Sequestrati sette tipi di casco

Sequestrati sette tipi di casco Treviso, il pretore firma l'ordinanza e va in ferie Sequestrati sette tipi di casco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TREVISO — Dopo le discussioni e le multe, dei caschi protettivi per motociclisti si occupa anche la magistratura, con un provvedimento destinato a sollevare polemiche: il pretore di Treviso Bruno Giurin ha disposto il sequestro sull'intero territorio nazionale di sette tipi di casco per motociclisti. Marche note e prestigiose, che coprono buona parte del mercato: Mds, Boeri, Nava, Jeb's tipo «Helmet», Mpa, Agv, Dvs. Secondo il magistrato, i modelli in questione violano le norme previste dalla recente normativa che ha reso obbligatorio l'uso del casco protettivo. Giurin ha firmato i provvedimenti dopo che i carabinieri avevano rinvenuto, e sequestrato, un centinaio di caschi privi dell'etichetta di omologazione. Si tratta di un'etichetta di stoffa cucita all'interno del casco e recante un codice particolare adottato da tutti i Paesi della Comunità Europea che ne indica la provenienza italiana e il numero progressivo di fabbricazione. L'omologazione e rilasciata dalla Motorizzazione civile alle Case produttrici, previo controllo delle caratteristiche tecniche dei modelli. Il provvedimento giudiziario rischia di causare effetti clamorosi, ma è difficile comprenderne le esatte motivazioni. Il magistrato è irreperibile: dopo aver firmato la raffica di ordinanze, è partito per le ferie. In pretura i funzionari allargano le braccia e si limitano a ribadire che il pretore ha deciso in tal senso dopo i primi sequestri di caschi «fuorilegge» messi a segno dai carabinieri. In teoria, comunque, il provvedimento dovrebbe riguardare case produttrici, negozi all'ingrosso e al dettaglio e utenti, ma finora non risulta siano stati operati sequestri di sorta. I commercianti del settore si dicono sbalorditi e forniscono una spiegazione piuttosto sorprendente: «Probabilmente — osservano 1 titolari di alcuni empori — al pretore hanno consegnato alcuni caschi vecchi, precedenti l'entrata in vigore della nuova legge e quindi privi di omologazione, all'epoca non obbligatoria. Lui ha esteso il sequestro a tutti i modelli delle marche che però sono perfettamente in regola». Un abbaglio, insomma? Di questo avviso è anche un dirigente della Rizzato Sport di Padova, che distribuisce i caschi Mds prodotti a Campodoro: «E' un'ordinanza priva di senso, i nostri caschi sono tutti omologati e non potrebbe essere diversamente vista la procedura prevista dalla legge. Il magistrato si è lasciato ingannare da qualche vecchio esemplare e ha generalizzato il sequestro. Per i produttori e i rivenditori, tuttavia, è un danno economico gravissimo». Una tesi, questa, che trova indiretta conferma nel «giallo* di Misano Adriatico: domenica scorsa, pochi minuti prima dell'inizio del Gran Premio motociclistico di San Marino, i carabinieri si sono avvicinati ai campioni della Garelli Luca Cadalora e Fausto Gresini, controllando a lungo i loro caschi, di marca Mds. «Avevamo ricevuto l'ordinanza del pretore di Treviso — ha spiegato il comandante dei militi — ma i caschi dei due motociclisti erano perfettamente omologati e non abbiamo eseguito alcun sequestro-, Flavio Corazza

Persone citate: Boeri, Bruno Giurin, Fausto Gresini, Flavio Corazza, Luca Cadalora, Nava

Luoghi citati: Campodoro, Marche, Misano Adriatico, Padova, San Marino, Treviso