Forse fuori il Palermo di Giorgio Viglino

Forse fuori il Palermo Forse fuori il Palermo Intervista al presidente di Lega, Matarrese - «Risolta la posizione della Lazio: Bocchi ha sborsato parecchi miliardi» - «Riva ha salvato il Cagliari» - «Oggi come oggi i siciliani per i debiti non possono essere iscritti e non vedo come possano uscire da questa situazione» ROMA — Escono di scena gli organi inquirenti e giudicanti della Federcalcio, e ritornano protagonisti i dirigenti. Carraro dà le linee generali, ma al timone della Lega di Milano sta ancora Antonio Matarrese, e la crisi del calcio al di là dello scandalo delle partite truccate è tutt'altro che risolta. Sulla sentenza della Caf che mette un punto fermo alla situazione si inseriscono ora le posizioni delle singole società. •Abbiamo dovuto lavorare in emergenza — dice Matarrese — e lasciare alle società un minimo di tempo per regolarizzare la propria posizione dopo le sentenze definitive. Io credo che rispetto alla situazione di un paio d'anni fa abbiamo già fatto un bel passo avanti perché su trentasei società le trentatré iscritte hanno presentato le garanzie richieste dalla legge 91: Le tre che mancano sono Lazio, Cagliari e Palermo, tre delle punite, tre club nella tempesta da molto tempo Hanno tempo fino a domani per presentare formalmente i documenti necessari e poi il consiglio di Lega giudicherà entro lunedi sera. In realtà proprio Matarrese sta conducendo una sorta di istruttoria personale con gli interessati. Ieri s'è occupato per tutto il pomeriggio della Lazio, e oggi arriveranno a Roma Gigi Riva e i dirigenti del Cagliari -Ho impiegato tutto il pomeriggio ma non è stato tempo sprecato — soggiunge Ma tarrese ridacchiando —. floc c/ii è un personaggio interessante che sa guanto potere dia il denaro. Solo che per sua sfortuna ha trovato un presidente di Lega che non si lascia impressionare. Non posso certo fare delle cifre, ma è certo che alla fine, dopo molte resistenze, Bocchi ha accettato di metter fuori una somma veramente ingente. Sono miliardi veri, non firme di garanzia o di fideiussione: ci vogliono anche quelle, ma la situazione della Lazio richiedeva denaro fresco, e tanto. Direi che per la Lazio resta adesso soltanto il problema sportivo: rimontare nove punti non è facile'. Capitolo numero due: Cagliari. -Si sono dati molto da fare, bisogna ringraziare Riva che è anche un ottimo dirigente dopo essere stato campione formidabile. Le dichiarazioni liberatorie le ha raccolte tutte, ha un po' di denaro già versato dallo sponsor, e mi porterà dirigenti nuovi e vecchi che dovrebbero coprire qualche centinaio di milioni. Non credo che ci siano difficoltà immediate, certo che resta il fiato corto per il futuro'. Terzo e ultimo capitolo: Palermo. «Per me oggi come oggi, il Palermo non si può iscrivere al campionato. Di laggiù tutto tace, l'unico a farsi vivo è il ministro Vizzini che mi inulte amichevolmente alla calma. Possiamo ben essere colleghi di Parlamento e di partito, io sto calmissimo, ma nella situazione attuale il Palermo non lo iscrivo. Non ci sono gli azionisti e, a parte i debiti consolidati, ci sono da coprire un miliardo e duecento milioni in contanti. Quattrocento milioni vanno ai giocatori, il resto per far fronte a impegni fiscali. Ho l'impressione che la città abbia abbandonato Schlllaci e Matta: il primo ha i beni personali ipotecati, il secondo non ha disponibilità e quindi non vedo come si possa uscirne-. —C'è anche un esposto del Catanzaro contro l'iscrizione delle società morose. Non c'è nessun esposto, soltanto un telegramma dell'assessore allo sport che mi diffida minacciando di rivolgersi alla magistratura. Volevo telefonargli per dirgliene quattro: ho bisogno proprio della sua diffida! Non voglio più correre rischi, gli spaventi con Sordillo mi hanno fatto venire i primi capelli bianchi non ne voglio altri. La società non si è mossa, a volte si preferisce far lanciare le pietre da altri. E' chiaro che se il Palermo dovesse venir rifiutato e se H Pescara non presentasse garanzie, toccherebbe al Catanzaro. Aspettiamo martedì, ma state sicuri che i calendari che usciranno dal computer saranno definitivi L'istanza di convocazione straordinaria della giunta Coni presentata dal Pisa è stata respinta nella forma e nella sostanza dal telegramma inviato ieri da Carraro alla società toscana: -Non si-esistono le condizioni per la convocazione d'urgenza... la questione sarà esaminata dalla giunte nelle riunione già convocata per il tre settembre. La pubblicazione anteriore dei calendari non è tale da pregiudicare gli interessi di codesta società-. Da registrare un atto di zelo della Lega di Firenze, che ha convocato il consiglio direttivo per domenica, in modo da anticipare la pubblicazione dei calendari di CI e C2 a mercoledì. Giorgio Viglino Romeo Anconetani, presidente del Pisa ricacciato in serie B