Cagliari salvo, Palermo disperato di Giorgio Viglino

Cagliari salva, Palermo disperata CALCIO L'iscrizione ai campionati delle due squadre isolane Cagliari salva, Palermo disperata Riva ha presentato adeguate garanzie per i rossoblu, Matta e Schillaci una lettera d'intenti della Regione siciliana che si fa garante di un mutuo di 10 miliardi da accendere a favore della società ROMA — Seconda giornata di incontri tra Matarrese presidente della Lega di Milano e 1 dirigenti delle società ancora in crisi economica. Come previsto è venuto a Roma Gigi Riva, e a sorpresa sono comparsi pure Matta e Schillaci. i due responsabili del Palermo. La situazione non è mutata: semaforo verde per il Cagliari, e rosso acceso, più drammatico perché sono passate altre ventiquattr'ore, per il Palermo. Riva ha mantenuto la riservatezza di sempre, non ha voluto assolutamente essere protagonista di questa salvezza societaria che pure porta innegabilmente la sua firma, «/o non posso impegnare denaro — ha detto — quindi il merito è di chi fa i sacrifici. Ho cercato soltanto di aiutare coordinando gli sforzi di tutti. Dovremmo essere in porto*. Nulla di più. Il presidente di Lega Matarrese ha confermato che le garanzie presentate dalla delegazione del Cagliari, insieme con la copertura reale dello scoperto esistente, sono sufficienti a garantire la solvibilità della società per la prossima stagione. La situazione del Palermo è diametralmente opposta. . Matta e Schillaci sono arri vati in via Allegri quando ancora il presidente Matarrese era impegnato con i dirigenti sardi. Sono tornati più tardi, ma il colloquio è stato infruttuoso e piuttosto breve. I due esponenti del calcio siciliano non hanno portato alcun elemento di novità. Hanno come elemento a proprio favore soltanto una lettera di intenti della Giunta regionale siciliana, con la quale la Regione stessa si rende garante per un mutuo, ancora da accen¬ dere, di 10 miliardi. Non dispongono di denaro in proprio, nè hanno contatti validi con qualche gruppo che sia in grado di coprire il passivo emergente. Matarrese ha ribadito il proprio dovere di tener fede alle disposizioni che sono eguali per tutte le società di serie A e B. *Il Palermo deve far fronte a debiti immediati per un miliardo e duecento milioni. Matta e Schillaci non li hanno. I dirigenti debbono coprire con fidejussioni e garanzie dirette almeno altri cinque miliardi prima dell'i¬ scrizione, lo non posso e non voglio concedere deroghe. Ci sono gli interessi dei tersi, le società che potrebbero subentrare, e poi è in gioco la credibilità del calcio. C'è una legge precisa e siamo stati rimproverati troppe volte nel passato per non averla applicata: Il riferimento al piano di risanamento che giace in un cassetto del ministro Vlsentini è abbastanza palese. Per concedere gli aiuti richiesti dal Coni, al fine di ripianare la situazione dei debiti consolidati delle società, 11 governo ha chiesto severità assoluta. Stona assai che proprio Carlo Vizzini, ministro per gli affari regionali, abbia rilasciato una dichiarazione alle agenzie di stampa, chiedendo alla Lega un atto di fiducia nel confronti del Palermo. Non è certo sulle professioni di fede che si può basare il risanamento del calcio professionistico, e la realtà palermitana sembra andare ben oltre la già difficile situazione tratteggiata dalla Lega. Un gruppo di industriali che aveva contrattato con Matta e Schillaci la cessione della società avrebbe infatti quantificato in circa diciotto miliardi il deficit effettivo della società; i due attuali esponenti avrebbero inoltre richiesto sei miliardi per cedere le proprie quote, finendo cosi per dissuadere definitivamente i potenziali compratori U ventilato intervento del presidente dell'Inter Pellegrini è anch'esso svanito. Matta e Schillaci presenteranno quest'oggi in Lega quell'unico documento di cui dispongono, e sperano di avere anche una cifra in contanti. Ieri sera hanno cercato di vendere (o svendere) due fra i migliori giocatori di cui dispone la società, Sorbello e Bigliardl. Trattative frenetiche sono state allacciate con Messina, Ascoli e Udinese, ma è perlmomeno improbabile che possano andare in porto in tempi brevissimi. Ad attendere il ripescaggio eventuale sono 11 Pescara, che è riuscito a fornire le garanzie per l'iscrizione alla CI, ma difficilmente riuscirebbe a dare quelle necessarie per il torneo cadetto, e il Catanzaro la cui situazione finanziaria è invece considerata del tutto solida. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Ascoli, Cagliari, Messina, Milano, Palermo, Pescara, Roma