La Stampa - Consultazione Archivio

In Cappadocia si sgretolano le millenarie città sotterranee In Cappadocia si sgretolano le millenarie città sotterranee ANKARA — Le celebri città sotterranee della Cappadocia. nell'Anatolia centrale, sono minacciate, in quanto la roccia vulcanica molto friabile in cui sono state scavate si sta disgregando ogni giorno di più. Visitate da centinaia di migliaia di turisti, esse costituiscono uno dei luoghi più sorprendenti del mondo. Scavate in un tufo vulcanico particolarmente fragile, di color rosa e beige, talvolta più di mille anni fa. queste città si estendono a volte su dieci piani collegati da centinaia di metri di gallerie c servirono da rifugio ai cristiani dalle invasioni arabe del IX e X secolo. A 250 chilometri a Sud-Est di Ankara, la Cappadocia si estende su circa 200 chilometri quadrati ai piedi del vulcano Erciyes. oggi spento, ma le cui eruzioni coprirono la regione di una lava che l'erosione, col passar dei secoli, ha scavato, scolpendo nella roccia un paesaggio tormentato e misterioso. La roccia, costituita da parecchi strati di tufo, dà origine, sotto l'effetto dell'erosione, a forme sorprendenti, qualche volta inquietanti. Oggi aperti soltanto ai visitatori, certi villaggi trogloditici, come nella valle di Zelve. sono stati abitati fino all'inizio degli Anni '60. Sotto l'effetto dell' erosione queste ricchezze rischiano oggi di cadere in polvere. Trascurati fino all'anno scorso, la preservazione e il restauro della Cappadocia sono stati intrapresi dalla direzione nazionale dei monumenti storici, in collaborazione con l'Unesco e il Touring Club di Turchia. Parecchi metodi sono attualmente sperimentati per consolidare la pietra, in particolare tramite iniezioni di cemento e resine speciali e ricorrendo alla plastificazione degli affreschi e pitture delle chiese. Il direttore del museo di Goreme. Kadir Tugrul. ha dichiarato che le diverse tecniche saranno sperimentate per circa nove anni prima di intraprendere un programma di restauri su grande scala.