Ora il sacco a pelo divide i comunisti di Pierangelo Sapegno

I giovani pei contro il sindaco di Riccione I giovani pei contro il sindaco di Riccione Ora il sacco a polo divide i comunisti Contestata l'ordinanza contro i saccopelisti - «Speriamo in un'autocritica pubblica da parte del primo cittadino» dal nostro inviato RICCIONE — E sul sacco a pelo il pei si separò. La nuova generazione contro la vecchia guardia, una contro l'altra in cagnesco. In mezzo ci sta il modello emiliano, o quel che ne resta, preso a sberleffi fra uno sbadiglio di noia e l'altro, come si fa quando il nonno o gli zii ti raccontano le loro storie della prima guerra mondiale. Roba da mettere nei libri, oggi si volta pagina: chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto... Cosi la Fgci, l'organizzazione giovanile del partito, organizza il sit-in dei saccopelisti contro l'ordinanza del sindaco comunista di Riccione Terzo Pierani, e avvisa già subito che si augura che la storia non finisca qui: una bella manifestazione davanti alle telecamere della tivù, due parole al microfono e poi tutti felici e contenti. «JVoi speriamo in una autocritica pubblica da parte del sindaco», dice Umberto De Giovannangeli, della segreteria nazionale della Fgci. «Sarebbe il minimo: non ci soddisfa nemmeno più. il ritiro dell'ordinanza». E ancora: «Questi fatti di cronaca hanno permesso di toccare con mano problemi che noi denunciamo da tempo». «Non si può essere prigionieri del proprio blocco sociale di interessi. Si deve anche avere il coraggio di pagare dei pressi, fino adesso è stato commesso un errore di miopia, un grave errore». Quella di stasera è comunque una partita aperta, aggiunge De Giovannangeli: «Abbiamo tutte le intensioni di non farla cadere con la fine dell'estate». E in ogni caso il bersaglio della Fgci non è solo Pierani: «Lui ha sbagliato, ha voluto fare il primo della classe quando non doveva, e questo ci amareggia». Ma c'è qualcosa di più importante, dietro questa lite di mezza estate nata per chi dorme sotto le stelle: «Io sono convinto die all'interno del partito questa vicenda sia stata molto più istruttiva di tanti dibattiti precongressuali o del Comitato centrale. Ha evidensiato ì tipi di cultura diversi che animano il partito, lo scontro fra chi interpreta la società in chiave conservatrice e chi cerca di aprirsi al nuovo». E il modello emiliano è rimasto quasi un simbolo del passato, il monumento della vecchia guardia. Dopo la Resistenza venne il modello emiliano. «Noi invece vogliamo capire come sia possibile che proprio in Emilia, da sempre laboratorio politico del partito, si pensi a politiche cosi conservatrici e miopi. Non possiamo credere che in Romagna il partito sia convinto che i giovani abbiano voglia soltanto di mangiare la piadina e di ballare il liscio. Il pei qui si è impigrito troppo. E questo ci spaventa più di tutto». Pierangelo Sapegno

Persone citate: De Giovannangeli, Pierani, Terzo Pierani, Umberto De Giovannangeli

Luoghi citati: Emilia, Riccione, Romagna