Cercano l'anima russa i giovani della Fracci di Luigi Rossi

Cercano l'anima russa i giovani della Fracci Roncegno: un «Balle! stage» per ricordare la Karsavina Cercano l'anima russa i giovani della Fracci RONCEGNO — Nei primi anni del secolo, in un verde angolo della Valsugana, giungeva una bella signora russa debilitata dalla malaria contratta durante viaggi in Oriente. Era la grande ballerina Tamara Karsavina che, in pochi mesi di soggiorno alle Terme di Roncegno, riconquistò la salute, potè continuare la sua gloriosa carriera come partner del leggendario Nijinski e campare fino ad oltre novant'anni. In ricordo di quella lontana ospitalità — e di tutta una bella epoca che vide soggiornare qui Eleonora Duse, Giovanni Verga, Ardengo Soffici e un'altra stella del firmamento ballettistico, Anna Pavlova — ecco che Carla Fracci e il marito Beppe Menegatti hanno organizzato un singolare Ballet stage fatto di spettacolo, insegnamento e di cultura nelle stesse affascinanti sale Art Déco che ci ricordano tanto la vecchia Austria felice. Tenere fanciulle in fiore con le loro calzemaglie e le loro scarpine si affacciano sui verdi parchi e si recano alle lezioni tenute da due illustri didatti come il rumeno Gabriel Popescu e l'inglese Gillian Whittingham. E, in serata, tutti nel salone degli affreschi Liberty per ascoltare e vedere dimostrazioni di balletto come la Giselle repetition offerta dalla più prestigiosa interprete del perso¬ naggio oggi, la stessa Fracci con il suo partner George Iancu, con un'acuta introduzione di Alberto Testa. Un'altra famosa Giselle del nostro secolo, la francese Yvette Chauviré, parlerà oggi dello Stile romantico, certo con profonda conoscenza in causa. Il fantasma della Karsavina è stato invece inseguito in queste sale da Vittoria Otto- lenghi, che ha illustrato la sua rievocazione con spezzoni di videotape e con la proiezione del film Le ballerine in cui Carla Fracci impersona proprio la gTande danzatrice russa. La favolosa età dell'oro di Diaghilev è stata rievocata anche musicalmente con un concerto del pianista Michele Fedrigotti, che ha eseguito autori legati ai ballets russes o lanciati dal grande patron come Stravinski, Ravel, Debussy e Satie. Un interessante capitolo di questa rassegna trentina è costituito dalla mostra del più grande fotografo di balletto del nostro tempo, il franco-russo Serge Lido, recentemente scomparso. La moglie Irene Lidova, noto critico di danza, ha presentato e illustrato l'esposizione unitamente al giornalista Alfio Agostini. E' stato un momento toccante di ricordo di un personaggio legatissimo all'Italia, ove non mancava mai ad un festival o a una manifestazione di danza. Le immagini esposte (e un campionario della trentina di libri da lui pubblicati) hanno dato la misura della personalità pionieristica nel campo del reportage sul balletto nel mondo di Lido. Questo stage non trascura neppure il risvolto medico del problema, con una conversazione sulla fisioterapia della dama che uno specialista come Piero Bettelli terrà posdomani nella Health Farm del Palace Hotel di Roncegno. Il finale spettacolare della rassegna avverrà sabato e domenica, allo Spettacolo aperto di Pergine, qui a due passi, con l'esecuzione di Romeo e Giulietta di Prokofiev con la Fracci e Iancu. Il teatro è già in gran parte esaurito, nonostante la grande capienza. Luigi Rossi

Luoghi citati: Austria, Italia, Roncegno