Berlino, fuga in camion

Berlino, fugai in camion L'autista sfonda a Checkpoint Charlie tra gli spari Berlino, fugai in camion Donna e bimbo stesi sul pianale: tutti illesi - La protesta degli alleati BERLINO — Il Checkpoint Charlie, il più importante e famoso punto di passaggio tra le due Berlino, è stato teatro l'altra notte di un'altra avventurosa fuga che ne alimenterà la leggenda: un uomo di 32 anni, con la sua compagna di 28, ed 11 loro bimbo di 8 mesi, sono riusciti a fuggire in Occidente a bordo di un camion carico di ghiaia lanciato a tutta velocità fra le raffiche del mitra delle guardie di frontiera della Rdt. L'automezzo, che recava sui fianchi le Insegne di un'impresa di costruzioni della Germania Orientale, l'Impresa del Popolo, ha proseguito la sua corsa per un altro chilometro prima di fermarsi, con 11 frontale danneggiato e 11 parabrezza In frantumi. C'era, ad accoglierli, un militare britannico. Mezzanotte era passata da pochi minuti, il camion (8 tonnellate) si è avvicinato lentamente alle sbarre. A un tratto, Improvvisamente, ha sterzato finendo nella corsia riservata al traffico in entrata nel settore orientale. La donna e il bambino si sono stesi sul fondo della cabina, l'autista ha pigiato l'acceleratore a tavoletta. Le guardie di frontiera hanno incominciato a sparare all'impazzata. Il portavoce della polizia di Berlino Ovest ha spiegato che la fuga è stata possibile perché l'autista si è lanciato sulla scia di un veicolo che 11 precedeva, riuscendo cosi a superare il tratto del posto di controllo prima che gli sbarramenti di metallo venissero riabbassati. .Siamo contentissimi», ha detto la donna In una breve intervista alla tv Ard. L'Identità è tenuta segreta ma si è appreso che la coppia viveva a Berlino Est. Hanno spiegato semplicemente che sono fuggiti perché «insoddisfatti della situazione politica della Ddr». •La cosa sorprendente è che tutto è avvenuto cosi in fretta che nessuno se lo sarebbe mai immaginato», ha dichiarato una guardia di frontiera. Tutta l'azione è durata infatti una decina di secondi. I vo- pos hanno trascorso là giornata di ieri a raccogliere 1 vetri del parabrezza del camion, andato in frantumi contro la sbarra. I comandanti militari statunitense, francese e britannico di Berlino Ovest hanno condannato ieri •l'ennesimo uso della brutale violenza come ripetuto segnale del disprezzo per la vita umana e come infrazione alla libertà di movimento in Berlino», sottolineando anche che è stata messa In pericolo la vita di innocenti passanti. L'organizzazione berlinese •13 agosto» ha spiegato Ieri che nei 25 anni della storia del Muro sono stati circa 30 i tentativi di fuga a bordo di automezzi. Circa la metà di questi tentativi hanno avuto successo, ha dichiarato un membro della «13 agosto» (r&MoclazionB prende 11 nome dalla data di costruzione del Muro, 13 agosto 1961). I morti accertati furono nove. Si stima che da quando il Muro è stato costruito, siano 74 le persone uccise nel tentativo di valicarlo In vari modi (4900 ce l'hanno fatta). Kceb la descrizione di alcune di tali imprese. Il 18 aprile 1962, a Berlino, Klaus Brueske insieme con altre due persone tentò di sfondare con un autocarro un posto di controllo sulla Heinrich Heine Strasse. Brueske fu ucciso dai colpi sparati dalle guardie tedescoorientali, l'automezzo prosegui privo di guida e giunse con i due passeggeri In territorio occidentale. In cinque tentativi di sfondamento tra il 1966 e il 1978 fu registrata complessivamente la morte di sette persone. Le fughe forse più spettacolari sono però quelle avvenute nel maggio 1964 proprio al Checkpoint Charlie: in quell'occasione alcuni cittadini di Berlino Ovest, per fare fuggire tre donne da Berlino Est, si servirono di automobili sportive decapottablli cosi basse che per due volte nel giro di una settimana riuscirono a passare senza danni sotto le barriere del posto di transito.

Persone citate: Heinrich Heine, Klaus Brueske, Mezzanotte