L'Inter compra chi la fa tremare

L'Inter compra chi la fa tremare Dopo lo scontro diretto il Briegel della Campania passa dalla Cavese ai nerazzurri L'Inter compra chi la fa tremare Giuseppe Accardi, palermitano, 22 anni, ha costretto Fanna a fare il difensore in diverse occasioni DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — Non dimenticate questo nome: Giuseppe Accardi, palermitano di 22 anni, jolly della Cavese. Assieme ad un altro semisconosciuto compagno di avventura, Tavella, ha creato guai a non finire all'Inter di Trapattoni dimostrando di meritare la fama.di .Briegel della Campania.. Fanna l'ha dovuto inseguire almeno una decina di volte lungo l'intero campo per impedirgli i pericolosi traversoni in area: non sempre c'è riuscito. Poche settimane fa questo ragazzo che è passato dalle giovanili del Bologna al Ravenna e poi all'Olbia prima di approdare a Cava dei Tirreni, sembrava destinato all'Avellino per 950 milioni poi non se ne fece nulla. Cosi lo ha preso l'Inter: un miliardo pagabile in un paio di stagioni, forse la salvezza per la società campana che sta cercando una nuova dirigenza dopo il ciclone del totonero con la retrocessione in C-2. L'Inter seguiva da tempo Accardi e dopo la sua ultima impressionante prestazione non ha avuto alcun dubbio sulla sua potenza: resta il problema della definizione del contratto. A chi deve essere pagato il Briegel palermitano, al presidente squalificato oppure alla nuova società? Accardi potrebbe essere già aggregato all'Inter di Trapattoni prima dell'inizio del campionato ma c'è di mezzo questo problema che non è di facile soluzione. Tutti i nerazzurri hanno avuto parole di elogio per l'avversario che nei prossimi giorni potrebbe diventare loro compagno d'avventura: un modo signorile per non soffermarsi eccessivamente sui propri problemi che sono abbastanza delicati. Pur affrontando una formazione 'Primavera., l'Inter non è riuscita a convincere ed i suoi gol sono stati la conseguenza di azioni episodiche. Lo ammette anche Trapattoni che ieri sera si è trasferito ad Atene dove ha assistito al derby amichevole fra l'AEK, prossima avversaria di Coppa Uefa, e l'Olympiakos. Oggi sarà nuovamente con la squadra ed assieme raggiungeranno Catania per la gara di domani pomeriggio. «Abbiamo avuto qualche difficoltà — ha ammesso Trapattoni —, i ragazzi della Cavese ci facevano soffrire e noi ci lasciavamo troppo Innervosire. Noi avremmo dovuto rientrare per meglio verticalizzare il gioco ma non siamo ancora nella condizione fisica per farlo. Molti sono ancora appannati; nella ripresa, giocando venti metri più indie- tro, siamo cresciuti; un buon contributo l'hanno dato anche quelli che hanno giocato poco come Matteoli». «L'importante è che l'Inter — prosegue Trap — abbia dimostrato di avere carattere mentre a centrocampo il filtro ha cominciato a funzionare meglio, non c'è stato lo squilibrio di altre giornate. Quando Kalle e Spillo avranno raggiunto una condizione migliore, faremo più gol. questo è sicuro. Dobbiamo completare il rodaggio. Confesso che di questi tempi mi stava bene anche il 2 a 1: l'importante è che ci sia tranquillità nella ricerca del gol e non affanno». Passarella ha sorriso sulla sua autorete: «Può capitare a chiunque — ha detto il leone dell'area nerazzurra — quasi quasi non mi accorgevo della deviazione». In effetti Zenga ha visto il pallone cambiare traiettoria ma non sapeva indicare chi fosse il .collaboratore, di Tavella, il centrocampista della Cavese che ha cercato il gol, riuscendoci e facendo per un attimo sognare i tifosi campani. Lo stesso che al 90', dopo il rigore deciso da Paparesta, è andato a protestare al punto da meritare l'espulsione; non voleva che l'arbitro gli .rovinasse, un 2 al che per la Cavese era come un trionfo. & Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Atene, Campania, Catania, Cava Dei Tirreni, Fanna, Napoli, Olbia