Tognoli: quella statua si farà di Susanna Marzolla

Tognoh: quella statua ss fan Intervista al sindaco di Milano sul monumento ai morti del ,'98,, Tognoh: quella statua ss fan «I fatti di quell'anno rappresentarono una svolta per l'Italia» - «Indiremo un concorso» MILANO — Allora, signor sindaco, si farà questo monumento ai morti del 1898? • Certo che si farà. La commissione di giunta è già al lavoro-. Carlo Tognoli, al telefono dalla Sardegna dove si gode l'ultimo weekend prima del ritorno definitivo a Milano, non ha dubbi sulla validità della proposta del presidente del Consiglio Craxi che egli, ci tiene a ricordare, ha -subito recepito-, -anche perché coincide con un progetto che avevo in mente da tempo-. — Ma sembra che qualche suo collega di giunta abbia espresso delle perplessità, •Afon sono loro, semmai è qualche segretario di partito. In realtà le uniche obiezioni sono venute dal liberale Sterpa. Opposizioni vere e proprie, poi, sarebbero fuori luogo. Questo è un monumento alle vittime di quei giorni, alle decine di lavoratori che caddero sotto il fuoco di Bava Beccaris. E non dimentichiamoci l'importanza che quegli avvenimenti ebbero nella storia del nostro Paese: i fatti del '98 rappresentarono una svolta per Milano-, Tognoli si riferisce alla successiva sconfitta del fronte reazionario e dei suoi progetti liberticidi e all'ascesa di Giolitti, -il primo uomo politico — nota il sindaco — che abbia aperto il dialogo con i socialisti-. Nel 1898 non ci furono solo i fucili e i cannoni di Bava Beccaris contro il popolo di Milano: dopo i moti la repressione poliziesca colpi la stampa e le organizzazioni politiche. Furono soppressi 110 giornali, sciolti circoli socialisti, repubblicani, radicali e 2600 comitati parrocchiali. Ci furono decine di processi, per di più celebrati da tribunali militari: solo a Milano furono condannate 688 persone ad un totale di 14 secoli di carcere. Vennero processati i dirigenti socialisti Turati, Costa, Lazzari. Dissoluti, Kuliscioff, il repubblicano De Andreis (condannato come Turati a 12 anni di carcere), il radicale Romussi, il sacerdote don Albertario. Ma già l'anno dopo, nel 1899, una coalizione di sinistra vinse al Comune di Milano e venne sconfitto il tentativo di Luigi Pelloux di sciogliere d'imperio la Camera. — Avvenimenti importantissimi, senza dubbio, ma non è un po' anomalo celebrare il novantesimo anniversario? -Non vedo perché — dice Tognoli — e del resto già in occasione dell'ottantesimo c'era in progetto una serie di iniziative, che per motivi contingenti non si poterono svolgere-, — Resta l'impressione però che Craxi abbia lanciato questa proposta per risolvere in qualche modo il «caso Brescia. • Questa è la tipica dietrologia della politica italiana. Ma se anclie fosse, ciò non impedisce di vedere la proposta in positivo. Io spero davvero che il Comune di Carrara voglia collaborare con noi, perché se il monumento a Bresci era un'iniziativa discutibile, qui dovremmo essere tutti d'accordo-. — Ha già in mente qualcosa di preciso per il monumento? •Non proprio. Penso solo che debba essere indetto un concorso e che l'opera vada collocata nel posto giusto rispetto all'attuale configurazione della città-. Il sindaco fa l'ipotesi della zona di corso Garibaldi: qui, nel '98, si eressero le barricate e qui fu violentissima la reazione dell'esercito. Inoltre è l'unica parte del centro di Milano rimasta ancora popolare. Susanna Marzolla