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Anche se la manovra economica è slittata di un mese per la crisi Anche se la manovra economica è slittata di un mese per la crisi Pensioni e disoccupazione difficili esami per l'autunno Entro la settimana il governo assume i pieni poteri, poi tutti in vacanza Fra i primi impegni, la Finanziaria '87 e la riforma dell'equo canone ROMA — L'economia può attendere. Entro questa settimana il nuovo governo Craxi assumerà pieni poteri. Ma subito dopo la fiducia, ci sarà un generale -rompete le rigite-, con il rinvio di tutti i problemi a settembre. Quest'anno la manovra di risanamento avrebbe dovuto esser definità a luglio. La crisi politica ha fatto saltare tutto. .Si è perso del tempo prezioso'. dice il ministro del Tesoro Goria. ma le vacanze (ed è anche giusto) sono sacre. Un ulteriore slittamento di un mese non dovrebbe, in fondo, procurare grossi guai, visto che dollaro e petrolio continuano a dare una mano all'Azienda Italia. I ministri economici, poi. assicurano che svolgeranno a puntino i .compiti delle vacanze-, per essere pronti alla ripresa. Si può dunque recuperare il tempo perduto, ma a condizione che il governo a fine agosto abbia le Idee chiare sulle misure da adottare. Il primo impegno da affrontare sarà la messa a punto della legge Finanziaria '87 che dovrà essere consegnata al Parlamento entro il 30 settembre. C'è una certa tran¬ quillità, dal momento che la bozza del documento era in fase di avanzata preparazione prima ancora della caduta del «Craxi-uno». I -grandi numeri' per l'87 già sono noti: inflazione entro il 4-45 per cento: crescita del prodotto interno lordo (la ricchezza nazionale) di almeno il 3,5 per cento: deficit pubblico non oltre il «muro» dei 100 mila miliardi: tagli per «so/i» 2500-3000 miliardi, da cercare soprattutto nei settori della previdenza e della sanità (aumento del ticket sui medicinali?): tariffe e salari legati al ..tetto- fissato per l'inflazione. All'ulteriore assestamento della bilancia commerciale dovrebbe sempre contribuire la favorevole congiuntura internazionale, anche se non mancano i pericoli di una recessione. Inoltre, l'ulteriore caduta del dollaro potrebbe provocare non pochi problemi alle nostre esportazioni. La situazione, comunque, va tenuta sotto stretto controllo. E' sempre irrisolto il .nodo» della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, femminile e meridionale. I socialisti assicurano che la que¬ stione 'Sta in cima alle preoccupazioni di Craxi'. Finora, i provvedimenti adottati sono serviti a ben poco. Si dovranno studiare interventi strutturali, legati alla ripresa produttiva e al decollo del Mezzogiorno. Nonostante le preoccupazioni del presidente del Consiglio, manca in proposito un chiaro disegno strategico. Molto indietro si è pure sul fronte delia casa. Contrasti a tutt'oggi insanabili bloccano la riforma dell'equo canone e 11 decreto di modifica alla legge del condono edilizio. Il ministro dei Lavori Pubblici, il socialdemocratico Franco Nìcolazzi, vuole stringere i tempi, ma senza un accordo preventivo all'interno della maggioranza il suo tentativo è destinato al fallimento. Nicolazzi avverte comunque che. senza la riforma dell'equo canone, non proporrà ulteriori decreti di proroga degli sfratti. Il rischio è l'esplosione in autunno di nuovi scontri politici e di gravi tensioni sociali. Anche per il decreto sul condono edilizio, il ministro darà il suo o.k. soltanto quando ci sarà una proposta concordata con i gruppi "parlamentari per sa- nare la parte .sospeso» del decreto bocciato nei mesi scorsi. ' Infine, le pensioni. La riforma è sempre al palo, ma il ministro del Lavoro, 11 socialista Gianni De Michells, assicura che -è uno dei primi impegni nella mia agenda. Si tratta di un punto qualificante del programma di governo, che dovrà essere attuato in base alle intese raggiunte nella verifica politica che ha preceduto la crisi'. E, forse, proprio la riforma previdenziale sarà il banco di prova della ritrovata armonia nella coalizione. Emilio Pucci Per le elezioni