Boniek «Mi fermo solo tre giorni»

L'incidente del polacco a Cesena meno grave del temuto, la Roma respira L'incidente del polacco a Cesena meno grave del temuto, la Roma respira Boniek: «Mi fermo solo tre giorni» Eriksson non si p ROMA — Boniek tiene in ! apprensione Eriksson. Il poi lacco l'altra sera a Cesena ■ ha subito un duro colpo alla i caviglia destra. Si era parla! to di un stop di almeno quin! dici giorni, ma questo sem| bra scongiurato. Già ieri I Zib) stava meglio. «Penso | che dovrò restare fermo sol| tanto tre-quattro giorni — i dice il polacco — per poi riì prendere gradatamente la I preparazione. Salterò sicura! mente l'amiclievole con la I Sambenedettese. ma per il | torneo di Zurigo, dopo FerraI gosto, mi rivedrete sicura| mente in campo-. | Il tecnico svedese, risolti : con sollievo i problemi d'inI fermeria (Ancelotti. uscito I anzitempo per un dolore ad | un tendine, dovrebbe recuI perare presto) è tornato a I parlare dell'esibizione della 1 sua squadra a Cesena. ..Non ! abbiamo certamente dispug tato una grande partita — I ammette — ma per questo il non credo che sia il caso di il fare dram7tii. Non tutte le || nota sono state negative. Ho li insta che la squadra sa tene- II re le posizioni in campo e ! questo è importante. Non diti men tichiamo che quando, di 9 questi tempi, affronti le ìi squadre di B e C, ti trovi di 1 fronte avversari caricati, de- I cisi a tutto per fare bella fi! gura. Noi dobbiamo essere il soddisfatti pur nel contesto | di una prestazione mediocre. il Gli anni passati queste ami- ii chevoli giocate male le perii devamo. Ora abbiamo dalla li nosfra i risultati positivi e il questo è segno di forza, deli terminazione e grinta-. Eriksson parla della Roma li del futuro, quella che dovrà II far diventare realtà i sogni Il dei suoi tifosi: -Lo scorso il anno abbiamo vinto tante || partite, ma i pareggi possibi¬ reoccupa della opaca prestazione in Romag Milan è proprio forte. E' senza dubbio la grande favorita del campionato. Ma attenzione al Torino. E' la forza nuova di quest'anno, una squadra che mi è sempre piaciuta perché gioca un po' come la mia Roma. Gioco corto, pressing. Radice è un grosso tecnico, porterà sicuramente i granata in alto. Dietro a queste, ma non come classifica, pongo natu¬ li spesso si sono tramutati in sconfitte. Quest'anno sono certo che avrò una squadra capace di amministrare di più il risultato quando ne avremo la necessità. Di punti gettati al vento non voglio più sentir parlare. Alla fine pesano sulla classifica-. Eriksson, poi, passa ad analizzare le forze del campionato sulla scia dei primi risulati d'agosto. -Questo A I A I linnick (che a Cesena si è infortunato ad una caviglia) vuol rie na; più seri i proble ralmente la solita Juve, l'Inter, il Napoli, poi la Sampdoria. Sarà un bel campionato e noi speriamo di fare la nostra grande figura». Si parla anche dei problemi di questa Roma. Eriksson ammette che la prova di Agostini a Cesena non è stata esaltante. -Dovevo dargli la soddisfazione di giocare contro la sua ex squadra, di fronte ai suoi vecchi tifosi. ntrare per il torneo di Zurigo mi di abbondanza Ma il ragazzo non è adatto per quel ruolo e io non potevo, per dargli l'opportunità di scendere in campo, rivoluzionare la formazione. Per ora resta il vice-Pruzzo, non potrà mai essere una seconda punta-. Ma la maglia n. 11 è quella che crea più problemi al tecnico svedese ed ora diventa un vero rebus. A chi finirà? In corsa ci sono BaldierL Conti e. per ultimo, si è rifatto sotto anche Di Carlo, titolare della passata stagione. Senza dimenticare il vecchio Ciccio Graziani. -Magari avessi sempre problemi di abbondanza — dice ancora Eriksson —, stata pur certi che presto la Roma avrà un suo volto. Penso che già a Zurigo riuscirò a presentare la squadra migliore-. E' rimasto contento della prova di Baroni. -Ho proprio tre grossi difensori centrali, ma purtroppo dovranno giocare soltanto in due. Questo è un vero problema, lo ammetto, perché meritano una maglia tutti. Baroni mi sta merattig/tando per l'autorità con la quale si è inserito in questa squadra. Ha un colpo di testa eccezionale e l'ha dimostrato con quel gol segnato a Cesena-. Di Berggreen dice: -Non è Hateley, né Maradona, né Platini, ma sa giocare in tutti i posti dove lo metti. Klaus è veramente un grosso acquisto, sa tappare, tutti ì buchi. Da noi disputerà senz'altro un ottimo campionato-. Infine un elogio ai giovani. -Nelle ripresa a Cesena ho avuto bisogno di loro. E hanno risposto alla grande, come mi attendevo. E' questa la forza della Roma. I giovani, quando cresceranno, ci daranno tante soddisfazioni-. a. p.