Le storie d'amore vanno all'asta tra coltelli e roba rubata di Lorenzo Del Boca

Le storie d'amore vanno all'asta tra coltelli e roba rubata Le storie d'amore vanno all'asta tra coltelli e roba rubata Gli artigiani sono i mmilioni l'aereo di Ce Il fucile era quello di un bracconiere famoso e la spilla da balia era servita per aprire centinaia di portiere d'automobile per rubare le radio. Non sono oggetti qualunque: in passato erano serviti per commettere dei delitti. Si chiamano corpi di reato e potrebbero raccontare un pezzo della storia nera di Torino. Cose di grande valore e piccoli oggettini che non si sa a che cosa servano. La legge dice che deve rimanere tutto in archivio, a disposizione del tribunale, finché il caso non passa in giudicato e cioè fino alla sentenza di Cassazione. La strada della giurisprudenza è ostacolata da burocrazia e. perciò, appare spesso troppo lunga: per arrivare in fondo a un processo occorrono anche dieci anni. Poi il materiale accatastato in questo grande mercato delle pulci viene messo all'incanto al miglior offerente (in corso Giulio Cesare 16 con il cancelliere a fare da banditore). E' roba già vecchiotta eppure conserva il fascino di nascondere una piccola — e forse piccolissima — storti segreta. I corpi di reato, dunque, raccontano storie d'amore, di furti e di rapine C'è il coltello di un macellaio, due spanne abbondanti, che ha bisogno dell'arrotino e vale una manciata di monete. Custodisce il ricordo tragico e sofferto di uno straccivendo- migliori frequentatori deesare Chiabotti coinvolto lo geloso che, rincasando una sera, trovò che a far compagnia alla moglie, in camera da letto, c'era il vicino di casa. Fino a quel momento lo aveva considerato un amico: al bar gli aveva persino offerto da bere e la domenica — tifosi entrambi del Toro — erano stati insieme allo stadio per assistere alla partita. Senza darsi pensiero avevano diviso confidenze sul pianerottolo, ma poteva essere abbastanza naturale che almeno uno dei due si trovasse a disagio se doveva dividere anche la moglie. Fini con una'gran corsa da centometristi per le strade: davanti il traditore, a piedi nudi, attento a schivare i passanti che gli venivano incontro, dietro il tradito con le ali alle gambe, il coltellaccio in mano e la voglia di piantarlo nelle costole del rivale. Se non fu un lago di .sangue lo si deve alla pattuglia di vigili urbani che li bloccò. Processo, appello, Cassazione: questo fascicolo del 1977 è chiuso, marito, moglie e amico della moglie hanno cambiato casa e il coltello corpo di reato può essere messo all'incanto. Interessa a qualcuno? Gli artigiani sono sempre buoni frequentatori dell'asta giudiziaria perché per pochi soldi possono rinnovare la loro attrezzatura di lavoro. Si trovano una quantità di gom¬ ll'asta giudiziaria - Con nello scandalo dei petro me per automobili e camion, cric, attrezzi idraulici, seghe, cacciaviti. aggeggi per aprire le porte e scardinare le finestre. Ma ci sono anche cose di valore che meritano attenzione. Per 130 milioni venne venduto l'aeroplano di Cesare Chiabotti che era inquisito per lo scandalo dei petroli e che era scappato all'estero (poi è stato arrestato). Cosi come per cento milioni del 1981 sono stati assegnati al miglior offerente le riserve di petrolio, le cisterne e gli impianti industriali della raffineria di Sant'Antonino di Susa. Non è difficile trovare collane d'oro, gioielli, brillanti, qualche pietra lavorata che vengono portati nella sala delle aste sotto scorta dei carabinieri armati fino ai denti. Una manciata di monili venne trovata nel sottofondo di Il giallo della Viking Sul case delia nave «fantasma» (gli articoli sono stati pubblicati su Stampa Sera del 28 luglio e del 4 agosto) riceviamo e pubblichiamo: Desideriamo precisare che i nostri clienti sono stati immediatamente rimborsati e «riprotetti» su altre navi. Per quanto ci riguarda non abbiamo avuto richieste di danni od altro. Vi ri¬ pochi soldi rinnovano le li - Un cofanetto di legno un'automobile che fu inseguita sul filo dei 150 all'ora per mezza Torino. I banditi tentarono di forzare un posto di blocco, ci furono raffiche di mitra per le strade con la gente che si tuffava dietro i portoni dei palazzi e. infine, l'arresto. Non si riuscì mai a scoprire da dove venisse la refurtiva (un colpo in Svizzera?) e, perciò, nessuno fu in grado di restituirla ai proprietari. I ladri furono trascinati in tribunale e dopo sette anni viene messo tutto all'incanto. Ci sono decine di armi: pistole trovate in casa di pregiudicati, rivoltelle sequestrate a rapinatori, persino una sciabola da ufficiale di cavalleria di anni dimenticati. Una calibro 7.65 rimase per chissà quanto tempo in una borsetta da donna che. non per tutta colpa sua. fini ?. la- chiediamo pertanto una doverosa precisazione sulle pagine del vostro giornale. Distinti saluti, Extratour Moncalieti. La precisazione conferma quanto da noi denunciato. Del resto nell'articolo sulla «nave fantasma» non si taceva accenno a richieste di danni, ma solo ai numerosi disguidi provocati dal giallo della «Viking 6». Prendiamo atto con piacere che anche grazie a noi i prenotati siano stati rimborsati. loro attrezzature - Vend intarsiato legato alla vic vorare di notte per strada. Difesa personale. Pare che avese deciso di accettare la vita della lucciola d'accordo con il fidanzato, convivente, quasi marito. Si lasciò convincere proprio dalle promesse di matrimonio. Mettere su casa senza il becco di un quattrino — disoccupato lui, disoccupata lei — non doveva essere cosa da poco. Già tredici anni fa i mobili avevano raggiunto prezzi sostenuti. Solo per i certificati e la cerimonia era necessaria una spesa insostenibile. E, allora, è parso che la soluzione più rapida per sistemarsi fosse quella di aspettare clienti sull'uscio di casa. Ma la questione anziché semplificarsi andava complicandosi. Lei. come la formichina operosa, raggranellava un biglietto da mille sopra l'altro in attesa che il gruzzolo bastasse per realizzare il sogno della sua vita. Ma lui — cicala imprevidente — vanificava ogni sacrificio e, anzi, le faceva fare gli straordinari per andare a spassarsela al night, cambiare automobile, frequentare belle donne. Il lavoro provvisorio che doveva durare pochi mesi stava diventando un'occupazione vera e propria. La donna si vedeva sfiorire davanti allo specchio: capiva che il sogno del matrimonio nel quale aveva creduto si stava ,*5 duto per centotrenta cenda di una serenata dissolvendo. Colpa di quel maledetto del suo fidanzato che conviveva sempre meno con lei e che ormai doveva avere anche poche intenzioni di mettere su famiglia come Dio comanda. Cominciarono le scenate. E una sera le parole ad alta voce gridate dall'abbaino della mansarda soffocate da cinque rivoltellate: cinque buchi nel muro, nessuno addosso all'uomo contro cui erano stati diretti. Aveva fatto fuoco per disperazione: prima di allora non aveva mai premuto il grilletto. Polizia, interrogatori, processi, lacrime e condanne. Lui fini in galera per sfruttamento; lei perché teneva abusivamente la rivoltella e perché era responsabile di tentato omicidio ma la sua storia era cosi pietosa che dopo pochi mesi guadagnò la libertà provvisoria. La pistola fini fra i corpi di reato. Funziona ancora. Poi ci tono motorini, radio, giradischi, biciclette, oggetti strani. Anche un cofanetto di legno intarsiato con intelaiatura di metallo. Un impiegato nervoso per l'insonnia lo scagliò sulla testa di un giovane che. con gli amici, senza guardare l'ora, stava cantando alla saracinesca ormai chiusa di un bar. Sotto le finestre di gente che non voleva rinunciare a dormire. Lorenzo Del Boca

Persone citate: Cesare Chiabotti, Chiabotti

Luoghi citati: Sant'antonino Di Susa, Svizzera, Torino