Agli ospedali 150 miliardi per reparti e attrezzature

CRONACA CRONACA Sanila: il Consiglio ragionale vara i finanziamenti per l'86, mentre alle Molinette arriva un computer per disciplinare gli ingrassi Agli ospedali 150 miliardi per reparti e attrezzature S'alza un grido al reparto geriatria E9 sempre ora di «bivacco selvaggio» Verranno acquistplesso di Rivoli e Centocinquanta miliardi per gli ospedali. E' un'altra scommessa per migliorare il confronto con milioni di persone che ogni giorno entrano negli ambulatori, cercano nei reparti e nelle visite specialistiche risposte a dubbi segreti e sofferti. Lo ha deciso il Consiglio regionale dando il «via» ad una delibera di cui si parlava da settimane: regalerà boccate d'ossigeno ad alcune opere incompiute e porterà attrezzature sanitarie in tutte le Usi del Piemonte. Almeno cosi c'è scritto e cosi si augurano tutti, anche se i casi di finanziamenti voluti anni fa ma non ancora utilizzati non mancano davvero, né quelli di acquisti di apparecchiature che si trascinano da una riunione all'altra mentre i pazienti aspettano, e neppure quelli di strumenti costosissimi che non sono mai stati messi in Dopo le proteste ate nuove Tac in città e provincia - Interventi per il com per riaprire, finalmente, il Vittorio Valletta di via Farinelli funzione o «girano, a singhiozzo. Tuttavia non è stato facile scegliere. Lo confessa il professor Aldo Olivieri, assessore regionale alla sanità, che ha dovuto limare e calibrare in decine d'incontri, ufficiali e ufficiosi, con politici e tecnici, un documento che pesa un chilogrammo e. naturalmente, susciterà oltre che la soddisfazione di molti anche la delusione di alcuni. Le richieste naturalmente superavano di gran lunga le disponibilità. Prima dì tutto le opere edilizie. La lista delle richieste è lunghissima. Ma nell'86 dovranno bastare circa 80 miliardi. Due serviranno per togliere finalmente le ragnatele a quel nosocomio-fantasma, il «Vittorio Valletta» nato male e cresciuto peggio che, in via Farinelli, non ha mai aperto. Ora, dopo la firma che ha siglato l'accordo tra Regione e Inrca, potrà cominciare a schiudere qualche porta, se non altro come poliambulatorio. Due miliardi vanno al Mauriziano per la sistemazione delle sale operatorie, sei per vari interventi (al Regina Margherita, Nam, progetto per trapiantati post-renali). Rivoli potrà invece disporre di circa 6 miliardi: 2.7S0 per il sesto lotto di completamento. 3 per l'arredamento. Finanziamenti sono previsti per quasi tutti i centri: da Cirié a Venaria, da Gassino a Racconigi. Una parte dei soldi è stata riservata alle opere più urgenti: tra queste i lavori ad Avigliana, Demonte. Mondovi, Ceva. Ovada. Si tratta di ultimare in gran fretta reparti assolutamente indispensabili o di riparare danni che pregiudicano l'attività della «macchina della salute» di zone intere. Per gli altri paesi si sono valutati i preventivi, le urgenze, la disponibilità e si è messo nero su bianco l'assegno che Regione e Stato mettono a disposizione. In alcuni casi basterà, in altri non è che una goccia. Attrezzature: se ne com¬ Castellamonte preranno per quasi 70 miliardi. Al presidio Molinette-San Giovanni Vecchio-San VitoEremo verranno versati 1400 milioni per la radiodiagnostica, appena 40 milioni per la cardiochirurgia. 600 per l'emodinamica. 70 per anatomia istocito-patologia. 800 milioni per medicina nucleare, 500 per radioterapia, 170 per rianimazione. 70 per Dea e Chirurgia, un miliardo e seicento milioni per urologia. 200 milioni per nefrologia e dialisi. 400 per endoscopia, 500 per altri interventi per un totale di oltre 7 miliardi. Un miliardo e 750 milioni sarà della Astanteria Martini. La stessa cifra va al Maria Vittoria, dove 1 miliardo servirà per la Tac; 600 milioni al Martini. 1850 al Cto dove un miliardo servirà per la Tac. Appena 390 milioni invece per le attrezzature del «Regina Margherita». Più Tac. I sindacati denu quindi, e macchine sempre più sofisticate per salvaguardare la salute di tutti. L'obiettivo, ovviamente, è quello di dotare i vari presidi, cioè tutte le zone del Piemonte, delle attrezzature indispensabili per diagnosi e cure. Il finanziamento medio, per ospedali e poliambulatori e di alcune centinaia di milioni: per acquisti che vanno dal turbotrapano alla barella, dal letto operatorio al microscopio. A Cuneo 445 milioni dovrebbero permettere di completare le apparecchiature Tac ed angiografia. a Bra 328 milioni permetteranno acquisti per buona parte dei reparti: cosi in tutte le Usi. Grande attenzione è stata rivolta alle apparecchiature per la prevenzione o la diagnosi precoce delle malattie: di qui i finanziamenti per i laboratori d'analisi. Gian Mario Ricciardi nciano la carenza L'irruzione fuori problema sempre Al reparto «geriatria» dell di personale e crit i orario di parenti e visitatori che superano senza difficoltà i cancelli è un re più grave - Nessuno li ferma: i portieri hanno una vertenza sindacale e Molinone l'orario di visita ai paz icano le scelte fatt ienti non viene rispettalo e dalla Regione dovrebbe essere attuata entro VS7». Intanto, il buon cavallo del proverbio continua a campare. Fra qualche difficoltà, a dire il vero. E fra Y«inciviltà» dei molti visitatori che della circolare di Rivara sembrano farsi due baffi cosi. Su 56 reparti, soltanto il 45 per cento è protetto da porta con campanello (cardiologie, rianimazioni, cardio e neurochirurgie, chirurgia vascolare, medicine d'urgenza). Lì i controlli son rigorosi. Ma negli altri il bivacco è selvaggio. «Dobbiamo badare ai malati, non possiamo perder tempo a litigare coi parenti, col rischio d'essere insultati o peggio» dicono gli infermieri, e raccontano il flagello delle dieci persone intorno al letto d'un asmatico, delle madri che vogliono entrare coi bambini piccoli, di quelli che arrivano in sette fuori orario «soltanto per un saluto, sa, veniamo da lontano». «Non siamo carabinieri — protestano Annamaria e Daniela, professionali a Urologia —. La gente è maleducata, intollerante, non rispetta il nostro ruolo. A volte ci fa persino paura e dobbiamo chiamare i sorveglianti. Dovrebbe esserci un controllo agli ingressi». Ma dagli ingressi rispondono picche. C'è una vertenza sindacale aperta in proposito. Spiega Salvatore («niente cognome»). 48 anni, portinaio da 15: «Prima funzionavamo da filtro, poi ci siamo stufati di fare a cazzotti. Parecchi colleghi hanno dovuto prendersi un avvocato, lo sa? Se dobbiamo bloccare la gente, vogliamo un poliziotto a ogni porta con noi. Non ce lo danno, e allora il controllo se lo faccia il reparto». Ma non è cosi semplice. A Geriatria, domenica ore 16, qualcuno non ha chiuso la porta. Il donnone e Teresa s'infilano dentro con un paio d'altre persone: «Uhé, mamma!». E la povera mamma il suo sonno leggero non lo riacchiappa più. «Uhé, mamma! Guarda, 'a Teresa ti ho portato!» e la voce del donnone col vestito fantasia squarcia il silenzio della stanza a otto letti. La mamma apre l'occhio. Ma di Teresa non sembra importarle gran che: preferiva dormire, e come lei le altre degenti. Ospedale Molinette, domenica pomeriggio ore 16. Parenti e Terese irrompono a frotte in visita fuori orario. Eppure c'è una circolare che parla chiaro e riguarda tutti gli ospedali torinesi. Dice: ■•Dal 1" agosto, l'orario d'ingresso dei visitatori è dalle 13 alle 14,30 e dalle 19 alle 20,30. Permessi straordinari potranno essere concessi compatibilmente con le esigenze di servizio». L'ha emessa Giorgio Rivara, sovrintendente sanitario delle Molinette e caposervizio ospedali dell'Usi. «Se l'educazione manca, tentiamo d'arginare l'inciviltà» spiega il dottor Rivara, ma aggiunge che presto le cose cambieranno: «radicalmente». C'è infatti un progetto di «computerizzazione degli ingressi» che. in fase sperimentale, dovrebbe prendere il via con ottobre: «I portinai disporranno di un terminale. Chi vorrà entrare dovrà fornire nome, cognome e motivo. Nel computer verranno inseriti i nominativi dei ricoverati e quelli di chi ha prenotato visite o esami Cosi sarà possibile un controllo accurato degli accessi. E la comunicazione fra reparti, e fra reparli e servizi, sarà facilitata». Risparmiando tempo e fatica: «Oggi, circa trenta ore di lavoro al giorno se ne vanno perse per i corridoi, a portare pratidie. certificati o richieste da un'ala all'altra dell'ospedale». Quando sarà operativo il progetto? Gianpaolo Costamagna. responsabile del Centro elaborazione dati delle Molinette, preferisce non pronunciarsi: «Potessimo lavorare senza troppi vincoli — sibila —. Ma ci sono difficoltà burocraticlie. Diciamo che la fase sperimentale Eva Ferrerò Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte U.S.L. TORINO 1/23 SCUOLE DI FORMAZIONE PER PERSONALE SANITARIO NON LAUREATO Presentazione domande: da! 15-7-86 al 29-8-86, dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedi al venerdì. Ai corsi a norma di legge, possono accedere studenti di ambo i sessi in possesso dei titoli di studio prescritti L'insegnamento che comprende lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e tirocinii nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, permeile di acquisire attraverso un'impostazione didattica aperta a< nuovi sistemi attivi di insegnamento, la cultura e la tecnica assistenziale nchiesta per il conseguimento del titolo professionale a norma di legge. Tutti i corsi sono GRATUITI. Agli allievi l'USL To V23 assegnerà le provvidenze per il diritto allo studio secondo le vigenti statuizioni del competente Organo Collegiale. Si invitano gli aspiranti a ritirare presso l'A.F P . via d*"tia Consolata 10 (1 piano,}, il modulo di domanda, al quale deve essere apposta una marca da bollo da L. 700 SCUOLE Dl FOflMAZIONE DURATA CORSI TIT0L0 Dl STUDIO PER AMMISSIONE Scuoie mfermieri 3 anni a tempo Promozione al 3 anno scuota professional! pieno media supenore Scuola Vigilatnci 3 anni a tempo Prcmozione al 3 anno scuola d'lnfanzia pieno media supenore Scuola Dielisli 3 anni a tempo Diploma scuola media supenore pieno Scuola Teraptsti della 3 anni a tempo Diploma scuola media supenore Ricirjiiiiazionp pieno Scuola Tecnici sanitan 3 anni a tempo Diploma scuola media supenore di radiologia medica pieno (cinque anm di corsol Per ulteriori mlormaziom rivolgersi a AREA DElLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, via della Consolala 10. Tonno tele! 5754 ini. 504 - 506 - 513 - 535 AVVISO DI GARA COMUNE DI FORZA D'AGRO'Pii di M Provincia di Messina Questo Comune dovrà indire licitazione privata per l'appalto dei lavori di ristrutturazione e potenziamento acquedotto esterno finanziati dell'intervento straordinario del Mezzogiorno Proq. Spec 30/3093/27. M L'importo dei lavori a base d'asta è di L 1.025.557 801 Per partecipare alla gara le imprese interessale dovranno far pervenire, non più tardi di giorni 15 dalla data di pubblicazione del presente avviso, domanda in carta bollata con la quale si chiede di essere invitati alla licitazione. Tale domanda dovrà pervenire esclusivamente per posta a mezzo di lettera raccomandata e sul retro della busta dovrà essere precisato I oggetto della richiesta inclusa nel plico. Per poter chiedere l'ammissione alla gara di che trattasi l'impresa dovrà essere iscritta all'albo nazionale costruttori per la cateqoria 10*) per I importo di L. 1.000.000.000 e per la categoria 12') per I imporlo di L 300.000.000. 8 h» Sono ammesse a presentare offerte imprese riunite e consorzi di cooperative. II procedimento di gara sarà quello di cui alla legge 2 febbraio 1973. n. 14. lettera a) dell'art. 1 Mu Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute prima della pubblicazione del presente avviso né quelle inoltrate dopo il termine di scadenza su indicato. Le richieste d'invito non vincolano l'Amministrazione Forza d'Agro; li 18 agosto 1986 || Sindaco cav. C. G. Guarnera

Persone citate: Aldo Olivieri, Gassino, Gian Mario Ricciardi, Gianpaolo Costamagna, Giorgio Rivara, Guarnera, Vittorio Valletta