Usa, troppo tempo perso in auto

Usa, troppo tempo perso in auto Milioni di americani contro Fattuale massimo: 88 chilometri l'ora Usa, troppo tempo perso in auto Reagan favorevole a tetti più alti fissati dai governatori - Ma questa legge ha salvato migliaia di vite DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — Alla ricerca del tempo perduto, l'America sta discutendo se è il caso di ritoccare il limite di velocità, correndo più forte sulle autostrade, e anche Ronald Reagan — da buon deregulator — è sceso in campo negli ultimi giorni cercando di far capire al Congresso che è ora di accelerare, adeguando la vecchia normativa federale del 1973 che fissa in tutto il Paese la velocità massima a 55 miglia (88 chilometri) all'ora. La campagna per poter guidare l'automobile a maggior velocità è ormai lanciata e sta spaccando il Paese in due, anche se il limite di 55 miglia l'ora è ovviamente poco popolare, e scarsamente rispettato, come sanno benissimo sia la polizia che gli Stati e il Governo federale. Da un lato, chi chiede la deregulation mette in campo le ore sprecate al volante per l'obbligo dì guidare troppo adagio, dal- l'altro lato ì sostenitori della legge ricordano che il rapporto tra l'aumento della velocità e l'aumento di incidenti stradali è strettissimo. Il limite di 55 miglia, vecchio di 13 anni, era stato fissato con l'obiettivo di risparmiare carburante, negli anni della crisi del petrolio. Appena applicato, nel '73, le statistiche registrarono 9109 morti sulla strada in meno dell'anno precedente, con un calo di un sesto. Negli anni però, mentre cresceva la violazione strisciante della legge, cresceva anche l'opposizione all'obbligo di rispettare le 55 miglia, soprattutto nel West, dove le distanze sono più grandi, il traffico è più leggero, e i vincoli federali sono sopportati con più disagio. La spinta a cambiare la legge oggi si concentra soprattutto sul Senato, dove gli Stati meno popolati sono più forti, e dove è in discussicne una legge sulle autostrade. Tre senatori del Nevada, dell'Idaho e del Nord Dakota hanno presentato una legge che permette ai governi locali di ritoccare il limite sulle autostrade di collegamento tra uno Stato e l'altro fino a 65 miglia all'ora. Reagan, che ha ricevuto i promotori della campagna, si è ricordato che la battaglia contro le 55 miglia era nel programma repubblicano del 1980, e si è dichiarato pubblicamente favorevole a rivedere la legge, sostenendo in una lettera che è arrivato il momento di restituire la competenza in questa materia agli Stati, lasciando che siano i governatori a controllare ciò che avviene sulle autostrade. Chi vuole abbattere il vecchio limite di velocità, per farlo crescere di 10 miglia l'ora, sostiene che la norma è già superata di fatto, perché la velocità reale sulle autostrade americane è oggi mediamente di 62 miglia l'ora, nonostante la legge. I leader della campagna antilimite sono poi convinti che si debba in ogni caso riconsiderare il rapporto costi-benefici prodotto dall'attuale normativa, vale a dire il confronto tra i vantaggi dovuti alla riduzione nel numero degli incidenti e gli svantaggi delle ore sprecate alla guida, che si potrebbero 'bruciare» con un aumento di velocità, recuperando spazio per il lavoro, per la famiglia, per il tempo libero. Il fronte di opposizione, che innalza lo slogan «55 salva la vita», sostiene che una revisione del limite potrebbe produrre effetti molto gravi, «Dieci miglia l'ora in più possono causare duemila morti in più all'anno sulle strade d'America», preannuncia Joan Claybrook, presidente del gruppo lobbistico dei «Pubblici Cittadini». E il Washington Post è d'accordo: «Oggi andiamo troppo piano, e perdiamo tempo, ma domani, andando più forte, possiamo perdere la vita». e. m.

Persone citate: Joan Claybrook, Ronald Reagan

Luoghi citati: America, Idaho, Nevada, Washington