Questo Mediterraneo è davvero più caldo

Questo Mediterraneo è davvero più caldo Esperti concordi: la temperatura aumenta nei nostri Paesi (ma non sanno dire di quanto) Questo Mediterraneo è davvero più caldo Un convegno a Madrid - I problemi di rilevamento derivano dalla scarsità di dati per il passato NOSTRO SERVIZIO MADRID — Quasi tutti gli scienziati sono d'accordo: la superficie terrestre e l'atmosfera si stanno riscaldando, ma al fenomeno manca ancora un riscontro scientifico preciso. Questo problema, che a lungo termine può avere conseguenze immani, è stato analizzato da martedì a venerdì nella capitale spagnola dal Gruppo di lavoro sulle oscillazioni del clima mediterraneo, nel quadro della Conferenza internazionale sui Paesi mediterranei che si svolge in Spagna sotto l'egida dell'Unione Geografica Internazionale. All'apertura della riunione il direttore del Gruppo, Antonio Lopez Gómez, ha spiegato che uno degli obiettivi era «verificare dati alla mano, matematicamente, se in tutti i Paesi con clima mediterraneo» ci sia stato un aumento della temperatura. Sembra chiaro, però, in base alle conclusioni pubblicate al termine dei lavori, che questo obiettivo non è stato raggiunto: si dice infatti che durante il convegno sono stati evidenziati punti quali 11 possibile aumento della temperatura e la diminuzione '.Ielle piogge, che hanno enormi ripercussioni sulle colture, sulle foreste, sulle risorse idriche e cosi vìa, ma non si è trovato un sicuro riscontro scientifico». Le alterazioni del clima sono state constatate dagli osservatori della natura sin dall'antichità, ma anche oggi, come allora, è estremamente difficile determinare con precisione quali siano queste variazioni, e ancor più spiegarne i motivi o prevederne l'evoluzione. Il semplice studio approfondito del passato recente non è risolutivo: misurazioni sistematiche della temperatura e della pluviometria risalgono soltanto al XIX secolo, e in molti casi sono ancora più recenti. Inoltre, per avere un valo¬ re i rilevamenti devono essere continui: sfortunatamente, salvo quelle che provengono da «lozioni meteorologiche situate nelle città, sono poche quelle che uniscono la necessaria continuità all'affidabilità. A complicare le cose c'è il fatto che le misurazioni effettuate nell'ambiente urbano sono influenzate dall'impatto della stessa città sul clima: di conseguenza, generalmente la temperatura rilevata nelle città è superiore a quella dell'ambiente rurale, a parità di condizioni. Sul noto .effetto serra, le valutazioni non sono unanimi: si sa che sia l'anidride carbonica, sia altri gas, a causa della loro opacità alle radiazioni infrarosse, alterano l'equilibrio termico dell'atmosfera, .intrappolando, più a lungo il calore sulla Terra. Si dice inoltre che la composizione dell'atmosfera è cambiata negli ultimi due secoli più che in decine di milioni di anni, e in questo è indiscussa l'influenza tutt'altro che disprezzabile avuta dall'industria, dal consumo di combustibili fossili e dal disboscamento. Ma quasi tutti i simposi che hanno cercato di quantificare il fenomeno si sono conclusi come questo: è necessario approfondire gli studi prima di dare risposte definitive. Dalla riunione, ad ogni modo, è emerso sema possibilità di equivoci che in Spagna, per esempio, la temperatura media è aumentata di uno-due gradi negli ultimi 50 anni: «Può sembrare poca cosa — ha detto Antonio Lùm pez — ma nel clima differenze d! 2-3 gradi nella media annuale sono molto importanti; è probabile che le grandi alterazioni delle glaciazioni quaternarie rappresentassero diminuzioni nella media annuale di 6-8 gradi rispetto a quella attuale». I Se il processo di riscaldaI mento continuerà, e su scala mondiale, le conseguenze po trebberò essere gravissime vediamo infatti la siccità inasprirsi nelle zone che già ne sono vittime, ed estendersi a fasce di latitudine più ampie in entrambi gli emi sferi. L'avanzata dei deserti verso Nord e Sud è, secondo alcuni scienziati, un fenome no vecchio di secoli: ci sareb bero prove storiche del fatto che non molto tempo fa il Nord Africa aveva l'attuale clima dell'Europa meridionale. Una delle possibilità più inquietanti è lo scioglimento dei ghiacci polari: è stato calcolato che un .disgelo totale, farebbe alzare di alcu ne decine di metri il livello del mare; ma anche senza un disgelo totale, il mare si alzerebbe di quel tanto sufficiente ad alterare la configurazione delle coste e a inondare molte regioni e città. Santiago Gralfio Copyright «EI Pals» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Antonio Lùm

Luoghi citati: Europa, Italia, Madrid, Nord Africa, Santiago, Spagna