Chirac vola sul deserto di fuoco
Chirac vola sul deserto di fuoco Il primo ministro francese in elicottero sulla Costa Azzurra devastata dagli incendi Chirac vola sul deserto di fuoco «Dobbiamo potenziare la flotta aerea per evitare che si ripetano simili catastrofi» - Arrestati due piromani (uno è tedesco) Famiglia italiana dorme su un camion: distrutte la piantagione e la casa - I sindaci chiedono pene severe contro i responsabili DAL NOSTRO INVIATO CANNES — La Costa Azzurra è sfigurata dal fuoco, il bilancio dei danni terribile. Vasti incendi esplosi su molte colline che s'inseguono da Marsiglia a Montecarlo per un fronte di oltre 50 chilometri hanno trasformato il .paradiso del Midi in un inquietante paesaggio di guerra, gonfio di cenere, morte e dolore. Il ministro della Sicurezza, Robert Pandraud, lo ha definito »il più grave disastro ecologico di ogni tempo*. Dopo il tragico «weekend rosso, delle Alpi Marittime nel Sud della Francia la minaccia d'incendi e -lo stato di pericolo» restano sempre gravi. Il mistral si è calmato ma molti focolai soprattutto a Nord del massiccio del Tanneron, del Lago di Saint-Cassien. Grasse, Coarze, Cannes continuano ad essere in attività. Le zone devastate dalle fiamme ieri mattina sono state visitate dal primo ministro Jacques Chirac. L'aereo che lo ha portato da Parigi a Nizza è atterrato alle 9 in punto. Chirac, accompagnato dai ministri Pandraud e Alain Carignon, ha subito preso posto su un elicottero biturbina .Ecureuil». Il pilota dopo aver doppiato Cap d'Antibes ha dato gas e ad una velocità di circa 210 chilometri l'ora ha puntato verso Nord-Est in direzione di Grasse. Solo pochi minuti di volo, poi agli occhi del primo ministro e degli altri passeggeri del velivolo è cominciato ad apparire un paesaggio apocalittico. Colline annerite dal fuoco, cascinali distrutti, boschi calcificati. piantagioni incenerite. Tutfintorno desolazione ed un odore acre di bruciato. Ogni tanto qualche macchia di verde, squadre di pompieri e volontari impegnati a spegnere i focolai più ribelli, carcasse di auto e camion devastati dalle fiamme. Chirac ha sorvolato i paesi di La Siagne, Luceram, Auribeu, l'ospedale di Grasse, il Tanneron, il Var, tutte tappe del «Calvario di fuoco» che da venerdì sconvolge il Sud e ha messo in ginocchio il servizio antincendio della Francia, ucciso 4 persone, ferito 80 tra pompieri e volontari, carbonizzato 12 mila ettari di territorio, distrutto un centinaio di case, fatto evacuare duemila residenti e circa 400 turisti In prevalenza ospiti di villaggi e campeggi, mobilitato oltre 7 mila uomini tra pompieri, volontari, esercito, Croce rossa, protezione civile. Alle 10, dopo una breve tappa allo stadio municipale di Peymeinade dove si è informato con le massime autorità della situazione, della vastità dei danni, dei pericoli ancora da debellare e dei primi risultati del «Piano di emergenza Orsec», il primo ministro è risalito sull'elicottero e alle 11, prima di rientrare a Parigi, ha tenuto una conferenza stampa a Nizza. Chirac ha promesso interventi urgenti. *Il governo — ha detto — deve potenziare e modernizzare la sua flotta ae¬ rea antincendio*, rafforzare la protezione civile, dare spazi maggiori alla sperimentazione di mezzi e sostanze contro il fuoco, realizzare un «conservatorio» delle foreste mediterranee per impedire che simili catastrofi possano ripetersi. Raccogliendo le istanze di molti sindaci ha anche annunciato lo studio di una legge che permetta ai primi cittadini di far effettuare ai «padroni», in tempo utile per evitare incendi, la pulizia di tutte quelle proprietà private abbandonate o ricche di sterpaglie, purtroppo numerossime nel Midi. Se non lo faran¬ no prowederà l'autorità ed i costi dell'Intervento saranno addebitati d'ufficio ed inseriti automaticamente nella cartella delle tasse dei responsabili. Il sindaco di Mandeliu, la signora Louise Moreau, ed il prefetto delle Alpi Marittime Jean-Pierre Pensa hanno in- vocato anche «pene più severe per i piromani responsabili.. Sulla Costa Azzurra dopo la terribile richiesta di riattivare *la pena di morte per i teppisti che ogni anno uccidono il Sud della Francia incendiando i boschi* avanzata dal vicepresidente delle Alpi Marittime e sindaco di Grasse Hervé de Fontmichel, altri personaggi di primo piano cominciano a sostenere questa tesi. Jean-Claude Gaudin, presidente del Consiglio regionale Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in un'Intervista alla radio non ha Infatti escluso la ^possibilità di riesaminare la pena di morte per gli autori di incendi volontari*. Due piromani sono stati arrestati nelle ultime ore. Il primo tra Nizza e Villefranche. Il secondo, Robert Radtke, 19 anni, turista-vagabondo tedesco, a Tolone. Era stato visto appiccare 11 fuoco sull'autostrada nei pressi di Aix. Pare perché nessuna vettura si era fermata ai suoi segnali di autostop. Tra i sinistrati ci sono anche numerosi italiani. A Fénerie la famiglia Patucca ha perso tutto. Il fuoco ha incenerito la loro piantagione di mimosa e la casa. Il capofamiglia, grande invalido trasferitosi negli Anni 70 in Francia, la moglie ed i 4 figli avendo perso tutto, anche gli abiti, da sabato dormono su un vecchio camion. A Lucéram domenica tutti i 900 abitanti hanno vissuto la notte più brutta della loro vita. Il paese, situato sul cocuzzolo di una collina, per 24 ore è stato circondato dal fuoco e nessuno poteva entrare o uscire dal paese. Per il denso fumo, poi, i Canadair ed i «Puma», speciali elicotteri bombardieri antincendio, sperimentali e sofisticati, non hanno potuto scaricare neppure una goccia d'acqua. Per salvarsi 400 persone hanno dovuto trascorrere l'intera notte chiusi in una cantina. Sulla costa molte linee elettriche sono ancora interrotte. Nel distretto tra Cannes e Grasse più di 1500 abbonati da quattro giorni sono senza telefono. Ieri verso mezzogiorno mentre Chirac rientrava in aereo a Parigi in diverse zone del Midi sono cadute alcune gocce di pioggia. La speranza di acquazzoni però è svanita presto. Verso le 13, infatti, è tornato a brillare il sole. Roberto Basso Nizza. I vigili del fuoco sorvegliano nella notte le fiamme che minacciano una strada (Tel. Ap) Tolone. L'arresto del piromane tedesco Robert Radke, 19 anni
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