Volano gli aerei della guerra mondiale nello spettacolo più pazzo del mondo

Oshkosh, nel Wisconsin, si può considerare la «Scala» dei piloti acrobatici Oshkosh, nel Wisconsin, si può considerare la «Scala» dei piloti acrobatici Volano gli aerei della guerra mondiale nello spettacolo più pazzo del mondo Ottocentomila spettatori in una settimanmuseo e degli ultimi «aerei fatti in casa» OSHKOSH (Milwaukee) — Oshkosh. una cittadina a 130 chilometri da Milwaukee, nel Wisconsin, si può considerare la «Scala- dei piloti acrobatici, dei costruttori di aerei «fatti in casa», dei ricostruttori e piloti di aerei della seconda guerra mondiale. Qui è in corso fino all'8 agosto uno spettacolo unico, il «più pazzo del mondo» per numero e qualità di aerei, per numero e qualità di spettatori. Da tutti gli Stati Uniti e dall'estero sono arrivati almeno settemila aerei (dal monoposto al sei-otto posti): per loro, negli otto giorni della manifestazione, sono previsti 800 mila spettatori. Vengono qui per vedere, giudicare, vendere o acquistare, per discutere gli ultimi «aerei fatti in casa» o i prodotti delle decine e decine di fabbriche e fabbrichette di aerei sportivi degli Stati Uniti (al¬ meno 500 quelli esposti), ammirare i caccia e i bombardieri più famosi di 40-50 anni fa (almeno 150). assistere ai voli acrobatici. Oshkosh è l'invenzione di un pilota di -Mustang» (il più famoso caccia Usa della seconda guerra mondiale) e di -Dc-3- durante la campagna d'Italia. Paul H. Poberezny. che 34 anni fa fondò l'Associazione aeronautica sperimentale (Eaa). Nell'Eaa si ritrovano tutti i cultori dell'aviazione sportiva, i costruttori artigianali: di aerei in scatola di montaggio, di esemplari più o meno unici su propri progetti, di modelli antichi rifatti. Una sezione si chiama - Warbirds- (uccelli di guerra) e riunisce una vera flotta volante di -Mustang-, -Thunderbolt-, -Spitfire-, -Fortesze volanti-, -B-25-. -T6», -T-40-. -Corsair». -Dc-3-, -P-38-. tutti ad elica. a per vedere i 7 mila a - Una moda che è anc L'associazione e Oshkosh sono diventati un -business» da 50 milioni di dollari l'anno, cresciuto sull'entusiasmo dei piloti e sul loro desiderio di inventare oggetti volanti poco costosi e sicuri, ma seguendo il minor numero possibile di regole. A Oshkosh c'erano dunque settemila aerei, e quasi altrettante tende perchè nel raggio di 200 chilometri non si trova una stanza. Chi pensa al possessore di un aereo privato come a un riccone era smentito appunto dalle tende accanto agli aerei, dai panni stesi fra ali ed eliche dei vari aerei. Pazienti, in file lunghissime, gli spettatori attendono per fare una visita a un -B17- quadrimotore -Fortezza volante-: costa due dollari perchè un'ora di volo costa mille dollari e questi aerei sono di privati, singoli o gruppi, che devono arran- pparecchi - Il vivace he un «business» da 5 giarsi. Fra le occasioni, in vendita un caccia -P-40 Tigre volante- tutto verde oliva, con un enorme teschio bianco sul muso e le bandierine dei sei aerei giapponesi abbattuti durante la guerra del Pacifico. Il proprietario lo ha finito di restaurare una settimana fa e ne chiede 42.500 dollari. C'è chi ha speso 30 mila dollari, in tre-quattro anni di lavoro, per costruire un prototipo monoposto, o centomila dollari per il minijet monoposto -Silver bullett- (proiettile d'argento) di appena 196 chilogrammi di peso. A Oshkosh rivivono i saltimbanchi dei cieli con tre biplani i cui piloti si esibiscono in piedi sull'ala superiore, dopo aver assicurato ad un sostegno il «partner» (sempre una donna, spesso la moglie) che si ritrova a testa in giù a 300 metri di quota. Sono veri professionisti degli -Air shoiv-. Gli aerei militari si sono esibiti in decolli in formazione 6 con inseguimenti, attacchi simulati, picchiate, incroci di 75 aerei con una regia da attacco vero a Pearl Harbour. Davanti a questo pubblico la pattuglia acrobatica dell' aeronautica militare italiana, le -Frecce tricolori-, si è presa sabato la più bella soddisfazione di una lunghissima carriera: otto applausi a scena aperta da 200 mila persone, un'ovazione finale, cappelli, sedie, ombrelli innalzati per salutare i piloti che su due Ford del 1922 facevano il giro d'onore. Le «Frecce tricolori- erano l'ospite d'onore, unica pattuglia acrobatica militare. Con il loro programma i dieci uomini sugli «4emiaccni Mb339- (guidati dal magg. Mario Naldini), hanno fatto vedere in 30 minuti -quello che ad Oshkosh non era mai stato fatto vedere prima-. come si è espresso Paul Poberezny. figlio dell'inventore mercato di pezzi da 50 milioni di dollari di Oshkosh e a sua volta pilota acrobatico civile. Hanno impressionato in particolare la -compattezza della formazione nei cambiamenti delle figure e il solistacap. Giambattista Molinaro: la lentezza delle sue manovre in volo rovescio, a dieci metri di altezza, senza perdere quota: il suo inserimento con un' arrampicata verticale mentre gli altri nove -Mb339» scendevano come tirandosi dietro i fili di un baldacchino per 1' apertura della «bomba». Fra gli aerei esposti tre erano italiani: il triposto da addestramento mCaproni C22y minijet-, il monomotore triposto «Si ai Sf260» del gruppo Agusta, e un intramontabile, il monomotorebiposto -Falco- progettato negli Anni Cinquanta da Stello Frati e ora venduto con grande successo in scatola di montaggio negli Usa. Scavate nel tufo, so

Persone citate: Giambattista Molinaro, Mario Naldini, Paul H. Poberezny, Paul Poberezny