Serena, ovvero la fame del gol di Bruno Bernardi

Serena, ovvero la fame del gol Serena, ovvero la fame del gol Fermo per 60 giorni alla fine dello scorso campionato, poi semplice riserva al Mundial, il centravanti bianconero ha raggiunto subito la forma ed è diventato il primo «re» di Coppa TORINO — Con una duplice rapina con il piede sinistro, Aldo Serena è diventato il primo re di Coppa Italia. I due gol di Lecce si aggiungono ai cinque segnati nelle amichevoli: davvero una partenza a razzo per il cannoniere della Juventus. Accadde la stessa cosa l'estate scorsa, anche'.se alla seconda giornata, quando segnò addirittura una tripletta alla Casertana. Fu 11 biglietto da visita dell'ex bomber del Torino al pubblico bianconero. Marchesi colloca Serena fra i suoi giocatori più in forma ed anche domani sera a San Siro, con 11 Monza, gli affiancherà Briaschi, in assenza di Laudrup che migliora ma starà in tribuna per motivi precauzionali, in una formula a due punte che non è definitiva ma rappresenta una soluzione in più a disposizione dei campioni. Come spiega, Serena, il suo «boom» d'agosto, lui che non è proprio un peso leggero? •/ gol sono episodi legati al collettivo — risponde con di¬ sarmante semplicità —, e quello della Juventus funziona già molto bene. Forse mi adatto subito alle partite. Forse è la gran voglia di giocare che mi viene dal fatto di essere rimasto fermo per oltre 40 giorni a causa di uno strappo muscolare e di essere rientrato nelle ultime due giornate, a fine aprile. Sono poi stato in Messico ma il Mundial l'ho visto dalla panchina, con un gettone di presenza, come riserva, contro la Corea del Sud.. — In chiave azzurra, questo brillante scorcio di stagione può rappresentare un trampolino di lancio verso un posto fisso di titolare? « Vicini, il nuovo et., è preparato e l'ha dimostrato con la Under 21. Non ha bisogno di pressioni ma di tranquillità. Se mi chiamerà m'impegnerò al massimo. La maglia della Nazionale ha un fascino particolare ed anche Altobelli ci ha ripensato e vuole continuare ad indossarla.. — E' un concorrente in più o un prezioso alleato, visto che avete già giocato insieme contro Polonia e Germania Ovest? .Chi ci guadagna è il Club Italia. Altobelli è una star mondiale. E, a proposito di cannonieri, è capace di vincere il titolo. Ci tengo anch'io, ma conta di più lo scudetto o la Coppa dei Campioni e lo sa anche Pnazo. Per il bene del nostro calcio, che sta attraversando un momento non felice, vorrei vincesse un italiano, magari un giovane come Carnevale, Galderisi, Comi, Mancini o Borgonovo. Personalmente vorrei superare i 21 centri nelle gare ufficiali, di cui 11 in campionato, 5 in Coppa dei Campioni, 4 in Coppa Italia e 1 in Nazionale, della scorsa stagione.. — Marchesi, per ora, insiste su Briaschi come suo partner. E' normale che l'ex genoano fatichi a trovare un posto? • Con Massino nessun problema, ho fatto le Olimpiadi. Se aprono al terzo straniero, le squadre si accaparreranno un regista e due punte e, per molti attaccanti italiani forti, non ci sarà più posto in Serie A. Dovranno trovarlo in B.. — In questa ottica, Rush rappresenta per lei un pericolo? .Per la Juventus è un grande acquisto, uno dei goleador più prolifici d'Europa. Adesso non gioca in bianconero e neppure ih Coppa dei Campioni. Un... rivale in meno.. — Nel giugno '87 le scadrà il contratto. C'è ancora la Juventus nel suo futuro? 'Saranno l'Inter, cui sono legato da un contratto, e la Juventus a decidere. Qui sto da papa, a Milano troverei una squadra eccezionale. Comunque c'è tempo. Prima dovrò difendere lo scudetto dalle insidie della Roma, che tutti conoscono, ma soprattutto da Milan, Inter e Torino che hanno minor credito e, per questo, potrebbero essere più insidiose. Naturalmente anche il Napoli di Maradona va tenuto d'occhio. Poi c'è la Coppa dei Campioni, il mio rimpianto. Bruno Bernardi