Dal giudice gli ex del Sid
Dal giudice gli ex del Sid Dopo l'arresto del gen. Viviani si allarga l'inchiesta a Venezia Dal giudice gli ex del Sid Interrogati collaboratori dei servizi segreti sull'incidente al jet «Argo 16» - Oggi il pretore decide se concedere la libertà provvisoria all'uffici aie - A Johannesburg ascoltato anche il gen. Maletti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Il pretore Manuela Romei Pasetti deciderà oggi se concedere la libertà provvisoria al generale Ambrogio Viviani, dal 1970 al 1974 responsabile della sezione mediorientale del controspionaggio italiano, arrestato venerdì scorso per reticenza. Viviani è stato interrogato dal pretore ieri sera sull'incidente al jet militare «Argo 16», provocato nel novembre del '73, secondo quanto dichiarò l'ufficiale in una intervista, dal servizio segreto israeliano per ritorsione nei confronti del governo italiano. Quell'aereo, sostiene Viviani, era stato usato per restituire alla Libia cinque terroristi arrestati a Fiumicino mentre preparavano un attentato contro un aereo civile israeliano. Viviani è entrato nella stanza del magistrato accompagnato dagli avvocati Arturo Sorgato, di Venezia, e Ivo Caraccioli. di Torino, poco dopo le 19. L'alto ufficiale aveva dovuto attendere in una stanza a parte mentre il pretore sentiva in qualità di testi un generale e due colonnelli. Tre personaggi importanti: il generale Giovanbattista Minerva, e due ex collaboratori del Sid, Giorgio Ge novesi e Agostino Dorsi. Sul colloquio è stato mantenuto il massimo riserbo. Sembra che a tarda sera Viviani sia stato messo a confronto con Dorsi. Ma la giornata di ieri è stata caratterizzata anche da un'altra novità, uscita dalla stanza attigua a quella del giudice istruttore Carlo Mastelloni. Il giudice Felice Casson. titolare delle più importanti inchieste sull'eversione nera nel Veneto, ultima quella appena conclusa sulla strage di Peteano, ha riportato all'onore delle cronache il generale Adelio Maletti, ex responsabile del reparto «D» dello spionaggio militare. Il giudice si è recato a Johannesburg, in Sud Africa, per sentire l'alto ufficiale sulle vicende che hanno caratterizzato gli anni dell'eversione nera. Il dottor Casson ha interrogato Maletti in qualità di teste ininterrottamente per tre giorni. L'alto ufficiale, buon conoscitore di molti dei misteri d'Italia, pare abbia ri sposto in modo esauriente alle domande del magistrato, Importante, però, alla luce anche delle vicende che caratterizzano le giornate veneziane il fatto che Maletti avrebbe risposto anche a do¬ mande legate alla vicenda dell'aereo militare «Argo 16». il jet caduto a Marghera nel novembre del 1973, causando la morte di due ufficiali e di due sottufficiali, e i cui risvolti giudiziari hanno portato in carcere il generale» Sulle risposte date dall'ex responsabile del reparto «D» del controspionaggio militare e diretto superiore del generale Viviani non è trapelato nulla: su tutto incombe il segreto istruttorio. Per tutta la giornata di ieri è circolata la voce di una possibile convocazione da parte del pretore Manuela Romei Pasetti dell'ex diplomatico Roberto Gaia, collaboratore di Aldo Moro all'epoca in cui 10 statista ricopriva l'incarico di ministro degli Esteri. Gaia, avrebbe detto nel corso di un interrogatorio davanti al giudice Mastelloni che fu lo stesso Moro ad accennare alla possibilità che gli israeliani avrebbero potuto compiere azioni di ritorsione contro gli italiani. Il giudice Mastelloni ha sentito ieri come teste anche 11 direttore responsabile dell'agenzia giornalistica Ansa. Sergio Lepri, al quale ha chiesto chiarimenti sulle notizie che l'agenzia ha trasmesso ai giornali italiani sulle vicende legate all'inchiesta. Gigi Bevilacqua Venezia. Il generale Viviani è accompagnato all'interrogatorio
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