Un piatto ghiotto di Renato Cantoni

Un piatto ghiotto Tutti a caccia di assicurativi Un piatto ghiotto Quanto sta accadendo nel firmamento assicurativo non cessa di attirare l'attenzione degli ambienti finanziari e di stupire. La vita grama condotta per diversi anni a causa di alcuni elementi bloccanti, come la traballante situazione del gruppo di controllo della Ras, si è improvvisamente schiarita due anni fa col passaggio di questa, che è la seconda società assicurativa italiana, alla tedesca Allianz. Da allora è stato un seguito di fuochi d'artificio che sembra non debbano più esaurirsi. Basti considerare il caso delle azioni Unipol, ammesse di recente al listino ufficiale, che hanno visto quadruplicare il loro prezzo e la ricerca affannosa di azioni Assitalia che verranno offerte al pubblico fra qualche giorno. Il motivo principale di questo interesse è la prospetta di un grande allargamento del ramo-vita per effetto di una crescente predisposizione degli italiani a sottoscrivere polizze di questo tipo, che al momento opportuno integreranno le pensioni Inps, ritenute insufficienti per mantenere lo stesso tenore di vita. L'attuale positiva tendenza della Borsa e la ricerca da parte dei Fondi Comuni di buoni titoli da inserire nei loro portafogli hanno dato ulteriore spinta al comparto che ha raggiunto una capitalizzazione da capogiro. Ma veniamo innanzitutto ai movimenti di pacchetti resi di pubblico dominio. Il gruppo De Benedetti è entrato in forze nel settore e. a quanto pare, i colpi di scena non sono ancora terminati: acquistato il controllo della Latina, e dopo averla robustamente ricapitalizzata, ecco che rileva l'Ausonia, già facente pai ■ della costellazione Cabassi e che non riusciva a trovare un definitivo compratoYé'a'caiisa di un'intricatissima situazione interna di impegni e partecipazioni incrociate. Vi è poi recontissimo il caso Fondiaria. La Montedison, che tramite la controllata Meta possedeva il 25 per cento di questa società, capogruppo di una serie di altre compagnie di assicurazioni fra cui spiccano la Milano, l'Italia e la Previdente, non si sentiva troppo tranquilla per l'eventualità di un cambiamento di politica nella gestione delle partecipazioni di Mediobanca, dove primeggia proprio la Fondiaria col 15% del capitale. Per non veder vanificata la propria presenza nella società fiorentina, il colosso di Foro Buonaparte ha rilevato d'un sol colpo il 12,4% delle azio¬ ni portando cosi la sua partecipazione al 37,4'?. il che evita complicazioni nel caso di un mutamento di destinazione del 15% di Mediobanca o comunque della filosofia di base che fino a questo momento ha guidato la nostra maggiore banca d'affari. Molte voci circolano anche sulla Sai, un'altra importante impresa assicurativa ricca di interessanti partecipazioni, dominata dal finanziere-immobiliarista Li Oresti e sulla quale sono stati osservati continui rastrellamenti. Il piatto è ghiotto e dovrebbe attirare l'attenzione di altri grandi gruppi per arrivare a qualche grossa combinazione. Infine si attende con ansia l'imminente distribuzione gratuita di azioni da parte del Lloyd Adriatico e delle Assicurazioni Generali. A proposito di queste ultime ritoma periodicamente il problema della definitiva collocazione dell'importante pacchetto detenuto, attraverso la Banca d'affari Lazard. dalla società Eurolax, mentre recentemente il mercato è stato messo a rumore dalle dichiarazioni di un grande commerciante d'armi di origine libanese il quale, affermando di possedere all'estero il 2.4% del capitale della società, ne annuncia l'imminente possibile alienazione. A questo proposito e interessante notare che il pacchetto è stato più volte offerto sul mercato ma non ha trovato finora compratori per la sua origine non ben precisata e per il suo passato utilizzo a garanzia di grosse operazioni mercantili. Fra le società non quotate i passaggi di proprietà sono stati assai numerosi: sono da citare quelli della Vittoria Assicurazioni dal gruppo Toro al suo ex amministratore delegato Acutis; della Bavaria, prima vicina al gruppo Sgarlata e ora in possesso del gruppo Ferruzzi; della Norditalia ceduta da Aurelio Ricci ai fratelli Canavesio di Torino. La grande domanda di società di questo settore ha naturalmente fatto leva sulle quotazioni che hanno raggiunto veri prezzi da affezione. Anche nei casi di grandi compagnie il loro valore ha superato tre volte l'ammontare consolidato dei premi raccolti. Come si è detto, le previsioni di sviluppo nel ramo vita sono rosee, ma occorre tener presente che il calo dei tassi d'interesse ha ridotto notevolmente, nella composizione degli utili di esercizio, la precedente forte influenza della gestione finanziaria. Renato Cantoni

Persone citate: Acutis, Aurelio Ricci, Buonaparte, Cabassi, Canavesio, Meta

Luoghi citati: Ausonia, Italia, Latina, Mediobanca, Milano, Torino