Marchesi lancia il «triangolo»

Nella partita col Neuchàtel provata una nuova formula per l'attacco bianconero Nella partita col Neuchàtel provata una nuova formula per l'attacco bianconero Marchesi lancia il «triangolo» Briaschi e Serena, Laudrup spalla Marchesi, idee chiare Uno schema possibile, iniziata la stagione, non è più permesso fermarsi-.. Per intanto, contro il Neuchàtel Xamax, Rino Marchesi ha tentato un esperimento. Laudrup più arretrato, a centrocampo e nei panni di Platini. In verità l'esperimento non ha avuto troppo successo, anche perché Laudrup é uscito alta fine del primo tempo.e non appariva in perfette condizioni fisiche per problemi di lendinite. Ma soprattutto l'esperimeno non è riuscito, opinione nostra, perché Laudrup non ha fatto il centrocampista. Ha giocato nella maniera solita, soltanto un poco arretrato rispetto a Serena e dal nostro inviato CARLO COSCIA MACOLIN — Giampiero Boniperti e Rino Marcitesi, parlando ieri della loro Juventus, hanno usato soltanto begli aggettili Bella littoria, bella squadra, bella partita, bel carattere II presidentissimo era euforico, a tal punto da dar ragione ai giornali. -Concordo con voi, avete .scritto che contro il Neuchàtel Xamax e .stata una gara vera, che la Juve e partita con il piede giusto. Credo ci sia poco altro da aggiungere-. A leva /retta. l'Avvocato era già partito e lui era pronto a imitarlo "Comunque finiamola con questa storia del derby con la Roma. Le squadre scudetto sono tante, dovremo prepararci a soffrire su molti campi e contro molti avversari», fero era contento e ridacchiava, quando ha vi sto i giornali svizzeri che davano più rilievo alla partita dei bianconeri con il Neuchàtel di quella dei giallorossi contro il Servette. ..Mancava Platini, ma non era una Juve diversa. Mi e piaciuto molto Laudrup. credo che per caratteristiche di gioco possa tare il vice-Platini, in attesa del ritorno del Irancese». Platini arriverà oggi. Gli abbiamo telefonalo a Nancy, ieri, e lui ha confermato che tara una visita ai compagni nel ritiro di Macolin. In verità non ha detto quando, ma alla Juve sono sicuri che Michel non perderà tempo. Sabato Boniperti. ieri Agnelli, oggi lui: mica male come scaletta di appuntamenti. .Per fortuna non ho distacchi del tendine — ha detto Platini— e la cosa più bella, dopo mesi di ansie, e di aver saputo che non devo essere operato Non vedo l'ora di ricominciare. Del resto potevo fare questo break solo adesso: ad un giocatore della Juve. una volta con Platini (o ggi i compagni aspe Briaschi. La qual cosa. però. Ila aperto uno spiraglio nuovo e affascinante, diremmo, negli orientamenti tattici di Rino Marcitesi: e se Platini fosse impiegato come centromediano metodista, a dettare il gioco e a lanciare le punte? ..Una soluzione che ho già preso in considerazione — ha commentato Marchesi — fin dal momento che ho voluto a tutti i costi affrettare il recupero di Briaschi. Laudrup in verità ha giocato da attaccante aggiunto, con due punte che rientrano e si incrociano: un triangolo che può offrire molle soluzioni offensive... La testa di Serena, la pettano la visita del f prontezza di Briaschi nel tiro, la rapidità di Laudrup nel puntare dritto nel vivo. «Il rischio è di essere un po' sbilanciati ed esposti — ancora Marchesi — e in certe partite è logico che il peso ricadrebbe soprattutto sui centrocampisti. Ma se Bonini e Manfredonia stanno bene, se Brio e Favero offrono il solito rendimento, allora potremmo avere un grande potenziale offensivo. Certo che occorre trovare un giusto equilibrio fra i reparti. E poi bisogna vedere Platini, provare in concreto l'alternativa: diciamo che al momento anche questo fa parte delle ipotesi francese) suggeritore di lavoro». Ma si vedeva che questa sorta di attacco a tre punte gli garbava molto. Per questo, forse, ha tenuto a precisare, ancora una volta, che lui difensivista non lo è poi tanto. «Non ho mai trascurato gli attaccanti, che nelle mie squadre hanno sempre reso. Anche se qualcuno, in altre situazioni e con altri schemi, ha abbassato il livello del suo rendimento. Io poi vorrei ricordare che il Comot lo scorso anno, ha segnato in trasferta gli stessi gol della Roma. Tutto dipende dagli uomini che si hanno in squadra». Dopo aver sorriso al pensie- e a e a centrocampo ro del -triangolo d'oro- die sta in fondo ai suoi sogni, Marchesi è tornato con i piedi per terra, all'oggi e al realismo, il domani chissà. «Il concetto che non dobbiamo mai perdere di vista è che la Juventus è campione d'Italia. Il che significa che ha già una solida struttura. Semmai il problema è di capire se possiamo migliorare il rendimento. Anche in rapporto alle squadre che si sono maggiormente rafforzate. Della partita di Neuchàtel sono molto soddisfatto, a parte la vittoria che comunque non guasta mai. Abbiamo faticato un po', questione di condizione, è naturale, però abbiamo interpretato la partita nella maniera giusta, tenendo il gioco e attaccando. Ora si tratta soltanto di migliorare, cosa di cui non dubito vista la determinazione dei ragazzi, sia in partita che nel lavoro quotidiano... «Un altro aspetto positivo è che nessuno si è fatto male — ha continuato Marcitesi parlando del suo esordio alla Juve —. anche per Mauro si è trattato di semplice botta Tutti pronti a riprendere dunque. Come ho visto i ragazzi? Bene Tacconi, pronto nelle uscite, .svelto e attento: Favero e Brio sono garanzie, sempre presenti anche di te sta: mi sono, piaciuti anche Scirea e Cabrini malgrado la condizione fisica ancora imperfetta. Mauro ha coperto la zona, si è sacrificato, sogna di essere Pelè ma sul piano tattico è capace di fare anche il Furino. Ottimi Bonini e Manfredonia, gran corridori e pure abili di piede. Come Briaschi e Serena, del resto, che hanno aperto spazi rientrando pure quando era necessario. Laudrup infine è stato il vertice più arretrato del triangolo. Mi sembra inutile aggiungere quanto può valere il danese». è ò Neuchàtel. Duello fra Givens e Briaschi. autore di una partita po positiva nel nuovo schema offensivo

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