GRUPPO AGUSTA

GRUPPO AGUSTA GRUPPO AGUSTA Prodotti d'avanguardia per l'aviazione degli Anni 2000 Come si volerà, e con quali mezzi, alle soglie del Duemila? Le previsioni per II prossimo decennio compiute dall'Agenzia federale americana per l'aviazione civile (faa) non lasciano dubbi: se l'aumento del traffico degli aerei di linea sarà di oltre II 50 per cento, quello degli elicotteri sdorerà il 70 per cento, la crescita più alta in tutto il settore. A renderla possibile è lo sviluppo del collegamenti sulle brevi distanze, insieme alle nuove applicazioni civili dei mezzi ad ala rotante. Una crescita analoga, se non addirittura maggiore, si avrà nell'impiego dei velivoli a decollo verticale per la Dilesa, specie negli scenari terrestri e navali. Quali saranno, allora, I mozzi e le Innovazioni tecnologiche con cui rendere possibile tutto ciò? Qualcuno ha già una risposta precisa e comincia ad anticipare i tempi: 6 il Gruppo Agusta, che proprio al salone aerospaziale di Farnborough, che si apre il 31 agosto, presenterà le realizzazioni più all'avanguardia negli elicotteri, nell'aviazione leggera e nei sistemi e negli equipaggiamenti, insieme al programmi per nuovi velivoli destinati a trasformare il concetto stesso di trasporto aereo sulle brevi e medie distanze. Grazie al Gruppo Agusta, dlciotto aziende perfettamente integrate fra loro che — caso unico In Italia — coprono tutto lo spettro delle produzioni aeronautiche, il nostro Paese può cosi offrire nel più importante salone aeronautico del mondo l'Immagine di una nazione che ha già in mano le soluzioni al problema del trasporto aereo in questo settore. Perfino con qualche novità assoluta in ambito europeo se non mondiale. Pensiamo, ad esempio, al famoso •anello mancante» fra ala fissa e rotante, il fatidico convertiplano che decolla e atterra come un elicottero e vola come un aereo, grazie alla possibilità di orientare I rotori posti all'estremità delle ali. Bene, questa araba fenice dell'aeronautica, il sogno proibito che ha fatto passare Interminabili notti Insonni al progettisti di ogni Paese, oggi sta per diventare un programma preciso. E proprio II Gruppo Agusta, grazie alla avanzate tecnologia equisita, ha tutte le potenzialità per sviluppare questo velivolo del futuro. Il flore all'occhiello del Gruppo Agusta nel settore della Difesa à la «famiglia» dell'elicottero A-129, che ha come capostipite II «Mangusta», unico elicottero controcarro progettato e realizzato In Europa, e ora sviluppata attraverso versioni di supporto tattico avanzato e di difesa aerea. Le caratteristiche e le prestazioni dell A-129 (di cui sta per cominciare la produzione in serie dei primi 15 esemplari nella versione controcarro destinati all'Esercito Italiano) lo hanno reso un velivolo che mezza Europa Invidia all'Italia. Tanto che nitri tra Paesi europel, Gran Bretagna, Olanda e Spagna, hanno deciso di entrare nel programma, che resta naturalmente trainato dall'Italia attraverso rAgusta. L'intesa a quattro (la prima di queste dimensioni in ambito europeo per un elicottero da difesa) prevede la costituzione di una società fra Agusta (38 per ct-nto del carico di lavoro), l'inglese Westland (38 per cento), l'olandese Fokker (19 per cento) e la spagnola Casa (5 per cento) per la produzione dell'A-129, che si chiamerà Tonai, nelle configurazioni aria-aria, controcarro e scout. Il «Memorandum ol understandmg. fra I quattro Paesi viene firmato in questi giorni. L'A-129 sarà presentato a Farnborough in volo e in modello al vero nella versione di supporto tattico. La strategia di collaborazioni intomazlonall attuata In misura sempre maggiore dal Gruppo Agusta ha avuto tra I risultati più significativi la realizzazione dell'elicottero navale EH-101 in collaborazione con l'inglese Westland. Questo velivolo, che volerà nel primi mesi dell'87 ed è destinato alle Marine italiana e britannica (intanto viene presentato a Farnborough in modello al vero) è sviluppato anche in versione «utility» e per il trasporto passeggeri. Si tratta di una vera e propria «limousine» del cielo, capace di ospitare trenta passeggeri In una cabina comoda e silenziosissima, volando a una velocità di crociera di 280 chilometri all'ora con una autonomia di 920 chilometri, grazie anche alle tre turbine che ne garantiscono tra l'altro la piena affidabilità. Previsto per entrare in servizio nel 1990, l'EH-101 sarà la chiave per assicurare sia i collegamenti su medie distanze fra zone prive di aeroporti per velivoli di linea, sia il trasporto tra aeroporti nazionali e Internazionali, come dimostra l'Interesse che gli operatori commerciali del settore hanno rivolto alla macchina, contribuendo fin dalla fase di progetto a definirne le caratteristiche ottimali. Ma se l'EH-101 sarà la «limousine», ampia e capace, del cielo, l'elicottero «fuoriclasse» di prestigio per questi collegamenti esiste già ed ò l'A-109. Questo blturblna a otto posti che vola a 300 chilometri orari con una autonomia di 550 chilometri, prima macchina ad ala rotante Interamente progettata e realizzata in Italia dall'Agusta, ha già aperto con successo un filone del «Mode in Italy» nel settore, uno dei pochi campi in cui il nostro Paese esporta prodotti ad altissima tecnologia. Le sue prestazioni e l'agilità di manovra, unite al design e al confort tipicamente Italiani, hanno Imposto l'A-100 In un mercato partico¬ larmente difficile e competitivo come quello statunitense. Qui ne operano già oltre ottanta esemplari, specie per II trasporto «executive» (fra I clienti, la General Electric e l'ATAT), mentre altri ne sono stati venduti In Giappone. Mercati in cui è recentemente entrata anche la nuova versione •Wide body» (presentata In volo a Farnborough), con livrea e arredamento interno disegnati dallo stilista Trussardi. Uno dei primi A109 «wlde body» à stato già acquisito, nel giorni scorsi, dalla presidenza delia Repubblica per facilitare gli spostamenti del presidente Cossiga. E quanto il mercato del trasporti aerei Inter-city si dimostri promettente lo rivela la ripresa del collegamenti in Italia fra entroterra e isole, realizzati proprio con gli A109: l'anno scorso ò entrata In funzione una linea fra Foggia e le isole Tremiti e da questa estate quella fra Napoli e Capri. Elicottero non vuol dire però soltanto turismo di élite o trasporto «executive»: l'ala rotante rappresenta sempre di più una vera e propria «mano del cielo» in un'infinità di situazioni e circostanze difficili In cui sono In gioco la protezione e la sicurezza delia popolazione. Qualche esempio? Si può Iniziare con le esigenze della protezione civile in caso di calamità naturali per il salvataggio o per il trasporto di uomini e cose in località Isolate, per continuare con le ambulanze volanti, che possono raggiungere e trasportare feriti fra luoghi dove ogni altro mezzo di trasporlo non riuscirebbe mal a giungere. E non ci riferiamo solo all'alta montagna o al mare aperto, ma e episodi della vita di tutti i giorni come qll incidenti in autostrada, ad esemplo. Non a caso, l'Agusta A-109 nella versione Eliambulanza ha già Incontrato l'apprezzamento di molti Paesi. In Italia, naturalmente, dove à impiegato In cinque legioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Basilicata, ma anche negli Stati Uniti, dove il confort della cabina e l'affidabilità delle sue due turbine da 840 cavalli lo hanno Imposto anche In questa configurazione sanitaria. Ma il trasporto aereo del prossimi anni sulle distanza medio-brevi non si svolgerà soltanto con gli elicotteri. Anzi, richiederà un ventaglio sempre più ampio di soluzioni speci tiene per le esigenze più diverse. Anche in questo caso Il Gruppo Agusta ha una risposta precisa, grazie alla sua stessa struttura industriale, un raggruppamento aeronautico perlettamente integrato, che copre le principali produzioni e specializzazioni. Alla divisione Elicotteri dell'Agusta si affiancano quelle degli Aeroplani e dei Sistemi aerospaziali: tre entità che lavorano Insieme e utilizzano ognuna il patrimonio di cultura tecnologica e Industriale dell'altra, raggiungendo cosi una visuale ad ampio spettro. Dietro ogni progetto, sia esso un elicottero, un aereo, un equipaggiamento o un sistema avionico, c'è l'esperienza maturata in ogni settore aeronautico dai duemila tecnici impegnati nella ricerca in tutto Il gruppo e dai 9500 dipendenti complessivi dei diciotto stabilimenti Agusta che lo traducono in realtà, attraverso un gioco di ricadute reciproche. La divisione Aeroplani presenta infatti In volo a Farnborough un vero «jolly» da trasporto misto civile: l'SF 600 Canguro della Sial Marchetti, per il quale si sta aprendo un mercato promettente. Economico, robusto e con un'alta capacità di carico, l'SF 600 risponde perfettamente alle esigenze di collegamenti con zone isolate (per posta, passeggeri o merci), di operazioni di soccorso, di supporto alle missioni di protezione civile, di rilevazioni fotografiche, grazie anche alla possibilità di atterrare e decollare senza pista e in breve spazio. Un altro aereo che mostra la maturità tecnologica del Gruppo Agusta nel settore dell'ala fissa, anch'esso presentato in volo a Farnborough, è l'addestratore a getto S-211 della Siti) Marchetti, realizzato con un'alta percentuale di materiali compositi e caratterizzato da un rapporto costo-efficienza particolarmente vantaggioso nel training dei piloti. L'S-211 è stato ordinato in trenta esemplari dall'Aeronautica militare di Singapore (che ne ha già ricevuti quindici) ed è oggetto attualmente di trattative con altri Paesi. Air s-211 si affiancano poi l'Intramontabile SF 260 adibito alla fase primaria e acrobatica del training dei piloti, già venduto in oltre 800 esemplari in tutto il mondo (sarà presentato in mostra statica nella versione turboprop) e il C-22J della Caproni, Il piccolo bireattore ul¬ traleggero per II quale sono in corso contatti con scuole di volo negli Stati Uniti. Tutto questo ò storia di oggi. Ecco allora che per quella di domani le esperienze dell'Agusta nell'ala rotante, nell'ala fissa e nei sistemi si stanno per concretizzare nel programma del convertiplano. Concepito anche per impieghi civili, questo velivolo tecnologicamente rivoluzionario grazie al concetto del «tilt rotor» (rotore basculante, cioè in grado di ruotare di 90 gradi) sarà caratterizzato rispetto all'elicottero da una velocità più elevata (oltre 300 chilometri all'ora), da un maggior campo d'azione e dalla capacità di trasportare un carico pagante superiore: mentre rispetto all'aereo avrà l'invidiabile proprietà di decollare e atterrare in pochi metri quadrati. L'ideale, ad esemplo, per I collegamenti a medio raggio, nei trasporti nelle zone urbane ad alta densità e nelle piattaforme off-shore. Tanto che gli esperti lo hanno già identificato come il velivolo d'elezione nello scenarlo aeronautico del Duemila. I programmi più avanzati dell'Agusta prevedono li torte coinvolgimento di tutte e tre le divisioni. Massimo impulso, In particolare, viene dato alla Divisione Sistemi eerospaziali proprio per il crescente rilievo che computer e sistemi hanno acquisito nei nuovi velivoliQuesta divisione copre la attività di ricerca e produzione nei settori degli equipaggiamenti e dell'avionica (con la Agusta Sistemi, caposettore, la Ottico Meccanica Italiana e la O.M.I. Corp. of America), delle fusioni e delle nuove leghe aeronautiche (con la Fomb) del nuovi materiali in fibra (con il Centro compositi di Anagni). Una divisione, questa, che si pone come un punto di riferimento insostituibile nell'intero panorama aeronautico italiano: fra le più recenti realizzazioni vanno annoverati non solo il sistema Nav-AttacK per i'S-211. IIMS (Integrated Multiplexer System) per la «famiglia» A-129, ma anche l'Head-up-dlsplay, il «visore a testa alta» per I caccia AMX e MRCA Tornado, come i programmi per i computer avanzati per la gestione dei dati di volo, di missione e per il controllo velivolo (fra cui l'EFIS • Electronic Flight Instruments System), destinati ali'EH-101 e ad altri velivoli. In campo elettro-ottico, poi, la divisione Sistemi ha puntato, con successo, le sue carte sui dispositivi all'infrarosso, come II CIRTEVS, apparecchiatura di telesorveglianza e controllo per velivoli o impianti fissi, e il FLIR (Forward Looking Infra Red) destinato agli elicotteri per svolgere di notte o in condizioni di scarsa visibilità ogni tipo di missione o operazione di soccorso. Anche l'antica tradizione industriale del Gruppo Agusta nella fotogrammetria e rivolta al futuro: lo dimostra le nuova generazione di queste apparecchiature che, superando qualificati concorrenti internazionali, sono state acquisite anche dalla Defùnse Mapping Agency degli Stati Uniti. Insomma, si tratta di un impegno a largo spettro che l'Agusta ha Intrapreso quale gruppo aeronautico leader in Italia e che, nonostante la crisi internazionale del settore e I nuovi, impegnativi programmi, ha permesso di ottenere anche risultati economici molto positivi. La società capofila della divisione Elicotteri del gruppo, la •Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta spa» 6 tornata in attivo nei 1985 registrando un utile netto di 7 miliardi di lire e un fatturato di 765 miliardi contro I 552 del 1984. L'Augusta Sistemi, capotila della divisione Sistemi Aerospaziali, registrerà anch'essa un utile per l'85. E cosi pure l'Agusta International di Bruxelles • la Agusta Aviatlon Corporation di Philadelphia, le società che, fra le cinque consociate estere dei gruppo, operano sui mercati più importanti ma anche più difficili: Europa e Stati Uniti. Complessivamente, I dati del bilancio consolidato '85 del gruppo, mostrano un aumento del 30 per cento nel fatturato totale: 1.125 miliardi sugli 861 dei 1984, con II 72 per cento all'export In poche parole, un trend in netta ascesa. E anche meritato.

Persone citate: Aeroplani, Cossiga, Forward Looking Infra Red, Giovanni Agusta, Gruppo Agusta, Head, Marchetti, Trussardi, Wide