E' a Nizza la nave-fantasma che ha fatto saltare le ferie a molti

E' a Nizza la nave-fantasma che ha fatto saltare le ferie a molti E' a Nizza la nave-fantasma che ha fatto saltare le ferie a molti Piccolo particolare: della Marina merca E' nelle acque di Nizza la nave -fantasma- sparita dal porto di Genova, sabato 12 luglio, mezz'ora prima che scattasse nei suoi confronti un provvedimento di sequestro cautelativo. La -Viking 6-, che è di un armatore cipriota e che ha una stazza lorda di più di cinquemila tonnellate, era stata noleggiata dalla compagnia cagliaritana -Ferry Line-, rappresentata dalla società genovese .Canali-. La .Ferry Line- ha stampato ottantamila biglietti, che sono stati venduti a Torino, Genova, Milano, e in tutto il Nord della Penisola, per un totale di circa cinque miliardi di lire. Non prima che la nave fosse visitata e approvata da un rappresentante della Federazione agenti di viaggio. Piccolo particolare: avendo bandiera cipriota non poteva fare servizio di linea in Italia, se non con espressa autorizzazione del ministero della l'imbarcazione che baantile - «Incasso» di ci Marina Mercantile. Ma l'autorizzazione non è affatto automatica, bensì legata ad una serie di requisiti. In particolare la -Viking 6- non aveva una sufficiente aerazione del garage. Da maggio la prima partenza della nave slitta a giugno, poi a luglio. Le agenzie cominciano a mettersi in allarme. I passeggeri tuttavia, in un periodo di traffico non ancora intenso, vengono facilmente dirottati su altri traghetti. Con luglio la risistemazione dei passeggeri diventa un'impresa quasi impossibile e le preoccupazioni delle agenzie hanno drammatica conferma da un telex circolare del 2 luglio che avvisa che anche la successiva partenza è rinviata. Gli agenti di viaggio sbiancano in volto: questo significa che migliaia di passeggeri — decine per ciascuno di loro — prenotati per tre corse settimanali su Olbia (lunedi. atte bandiera cipriota ninque miliardi - Ora le mercoledì e venerdì), rimangono a terra. La corsa alla ricerca telefonica di ogni passeggero per una sistemazione alternativa è frenetica. Le agenzie nei primi casi non fanno ripagare il biglietto, ma quando lo scoperto sfiora i cinque, dieci o venti milioni gli agenti di viaggio chiedono il nuovo pagamento. Molti passeggeri accettano di rinunciare alla cabina e di ripagare, in cambio di un semplice passaggio ponte su un'altra nave, magari da Livorno o Civitavecchia, pur di non dover rivoluzionare le ferie. Altri rifiutano giurando che faranno causa alle agenzia che a loro volta inviano ultimatum alla -Canali, di Genova che gira la richiesta di danni al giovanissimo amministratore unico della società cagliaritana: il ventenne Roberto Meli. Lo scoperto attuale, danni a parte, sfiora i due miliardi. Si apre un enorme conten¬ non può svolgere servizi agenzie stanno tentand zioso ed a questo punto il giallo. La -Canali- chiede il sequestro conservativo della nave. Il fonogramma arriva alla Capitaneria di porto di Genova alle 13,10 del 12 luglio. Mezz'ora dopo che la stessa capitaneria ha concesso al comandante inglese del traghetto cipriota il permesso di lasciare il porto. Una nave come la - Viking 6- può viaggiare ad una velocità di circa diciotto nodi l'ora. Con le manovre di uscita dal porto, dunque, al momento» dell'arrivo del fonogramma non poteva ancora essere fuori dalle dodici miglia delle acque territoriali e le veloci motovedette della Guardia di Finanza avrebbero potuto raggiungerla. La . Viking- ha invece avuto via libera e. non potendo attraccare in nessuno dei porti italiani che erano stati allertati via telex, si è diretta verso Nizza non rispondendo alla radio della Capitaneria io di linea in Italia senzdo di recuperare il denar di Genova. Il suo sequestro, in territorio straniero, non è tecnicamente impossibile, ma richiede una procedura burocratica molto lenta. Più di una agenzia di viaggio a Torino e in Piemonte stanno ora tentando di limitare le conseguenze della vicenda. Tutte agenzie che già nella scorsa stagione avevano regolarmente lavorato con la -Ferry Line- per un servizio traghetto sulla Corsica. In questa stagione turistica dunque le agenzie di viaggio, come la .Extratour. di Moncalieri, che ha staccato un'ottantina di biglietti, e la .Sombrero, di Torino, non avevano motivo di dubitare che anche il servizio sulla Sardegna si sarebbe svolto con altrettanta regolarità. Alessandro Briglia, titolare della .Sombrero-, osserva, anche a nome dei suoi colleghi: .Come è possibile che una compagnia noleggiatrice a un'autorizzazione o versato dai turisti possa permettersi di stampare dei documenti di viaggio, che sono considerati titoli di credito, prima di aver avuto tutte le autorizzazioni necessarie? E come è possibile che nonostante le decine di migliaia di persone che avevano prenotato il passaggio a partire dal mese di aprile, nessuno si sia preso la responsabilità di avvisare il pubblico chela "Viking 6" non avrebbe mai avuto l'autorizzazione per svolgere il servizio? Mi rifiuto di credere che nessuno fosse a conoscenza di quanto stava accadendo.. Ed in effetti, mentre la -Ferry Line, inviava telex -rassicuranti- ai vari agenti in tutto 11 Nord Italia, qualcuno alla Capitaneria di porto di Genova, già da più di un mese, a chi chiedeva informazioni sulla .Viking S-. spiegava che la nave .con. passeggeri a bordo non sarebbe mai partita.. Salvatore Rotondo

Persone citate: Alessandro Briglia, Roberto Meli, Salvatore Rotondo