veri responsabili dovrebbero ancora essere identificati. La commissione ha ascoltato la testimonianza di persone secondo le quali Tolentino, nella sua stanza del «Manila Hotel», prendeva ordini per telefono da Nicanor Yniquez, presidente del Parlamento quando Marcos era ancora al potere. La commissione non ha potuto stabilire un legame diretto tra Marcos e gli organizzatori della rivolta, ma attraverso la testimonianza di una centralinista del «Manila «Cosmos 1767» caduti in mare: forse sono radioattivi Inizia oggi il primo colloquio ufficiale dopo 19 anni

Persone citate: Durr, Kent Durr, Nicanor Yniquez