Non vogliamo una diga sulla testa

Non vogliamo una diga sulla tosta A Civitanova del Sannio, zona sismica, il Consiglio comunale chiede di sospendere i lavori Non vogliamo una diga sulla tosta I sondaggi dei tecnici hanno però escluso l'ipotesi di un disastro anche in caso di terremoto NOSTRO SERVIZIO ISERNIA — Inquietudine a Civitanova del Sannio per una diga sul fiume Trigno che costruiranno a tre chilometri dal paese e formerà un lago di 17 milioni di metri cubi. Come livello, Civitanova gli sarà sotto di cento metri «e se la diga dovesse crollare — dice 11 sindaco, Vito Faullno, facendo tutti l debiti scongiuri — ci spazzerebbe via com'è successo a Longarone». Il primo cittadino sostiene che la zona dell'invaso è ad alto rischio sismico. -Nel maggio dell'84, Civitanova rimase danneggiato dal terremoto e l'evento si potrebbe nuovamente verificare. La diga resisterebbe alle forti sollecitazioni del suolo?» si domanda. La stessa preoccupazione è stata manifestata dal Consiglio comunale che 11 23 agosto, per alzata di mano, ha deliberato (13 presenti su 15) un documento per chiedere agli organi competenti di sospendere i lavori per «una pausa di ripensamento», an¬ che se tutti sono convinti che la diga non potrà che portare benessere. Lo sbarramento sarà costruito nel territori di Pescolanciano e di Chiaucl, e In quest'ultimo comune l'opera si estenderà per l'80 per cento. Il sindaco di Chiaucl, Domenico Di Pilla, non condivide le preoccupazioni del suo collega di Civitanova «in quanto tutti gli accertamenti sulla sicurezza sono stati fatti: Vincenzo Cordisco, direttore del «Consorzio Bonifica Trigno e Slnello» di Vasto, che è l'Ente appaltatore della diga, è tranquillo perché ha avuto dal Consiglio superiore del Lavori Pubblici di Roma perizie e autorizzazioni. Legge 11 responso dei tecnici della IV sezione, alla domanda presentata 11 24 giugno 1982, numero 344: 'Nella zona sono state effettuate nuove verifiche di stabilità anche alla luce dei più recenti criteri tecnici in materia e considerando l'ipotesi limite di rottura totale del manto imper¬ meabile nelle condizioni di livello di massima piena. Tali verifiche sono state condotte sia nei riflessi della stabilità globale che nei riguardi della stabilità del rifianco di valle». Il 13 ottobre 1982, anche la delegazione speciale della «Cassa per il Mezzogiorno» che finanzia 1 lavori e che ha studiato il terreno dove si formerà il lago, ha espresso parere favorevole •perché sono stati considerati anche i possibili danni causati da eventi sismici di prima categoria» arrivando la conclusione «che i limiti di sicurezza non sarebbero inferiori a quelli prescritti dal regolamento vigente». Massima garanzia, quindi. Ma 11 sindaco di Civitanova sostiene che la collina dove si appoggerà una spalla dello sbarramento, che sarà alto 72 metri, «è interessata da tempo immemorabile a movimenti franosi tuttora in corso e dopo il terremoto si sono aperte anche crepe nelle rocce». La diga, come abbiamo det¬ to, risolverà buona parte dei problemi idrici sia in Abruzzo che in Molise. Per quanto riguarda l'Abruzzo, Vincenzo Cordisco afferma che sono già in fase di esecuzione impianti per irrigare i campi e si stanno potenziando le condotte che alimenteranno Industrie e acquedotti. Cordisco non discute le preoccupazioni manifestate dal sindaco di Civitanova: -la sicurezza della diga ci è stata garantita dal massimo organo tecnico che abbiamo in Italia. Comunque stiamo facendo ulteriori indagini, appunto perché ci rendiamo conto che è un'opera estremamente delicata; se inai capitasse qualcosa, peserebbe sulla mia coscienza...» Tranquillo anche l'assessore ai Lavori pubblici della Regione Molise, Enrico San toro. Ricorda che la diga è stata progettata anni fa e i disegni continuamente aggiornati per raggiungere la totale sicurezza: «iVon sarà in terra battuta, ma in blocchi di roccia legati con cemento armato. Dal punto di vista della sicurezza, nessun dubbio». Piuttosto l'assessore sospetta che le polemiche siano state innescate da chi teme che la diga possa guastare l'ambiente •anche se io sono convinto che un piccolo lago non potrà che migliorarlo. Inoltre quasi tutta l'acqua dell'invaso sarà a favore del Molise». Enrico Santoro conclude che della diga se ne parla da anni «e chissà perché paure e chiacchiere proprio adesso, a inizio lavori.. L'opera verrà a costare globalmente 54 miliardi e sono già stati appaltati lavori per 26. •Per l'occasione si è fatta una grande festa perché finalmente si metteva fine a un annoso problema...» ricorda ancora Cordisco. Tre le imprese incaricate: Furlanis, di Portogruaro, Cifa, di Rovigo e Vittadello, di Llmena, Padova. Per realizzare la diga saranno utilizzati 222 mila metri cubi di materiale preso sul posto. Aldo Popaiz

Persone citate: Aldo Popaiz, Cordisco, Domenico Di Pilla, Enrico Santoro, Vincenzo Cordisco, Vittadello