Sui Salt scappatoia di Reagan di Ezio Mauro

Sui Sali scappatoia di Reagan In ritardo «per motivi tecnici» il montaggio dei Cruise sui B-52 Sui Sali scappatoia di Reagan Rispettando i tempi, Washington avrebbe superato i limiti del trattato in coincidenza col summit 1* DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — La prima risposta americana, indiretta ma concreta, all'offensiva sovietica per un dialogo più ravvicinato sul controllo degli armamenti, è un contrordine sul Salt-2: con ogni probabilità gli Usa non supereranno prima della fine dell'anno i limiti fissati nel '79 dal Trattato sulle armi strategiche, contrariamente a quanto aveva annunciato a maggio il presidente Reagan. L'Amministrazione americana insiste a spiegare che si tratta di un rallentamento dei programmi puramente tecnico, senza valutazioni d'opportunità politica. L'Air Force, che sta modificando i suoi bombardieri B-52 e B-51 per montarvi i Cruise, ha avviato il piano a metà agosto e avrebbe dovuto completarlo per metà novembre, o poco più tardi. Seguendo il calendario che era stato programmato, gli Stati Uniti si sarebbero trovati a violare i limiti de' ^alt-2 a dicembre, nel memi o cioè in cui il 131° bombardiere fosse stato equipaggiato con 1 missili senza il taglio compensativo di altri armamenti. Oggi l'Aeronautica ammette di essere in ritardo nel programma, che non potrà essere completato entro il mese di dicembre. Per scelta o per forza di cose, il Salt-2 sarà dunque rispettato, e l'Amministrazione ammette che comunque questo fatto avrà un effetto positivo sulle preoccupazioni e le diffidenze che circondano il cammino preparatorio del summit previsto per fine anno tra Reagan e Oorbaciov. Il ritardo nel dispiegamento dei Cruise è una circostanza favorevole per la Casa Bianca: nel caso in cui 11 programma originario fosse invece stato rispettato dalla Air Force, il Salt sarebbe stato violato dagli Usa proprio a cavallo del vertice, previsto indicativamente tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. Secondo gli osservatori americani, Reagan si sarebbe trovato nell'imbarazzo di una scelta difficile: o presentarsi al tavolo del dialogo con Oor baciov da questa base di partenza sfavorevole, oppure rivedere pubblicamente la de cisione annunciata a maggio di «sforare» il tetto previsto dal trattato nel 1979. In più, il presidente Usa deve fare i conti con la raccomandazione votata dalla Ca¬ mera (a maggioranza democratica) per chiedere all'Amministrazione di rimanere comunque entro i limiti del trattato anche dopo la sua denuncia da parte della Casa Bianca: il problema si riproporrà tra pochi giorni, alla ripresa dei lavori del Congresso, quando un Comitato misto Camera-Senato prenderà in esame i diversi testi approvati dai due rami del Parlamento per il bilancio 1987 del Pentagono, in modo da arrivare a una riformulazione unitaria. Anche il vincolo della politica reaganiana al Salt (chiesto dalla Camera ma non dal Senato, che è controllato dai repubblicani) entrerà nel «gioco delle compensazioni» all'interno del Congresso. Lo slittamento dei programmi dell'Air Force diventa cosi una via tecnica per aggirare una questione politica delicata, sul plano interno e internazionale. Sul Salt restano naturalmente i contrasti tra Usa e Urss, cosi come restano sul problema dei test nucleari sotterranei, collegati al progetto Sdi (proprio ieri il Pentagono ha preannunciato per la prossima settimana il lancio di un missile Delta con un carico top secret). Il Cremli no. che raramente in precedenza aveva fornito informazioni sui rapporti dei suoi servizi segreti, ha fatto annunciare dai funzionari dell'ambasciata di Washington, in una conferenza stampa, che rilevatori sismici e satelliti spia hanno consentito all'Urss di accertare tre esplosioni nucleari sotterranee americane che il ministero della Difesa statunitense non aveva reso note. L'Amministrazione Usa ha confermato: i test — ufficialmente 15, anche se si sapeva che i programmi del Pentagono prevedevano esplosioni a bassa potenza che non sarebbero state rese pubbliche — diventano quindi 18. Ma al di là del numero, i sovietici hanno colto l'occasione per far notare che la verifica sui test è semplice, e non può essere considerata un ostacolo nella ricerca di un'intesa sul bando delle esplosioni nucleari sperimentali. Con cautela Washington registra invece i passi avanti del negoziati di Ginevra sulle armi chimiche e di Stoccolma, con la nuova disponibilità sovietica a consentire ispezioni aeree sulle attività mUltari' Ezio Mauro

Persone citate: Cruise, Reagan