Con l'edonismo si ride amaro a Bordighera

Con l'edonismo si rìde amaro a Bordighera Con l'edonismo si rìde amaro a Bordighera Al Salone tanti vignettisti ma poco umorismo - Assenti le firme della satira politica BORDIGHERA — L'anno prossimo compirà quarant'anni. Ci sarà da rìdere? -Sii prudente-, mi dà sulla voce un umorista del dissenso, -non ti compromettere. Sei proprio sicuro che l'anno prossimo ci sarà davvero da ridere a vederlo compiere quarant'annt? E non ti pare che già quest'anno ci sia sempre meno da ridere?-. Si sta parlando, prò e contro, pregi e limiti, del 39" Salone dell'Umorismo di Bordighera, che quest'anno ha avuto come «tema fisso» un fenomeno che più attuale, e rischioso, e dunque stimolante, non avrebbe potuto essere: r«edonismo». Edonismo tout-court. senza specificazione di sigla politica o ideologica. Né quello «reaganiano» né quello «craxiano». tanto meno quello «nattiano». O tutti quanti? Da ridere c'è questa volta per pochi disegni. La maggioranza appare consunta, ripetitiva e afflitta da non pochi abusi di finto talento e di esasperata allusione ideologica. C'è comunque un paio di vignette che al sottoscritto — che d'umorismo ha avuto nella sua non breve vita rari momenti, e sempre d'umorismo involontario — hanno strappato subito se non la risata, certo il consenso, anche se amaro. La prima raffigura una piramide di mele rosse e invitanti, ognuna già segnata da un morso vorace ma lasciata subito li, per far posto in restringimento piramidale in verticale, ad una seconda mela, ad una terza, una decina di mele tutte morsicate e lasciate 11. In piedi sull'ultima, un piccolo grigio Adamo-travet, chiaramente affetto da edonismo insaziabile, tende la mano all'ultima mela ancora pendente dal ramo dell'albero del bene e del male. Ma c'è da giurare che appena l'omuncolo avrà morsicata anche l'ultima mela, abbandonerà anche quella. L'edonismo si moltiplica all'infinito, vive cibandosi di se stesso, ma si sazia altrettanto in fretta, in superficie, per vanificarsi presto in cenere. L'altra vignetta presenta lo Stivale fatto di spaghetti avvolti a una gigantesca forchetta (stemma di quali e quanti partiti?). Questo dunque l'edonismo nazionale? Edonismo, edonismo, come sei caduto in basso! Visto che sono poco attendibile come critico-tecnico, ho scelto due vignette a caso, imponendomi sia di non fare i nomi degli autori né dei vincitóri ufficiali di quest'anno, perché di tutti ha già parlato la cronaca. Tutti costoro, mi dicono gli intenditori, sono stati ultrameritevoli di «palme» e di «datteri», e di «fronde» in palio. Il mio discorso vuole essere di riflessione sul tema e il problema, non di recensione dei premi e dei premiati. L'amico di cui sopra, che pure è stato tra i premiati anni fa. incalza: -Tu te lo dovresti ricordare quello scrittore gesuita del Settecento che, se non erro, dopo aver gettato la tonaca alle ortiche, dovendo rispondere sul motivo di quella fuga ad un amico che la pensava motivata dalle troppe penitenze imposte dalla regola, rispose: "No, non sono state le penitenze di quei buoni padri a farmi lasciare la Compagnia di Gesù, bensì le loro ricreazioni"-. -Vedi-, insiste l'amico, -basterebbe vedere un salone come questo per farmi gettare alle ortiche la matita-. Detto sul serio anche se sotto l'ombrellone, che cosa manca, pur fra tanto afflusso di autori e di opere egregie, a questo salone? Le idee? No, le idee ci sono, e sono legate all'attualità, come gli impegni culturali di questo tipo esigono. Mancano gli autori? No, perché, in genere, da Peynet a Cavallo, da Starace a Quinci, da Origone a del Vaglio e a Saini, anche tutti gli altri, argentini, francesi, svizzeri, tedeschi, turchi e giapponesi, ci sono tutti; la truppa è molto scelta e in gamba. Certo, mancano gli umoristi politici, i pontefici della satira in prima pagina, i Forattini. i Giannelli e gli altri legati ai massimi quotidiani nazionali. Loro snobbano, a Bordighera non vengono più, alcuni non sono mai venuti. Dei cattolici c'è sempre — e sempre amareggiato — Paolo del Vaglio: quest'anno ha dato forfait Clericetti. Ma è davvero possibile che se manca un tema non diciamo politico, o manca un caricaturista da prima, pagina nazionale, tutto rischi e subito di diventare approssimativo, incerto, «effimero»? A Bordighera sono tornato volentieri anche quest'anno, per capire, magari senza presunzione, per aiutare a capire, pur da «esterno» al «partito» degli amici umoristi, e anche da cristiano, quale fosse il problema da affrontare e risolvere. Direi anzi che quest'anno — anche se a mia volta, anni fa, ho bisticciato fraternamente con Cesare Perfetto — ci sono Nuovo record in apnea della Majorca (68 metri) CROTONE (Catanzaro) — Per la terza volta nel giro di soli dieci giorni, Rossana Majorca, 26 anni, ha battuto Il record mondiale di Immersione In apnea con assetto variabile, raggiungendo Ieri mattina I 68 metri di profondità nelle acque di Capo Colonna, sulla costa di Crotone. Rossana Majorca si era immersa con l'intenzione di scendere a 65 metri per battere il record conquistato lo scorso 29 luglio, quando aveva toccato I 60 metri, ma una volta giunta alla profondità prevista ha proseguito di altri tre metri. «Sentivo che che potevo superare la quota» ha detto. Mercoledì prossimo il padre di Rossana, Enzo, tenterà di battere il proprio record di 87 metri conquistato nel 1974 a Sorrento. tornato con molta gioia anche per un altro preciso motivo scelto con tempismo da Perfetto stesso. Ci doveva essere — stimolata dall'articolo sull'umorismo e la fede dei gesuiti di Civiltà Cattolica — una tavola rotonda su «Umorismo e fede» (o «Fede e umorismo»?). Ma appena arrivato, ho trovato il vuoto, neanche l'ombra d'uno dei relatori invitati. Tutti si sono negati; hanno preferito, motivatamente o per pretesto, parafrasare da lontano il «no» degli invitati della parabola evangelica: -Sono sotto l'ombrellone, sono in montagna, sono a ricevere un altro premio, abbimi per iscusato-. Cosi mi sono rifugiato all'altare della mia chiesa francescana vicina al mare, e citando Lord Barrimore. ho esortato gli amici presenti gentili e sudati e quasi tutti presenti pur nella gran caldana (c'erano anche i vincitori argentini e giapponesi) ad -avere tanto spirito da capire quand'è il momento di non farne troppo-. Da qualche cortese sorriso agrodolce, ho creduto di capire che per un attimo, ma solo per un attimo, il bersaglio era stato raggiunto. Poi ho pregato — ma questa volta da solo, in silenzio — per tutti quegli umoristi che l'.edonismo» l'hanno concepito, come risulta dalla maggioranza del disegni esposti, e l'hanno aggredito prevalentemente in una direzione e dimensione: quella del sesso selvaggio e ad oltranza, e cose simili, non senza qualche accenno anche di banale pornografia. C'è davvero poco da ridere. Spero ed auguro a tutti, a Perfetto, e agli umoristi, e a tutti noi. che per la festa del quarantennio, l'anno prossimo ci sia molto da ridere davvero, e sia tutta una grande, intelligente, liberatoria risata. Nazareno Fabbretti

Luoghi citati: Bordighera, Catanzaro, Crotone, Rossana, Sorrento