I magnifici 33 dell'azienda Italia

Il settore è in crescita: la nostra industria aerospaziale nell'85 ha fatturato 5500 miliardi Il settore è in crescita: la nostra industria aerospaziale nell'85 ha fatturato 5500 miliardi I magnifici 33 dell'azienda Italia La presenza italiana a Farnborough sarà anche quest'anno nutrita e qualificata, rappresentativa in pratica di tutta la nostra industria aerospaziale: 33 espositori tra aziende singole e raggruppamenti, che presenteranno velivoli, motori, equipaggiamenti, missili, componenti spaziali. Come sempre la partecipazione av¬ viene con il coordinamento dell'Ala, l'associazione industrie aerospaziali, presieduta quest'anno da Rinaldo Piaggio. Il settore sta attraversando una fase positiva; nel 1'85 11 fatturato delle industrie aderenti all'Aia, praticamente la totalità del settore aerospaziale italiano, ha raggiunto i 5500 miliardi, con un incre¬ mento del 15% in valori correnti, e del 5,5 in valori reali, depurati cioè dell'effetto inflazione. C'è stato anche un aumento, sia pure modesto, di occupazione, passata da 42 mila 700 a 43 mila 300 persone, di cui 11 33% nel Mezzogiorno. Le esportazioni hanno raggiunto i 2400 miliardi, corrispondenti al 53,3% del fatturato. n settore aerospaziale ha una bilancia commerciale con l'estero largamente attiva: infatti, poiché le importazioni di aerei e di componenti sono state pari a 740 miliardi, 11 saldo attivo è stato ai 1660 I risultati dell'85, cosi come l'andamento della prima parte di quest'anno, anche se non esaltanti vengono giudicati positivi perché hanno di- mostrato che si è attenuato il pericolo di un'inversione di tendenza temuta negli ultimi anni. La forza dell'industria italiana sta nella vasta gamma delle produzioni in corso, nel solidi programmi di collaborazione Internazionale, nei progetti di lungo periodo che si stanno impostando. Tutto ciò costituisce la premessa per una nuova fase di sviluppo. A patto tuttavia, affermano gli imprenditori, che si attui una corretta politica di sostegno del settore, n «Piano finalizzato per l'industria aeronautica» approvato nell'81 è giunto a metà del suo arco di validità ma gli strumenti che esso proponeva sono stati realizzati solo In parte e se si dovesse proseguire con questo ritmo alla fine degli Anni 80 non solo non si saranno conseguiti gli obiettivi del piano ma non saranno neppure attuate le innovazioni strutturali che dovevano consentire tali risultati. ,NeU'85 è stata approvata la «legge aeronautica», che ha messo le imprese italiane in grado di competere con quelle straniere nelle collaborazioni internazionali, ma finora non è stata rinnovata la normativa della contrattualistica pubblica, che incide fortemente su quasi tutte le aziende del settore; non è stato mai dato un deciso supporto all'esportazione, che è invece determinante per le industrie di altri Paesi sia per i prodotti civili che per quelli militari; non è stato ancora realizzato il eira, il centro italiano per la ricerca aerospaziale. Inoltre il settore si attende di poter contare di più, in futuro, sulla domanda pubblica in modo che sia possibile evitare di acquistare all'estero ciò che si può produrre In Italia e in ogni caso per far si che quando tali acquisti sono inevitabili sia stabilito un adeguato sistema di compensazioni. E' accaduto già nel passato che siano state spese grosse somme per l'approvvigionamento di materiale all'estero e che si sia perduta l'occasione di pretendere dalle aziende o dal Paesi fornitori adeguate commesse di lavoro o corrispondenti acquisti di materiali italiani (si veda il caso degli aerei antincendio canadesi e quello, più lontano ma non dimenticato, degli Airbus acquistati dall'Alitalia senza il minimo vantaggio per la nostra industria). 1/uddestratore Aermacchi MB-339 B industri di ltri Pi iE' dt ià nel passato

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