« Un lago rosso, e la morte »

« Un lago resse, e la morte » Padre Horn: tutto intatto come per la bomba al neutrone, le vittime sembravano dormire « Un lago resse, e la morte » L'allucinante racconto del religioso olandese, fra i primi soccorritori - Il colore delle acque mostra che Fattività vulcanica è ancora in corso: si temono nuove esalazioni YAOUNDE' — L'Ufficio di coordinamento delle Nazioni Unite per i casi di catastrofe (undro) ha annunciato ieri che i morti per le esalazioni di gas e acido solfidrico dal Lago Nios. in Camerun. sono 1534. Secondo un bilancio della filiale di Yaoundé, inoltre. 300 persone sono state ricoverate in ospedale in seguito al disastro che ha colpito, in diverso grado, circa 20 mila persone. Ieri al Lago Nios sono giunti i primi soccorsi, e hanno trovato acque d'un rosso cupo. Il colore, secondo esperti francesi presenti nella regione, è indice di una persistenza dell'attività vulcanica che potrebbe provocare una nuova catastrofe. «All'inizio — ha spiegato Francois Leguern membro del Centro nazionale francese per la Ricerca scientifica — c'è stata probabilmente una bolla di gas venuta dal\ fondo del lago che ha provo-' cato una piccola esplosione. 7 vapori si sono in seguito al largati ai dintorni, verso i villaggi di Nyos, Soubum e Cha... il gas tossico ha fatto un numero di vittime molto elevato in rapporto alla popolazione. A Nyos, su 700 abitanti, sono stati trovati solo due sopravvissuti, stando a funzionari del Camerun e a medici presenti a Bamenda. la capitale della regione dove è avvenuto il disastro. Per prevenire il rischio di epidemie la popolazione locale e le forze armate hanno cominciato a seppellire i morti in fosse comuni ricoperte di calce viva. Un religioso olandese, il reverendo Fred Horn, ha visitato la zona del disastro e ha fornito una drammatica testimonianza della situazione. «Era come se fosse esplosa una bomba al neutrone uccidendo tutte le forme viventi sema distruggere nulla» ha detto Horn. «Nel primo villaggio che abbiamo attraversato — ha aggiunto — abbiamo visto uomini e donne riversi, morti per terra di fronte alle proprie capanne, o ancora a letto, a volte per strada». In un villaggio più lontano dal lago. Horn — che risiede nella missione di Wum a 50 chilometri dal luogo del disastro — ha parlato con sopravvissuti che si lamentavano per bruciori al petto. Hanno riferito di aver sentito un'esplosione giovedì notte, seguita da un odore penetrante di uova marce (l'odore tipico dell'acido solfidrico). Le affermazioni dei sopravvissuti contraddicono la ricostruzione fornita ieri dal presidente Biya. secondo cui il disastro sarebbe invece cominciato venerdì notte. Secondo il presidente del Camerun il gas si è diffuso in una zona di dieci chilometri intorno al lago. Nel frattempo sono giunte sul luogo del disastro squadre di soccorso internazionali. Ai cinque medici e 15 infermieri israeliani — arrivati ieri al seguito del premier Shimon Peres — si è aggiunta una squadra francese composta da due medici, due vulcanologi e sette chimici che hanno portato 20 tonnellate di calce viva per la disinfestazione. Aiuti sono in arrivo, oltre che dall'Italia, anche da Stati Uniti, Giappone, Spagna e dal «programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo». Equipaggiati di maschere antigas e bombole di ossigeno le squadre di salvataggio sono in azione nella zona del disastro, mentre unità dell' esercito e della polizia stanno ancora scandagliando i dintorni del lago. Nella zona vivono, in capanne di paglia, soprattutto gli uomini della tribù dei Bamileke. popolazione dedita al commercio ed all'agricoltura. Presumibilmente gli sfollati potrebbero tornare abbastanza presto nelle loro capanne, non appena cioè la nuvola si sarà diradata, ma il timore che la fuga di vapori si ripeta consiglia per il momento il soggiorno nei campi che stanno venendo allestiti ai bordi della zona E' ancora imprecisata la natura dei gas sprigionati dal fondo del lago vulcanico. Domenica fonti governative avevano parlato di solfuro di idrogeno ma secondo i vulcanologi è più probabile che si sia trattato di un micidiale composto con l'anidride carbonica quale elemento base. Sono state proprio le formazioni gassose di anidride carbonica a dare proporzioni agghiaccianti alla tragedia ecologica. 4 U nube viene trascinala del vento e uccide odanneggiachi la respira ^J'BB^Z_ 3 L'attivila vulcanica provoca l'ttpu filone del gu In superficie Puòcausare danni al cervello, amasio cardiaco e disfunzioni respiratorie. OSSIDO DI CARBONIO: Una grande nube può spinge re l'ossigeno vergo l'alto. Le vittime muoiono soffocate. CONGO Yaoundé. Un'immagine del lago Nios che con le sue esalazioni venefiche ha causato la morte di migliaia di persone (Telcfoto Ap)

Persone citate: Biya, Francois, Fred Horn, Horn, Shimon Peres

Luoghi citati: Camerun, Congo, Giappone, Italia, Nyos, Spagna, Stati Uniti