Sabato e domenica niente Tir

Sabato e domenica niente Tir Roma, il Tar del Lazio ha accolto l'esposto dell'associazione utenti autostrade Sabato e domenica niente Tir Due lunghe file di Tir. 1 me/zi pesanti in circola/ione in Italia sono più di un milione e mezzo e appartengono a circa un milione di società diverse. Una proliferazione selvaggia del trasporto autostradale, quindi, che la concessione di nuove licenze (senza ritirò di quelle già concesse, neppure in caso di gra\i incidenti) rende ancora più preoccupante. Ogni giorno in Italia i ((bisonti della stradai) sono coinvolti in 100 incidenti: 36.400 nel 1985 Non saranno ammesse le deroghe - Polemiche sulla circolare Nicolazzi che consentiva a molti automezzi di viaggiare nei giorni festivi - Scalfaro: «La multa non è una sanzione, bisogna ritirare la patente» - Signorile propone un dispositivo che freni la velocità - Gli autotrasportatori: «No alle criminalizzazioni» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Sabato e domenica nessun Tir potrà circolare. Non sono ammesse deroghe. L'ordinanza emessa ieri pomeriggio dal Tar del Lazio ha accolto in pieno il ricorso urgente dell'Associazione Utenti Autostrade contro la circolare del dicembre dell'anno scorso firmata dal ministro dei Lavori Pubblici Franco Nicolazzi che. in deroga al divieto generale, consentiva a numerosi tipi di automezzi di viaggiare anche il sabato e la domenica. La tragica carambola di un Tir lunedi notte a Caianello, sull'autostrada Napoli-Roma, costata la vita a sette persone, sta producendo i primi effetti In tutti gli ambienti, soprattutto nel governo dove i ministri dell'interno Scalfaro e dei trasporti Signorile annunciano nuovi provvedimenti. Ma cominciamo col provvedimento del Tar laziale. Già il 30 luglio scorso l'Associazione utenti Autostrade aveva presentato ricorso contro la contestata circolare Nicolazzi. -Fin dal dicembre '83 il ministero degli Interni aveva vietato la circolazione degli autotreni e dei i>eicoli pesanti similari nei giorni di sabato e domenica — spiega l'avvocato Carlo Rienzi legale dell'associazione —. Ma nel dicembre scorso la svuotò di significato con le deroglie-. L'elenco dei veicoli autorizzati è lungo: fra gli altri gli automezzi della Rai-Tv, delle Poste e della Sip. gli automezzi militari, quelli adibiti al trasporto dei cavalli da corsa, della stampa quotidiana e periodica, oppure carburanti e combustibili. Un elenco ancora più massiccio autorizza il trasporto dei prodotti alimentari deperibili, compresi quelli refrigerati e perfino i fiori. Ma c'è di più: la circolazione è consentita agli automezzi vietati anche se scarichi, purché dotati di attrezzature frigorifere Se poi si aggiunge che il personale dei caselli autostradali - dice Giuseppe Lo Mastro, un altro legale dell'asso¬ ciazione - si /imita a esigere il pedaggio sema controllare se il veicolo è autorizzato a circolare o no, diventa facile capire perché anclie il sabato e la domenica le autostrade sono invase dai Tir-. Gli autotrasportatori, dal canto loro, protestano per il tono usato dai mezzi di informazione nel dare notizia dei gravi incidenti. L'Anita (associazione aderente alla Confindustria) condanna i responsabili di tali sciagure ma ritiene che -bisogna risolvere i problemi del traffico senza danneggiare chi lavora per l'economia nazionale-. Sul fronte politico, intanto, si prendono le prime iniziative. Il ministro degli Interni Oscar Scalfaro ha annunciato un maggior impegno da parte della Polizia Stradale. -La vera sanzione non sono le multe - ha detto - ma il ritiro della patente-. Ed è facile immaginare che i Prefetti saranno invitati ad Intervenire con maggior rigore contro i responsabili degli incidenti. Il ministro dei Ttrasporti Claudio Signorile, dal canto suo, ha predisposto un disegno di legge sul «caso Tir. che dovrebbe essere discusso oggi nel consiglio di gabinetto. Di che cosa si tratta? Un dispositivo comandato dal tachimetro può frenare automaticamente la velocità degli automezzi pesanti e mantenerla al di sotto del limite stabilito anche nel caso che il guidatore si ostini a premere sull'acceleratore. E' un riduttore di potenza, che agisce sull'alimentazione del motore e ne limita il numero di giri. Applicato agli autoveicoli di peso superiore alle 8 tonnellate, può impedire che per l'eccessiva velocità 11 mezzo diventi una valanga incontrollabile. Già sperimentato con successo in Francia, il regolatore potrà essere introdotto al più presto anche in Italia. Il disegno di legge prevede anche altre innovazioni per rendere più sicura la circolazione degli automezzi pesanti. Un segnalatore elettronico di bordo, sempre collegato con il tachimetro, indicherà all'esterno dell'automezzo (per esempio su due grandi display sulla cabina e sul retro) la sua velocità, in modo che le pattuglie della Polizia Stradale possano registrarla inconfutabilmente Gli automezzi pesanti dovranno inoltre essere dotati di sistemi integrati di frenatura, che impediscano lo slittamento delle ruote in situazioni d'emergenza, e di una carenatura anteriore per evitare l'accecamento da spruzzi sollevati dalle autovetture che stanno davanti. Particolari segnali luminosi, collocati sulla parte posteriore, renderanno il mezzo più visibile a chi sta dietro. Inoltre uno speciale indicatore sul cruscotto segnalerà la pressione dei pneumatici, indicando con opportuni richiami le eventuali anomalie. Il disegno di legge prevede infine che tanto le motrici che i rimorchi adibiti al trasporto merci non possano più circolare dopo i 20 anni, che diventano 15 per gli automezzi passeggeri.

Persone citate: Carlo Rienzi, Claudio Signorile, Franco Nicolazzi, Giuseppe Lo Mastro, Nicolazzi, Oscar Scalfaro, Scalfaro