Savona avrà il museo d'arte contemporanea di Milena Milani

Il progetto di una zona espositiva permanente affidato all'architetto Piano Il progetto di una zona espositiva permanente affidato all'architetto Piano Savona avrà il museo d'arte contemporanea ? Dopo anni di sogni SAVONA — Anticamente Savona era ghibellina, mentre Genova era guelfa, quindi i duelli tra le due città non mancavano. Oggi un architetto genovese, Renzo Piano, noto internazionalmente (è suo il Beaubourg di Parigi), sta lavorando l una splendida idea per Savona. •■Mica gratis. Intendiamoci- mi dice il sindaco Umberto Scardaoni, pei, •soltanto II progatto costerà sul cento milioni. L'opera definitiva dovrebbe essere sui dieci miliardi. Come troveremo tutti questi soldi? Sono ottimista, per la cultura non al lavora mal invano. Nella ione Monticano, dietro a via Paleocapa, dov'è la chiesa di San Domenico, cioè nel cuore storico della città, ecco lo spazio per il famoso Museo di Arte Contemporanea che mal è stato tatto e di cui Savona ha assoluta necessità, anche per recuoerare l'immagine cittadina, dopo gli scandali dogli ultimi anni: Questa notizia consola, è passa¬ ni ed illusioni finalmen to tanto tempo da quando la stazione ferroviaria di Savona venne demolita, perché, come tutti sanno, c'era quella nuova di Mongrilone. dell'architetto Nervi, ma un gruppo di artisti dei quali anch'io facevo parte, un'estate la occupò per ottenere che si potesse ristrutturare e avere cosi il Museo tanto aspettato. Allora era sindaco il socialista Zanelii che bloccò l'iniziativa dei pittori e dei letterati con la promessa (mai mantenuta) di trovare una sede adatta. Stavolta ci siamo? •Si» afferma Scardaoni che sta per celebrare un matrimonio ma prima vuole darmi la buona novella. •L'amministrazione attuale che è di sinistra, si preoccupa molto deila cultura. Abbiamo perso tante occasioni con I maggiori artisti italiani e stranieri, da Lucio Fontana a Asger Jom, da Giuseppe Capogrossi a Wlfreda Lam, e non intendiamo continuare in questa direzione. Del resto il Priamar sta di¬ te sta per realizzarsi u mostrando che tacciamo sul serio-. Questa estate Savona è infatti tutta una iniziativa: le sue strade ampie e signorili con gli antichi palazzi sono pulite e ordinate: la parte vecchia della città è anch'essa in piena fase di recupero, via Untoria per esempio, oppuie via Pia sono diventate un vero gioiello. Ma è il Priamar il fiore all'occhiello del sindaco Scardaoni e dell'assessore alla cultura Sergio Tortarolo. La cupa Fortezza cinquecentesca, dove secoli prima, più o meno alla data di fondazione di Roma, c'era la rocca del Priamar, è il cuore stesso di Savona che guardava il mare; dove tu prigioniero Mazzini: e dove -nell'ultima guerra furono incarcerati molti partigiani; oggi ò uno spazio aperto al cospetto del mare e del cielo, ideale per mostre di ampio respiro. Un giovane artista savonese, Sandro Lorenzini, scultore-ceramista, già noto in America p.esso n'opera che darà lustr vane università dove ha avuto numerosi incarichi, mi guida nei suoi «percorsi»; «La connotazione stessa dei luoghi, dice «dette pietre e delle prospettive, mi hanno suggerito un racconto, una storia: queha dell'uomo e del suo tempo. Le mie grandi statue, realizzate in grès, raccontano l'avventura di Ulisse che parte da Itaca, che vive come esperienza le sue angosce (la violenza, la guerra, la prigionia) e poi nel viaggio incontra la realtà simboleggiata con la parola, e il tempo che passa (la morte consapevole) tinche ritroverà la libertà, anche la sua casa, ma poi l'abbandonerà ancora...-. E' un discorso strano e simbolico, tra mura poderose e erba verdissima, con nuvole che passano sopra di noi, una mostra tutta da vedere che resterà aperta sino al 24 agosto, e che non potremo dimenticare. Gli artisti sono il domani di questa città dedita al commercio, i cui abitanti finora erano tro alla città ligure diffidenti nei riguardi della cultura. Stanno davvero mutando le prospettive? Mario Rossello. pittore savonese, espone quest'anno alla Biennale di Venezia, ha una sala polemica e spirituale insieme; Walter Morando, scultore, anche lui di Savona, è tra i Ire italiani selezionati per la Biennale di ceramica di Vallauris (Francia), che si può visitare sino a 'ine settembre. Intanto la galleria «Homo Sapiens» in via Niella, diretta da Mauri Coniglio, propone i futuristi e il 23 agosto terrà una serata futurista con «farfaletture». Farla poeta e pittore del secondo futurismo, ha lasciato una traccia incancellabile a Savona. -Noi miliardario della fantasia- diceva di se stesso, parlando al plurale come il Papa. Nel suo ricordo i savonesi puntano sull'arte, sulla poesia e sulla cultura. Non hanno II Casinò come Sanremo, ma la vincita è assicurata ugualmente. Mil Mii Milena Milani