Ex questore: il Sismi aiutò Senzani

ix questore: il Sismi aiutò Senzani «Scoprii che era un brigatista nel 78, ma fu arrestato solo nell'82» ix questore: il Sismi aiutò Senzani Arrigo Molinari, che dirigeva la sede di Genova, chiede di essere interrogato al processo Peci ANCONA — L'ex questore di Genova Arrigo Molinari, attualmente direttore della scuola allievi agenti di polizia di Stato di Ventimiglia, ha inviato due rapporti, uno al presidente della corte d'assise di Macerata. Giovanni Rebori, l'altro al pubblico ministero Mario Mandrelli, con la richiesta «di essere ascoltato come teste a fine di giustizia. nel processo a carico di Giovanni Senzani e altri brigatisti rossi accusati del sequestro e dell'omicidio di Roberto Peci. Molinari afferma di sapere con certezza che il criminologo Oiovanni Senzani «era sicuramente in contatto con elementi del Sismi deviato.. Il questore, autore di una serie di indagini sulle Brigate rosse genovesi che datano dal 1978, arrivò all'identificazione di Senzani come brigatista rosso già in quell'anno, grazie a una denuncia che indicava 11 criminologo come cervello delie Br. Il questore ebbe queste informazioni dal capo della P2 della Liguria William Rosati, che. dice Molinari (a sua volta autorizzato a frequentare la loggia per indagare su possibili legami con l'eversione br) fece la delazione alla polizia in quanto .nutriva del risentimento nei confronti di Senzani.. .Questi si era intromesso per la successione alla presidenza della facoltà di Medicina di Genova, creando difficoltà al Rosati (alias Rossetti) che tendeva a far eleggere un suo candidato, il professor Luigi Oliva, o in subordine il professor Giacomo Canepa.. La vicenda cui fa riferimento Molinari è quella relativa al ritrovamento nel settembre del '78 di una borsa .dimenticata, dalla brigatista Fulvia Miglietta contenente volantini con minacce al professor Canepa che poi rinunciò alla candidatura. Molinari fa poi riferimento .all'inchiesta ministeriale sulla questura di Genova., in seguito al cambiamento del questore De Longis (all'epoca, ira l'altro, dell'uccisione di Guido Rossa e di Emilio Alessandrini). .Io ho avuto la certezza — scrive Molinari — che tutto quanto era accaduto nell'ultimo quadrimestre 78 e nel primo quadrimestre 79 era stato pilotato dal Sensani che. indubbiamente venuto a conoscensa delle indagini sul suo conto, le aveva fatte depistare.. n pubblico ministero Mario Mandrelli gli ha chiesto di essere disponibile per la ripresa del processo prevista per iJ 2 settembre prossimo. Resta da vedere, se verrà avanzata richiesta di audizione del teste, cosa deciderà la corte. L'istruttoria dibattimentale non è ancora conclusa formalmente. Come già dichiarato davanti alla commissione Inquirente sulla P2. Molinari aveva chiesto notizie di Senzani — che a Genova, oltre a frequentare il cognato Enrico Fenzi, era molto attivo all'interno dell'ospedale di San Martino e dell'Università di via Balbi — alla questura di Firenze già nel settembre del 1978. Gli fu risposto che a suo carico non c'erano precedenti sfavorevoli. Il questore segnalò i suoi sospetti al direttore centrale dell'Ucigos e poi al ministro degli Interni Rognoni. Un rapporto venne trasmesso anche al generale Dalla Chiesa che lo passò alla magistratura. Il criminologo fu inquisito, arrestato e subito rilasciato nella primavera del '79, dopo la cattura del Comitato rivoluzionario toscano delle Br, ma nessun provvedimento fu preso nel suoi confronti fino all'arresto dell'82. Da qui, la convinzione di Molinari del .doppiogiochismo, di Senzani, avvalorata, a quanto dice il questore, anche da certe • perplessità, sui motivi dell azione di Rosati espressegli dal sostituto procuratore della Repubblica di Bologna,