Libia: arriva in Europa un inviato di Reagan di Ezio Mauro

Libia: arriva in Europa un inviato di Reggati Cresce la pressione americana contro Gheddafi Libia: arriva in Europa un inviato di Reggati Chiederà nuove sanzioni economiche contro Tripoli DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — Vernon Walters, l'ambasciatore americano all'Onu, torna da giovedì in Europa per un viaggio nelle capitali alleate, per riaprire la questione Libia «su diretta istruzione del presidente Reagan-. Walters, che sarà in Italia con ogni probabilità martedì prossimo, avrà con i governi europei una discussione ad ampio raggio — come ha detto ieri il portavoce del Dipartimento di Stato — sulle misure -politiche, economiche e diplomaticheche gli Osa e gli alleati hanno adottato nei confronti di Tripoli. L'inviato di Reagan ha il compito di concordare un rafforzamento delle sanzioni, ma anche di spiegare la nuova morsa che gli Stati Uniti intendono serrare attorno a Gheddafi. L'ambasciatore porterà con sé due dossier per illustrare i sospetti americani sulle connessioni tra la Libia e gli ultimi tentativi terroristici, e le informazioni della Cia sul forte indebolimento di Gheddafi all'interno del suo Paese: in più. dovrà spiegare la portata delle indiscrezioni (non smentite né dalla Casa Bianca, né dal Pentagono né dal Dipartimento di Stato), che parlano di un piano già pronto per un nuovo raid dei bombardieri Usa contro la Libia. Quella di Walters (che era già stato in Europa immediatamente prima dell'attacco Usa a Tripoli e Bengasi di aprile) viene considerata dal Dipartimento di Stato americano la missione a più alto livello sul problema libico dopo la visita del sottosegretario Whitehead. La consultazione avviene in un momento in cui la tregua nel Mediterraneo sembra finita, con le manovre militari congiunte in corso da parte di Usa ed Egitto, la Tass che denuncia il rischio di -un nuovo attacco armato americano- contro Tripoli, i comitati rivoluzionari libici che annunciano di voler -andare avanti sulla strada del martirio per distruggere gli interessi americani in ogni parte del mondo-. La Casa Bianca ha già dichiarato che gli Usa sono pronti ad usare «ogni mezzo per far si che la Libia cessi la sua politica terrorista-, e fonti ufficiose dell'amministrazione confermano che il Pentagono è -pronto a colpire, se necessario-. aggiungendo che i sovietici sono stati avvertiti delle intenzioni americane. La ragione di questa scelta dei tempi é in gran parte scritta nei dossier che Walters presenterà agli alleati: secondo i servizi segreti occidentali, in particolare secondo i francesi, la cospirazione anti-Gheddafi potrebbe sfociare presto in un colpo di Stato. Definito un programma d'azione su tre piani militare, cospirativo, economico. Reagan dopo aver fatto scattare le manovre aeronavali nel Mediterraneo come avvertimento, sembra deciso a giocare per prima la carta economica. Walters ha il compito di convincere gli alleati europei ad estendere le sanzioni già adottate contro Gheddafi. senza però riaprire quel contrasto polemico che oppose Europa ed Usa sul problema del gasdotto sovietico. Per questo l'inviato della Casa Bianca chiederà ai governi alleati soprattutto il consenso ad allargare la proibizione di fare affari con la Libia alle consociate europee di aziende americane. Ezio Mauro

Persone citate: Gheddafi, Gheddafi Libia, Reagan, Washington ? Vernon Walters, Whitehead