Armata di sorrisi e sonnifero

Armata di sorrisi e sonnifero Maria Capone, 25 anni Presa la donna diventata l'incubo dei pensionati di Pinerolo Armata di sorrisi e sonnifero Elegante e gentile, si spacciava per assistente sociale o per impiegata Inam Conquistata la simpatia della vittima, riusciva a farla addormentare, col pretesto di un caffè o di un bicchier d'acqua - Derubate dei risparmi 14 persone Sposata, madre di una bambina di 5 anni, tossicomane, in nemmeno tre mesi ha rapinato 14 pensionati di Pinerolo. Spacciandosi per assistente sociale, impiegata dell'inani o addirittura per la futura nuora, riusciva a introdursi in casa della vittima, l'addormentava con un potente sonnifero e saccheggiava l'appartamento. In un caso, forse perché sconvolta dall'astinenza, Maria Capone, 25 anni, via Oejmet 10, ha tralasciato ogni prudenza per scagliarsi con un candelabro sulle sorelle Rosa e Angela Piccatto. Dopo averle massacrate di botte, se n'è andata con 300 mila lire e un paio di collanine d'oro. L'ultimo colpo di Maria Capone, alta, magra, capelli lunghi castani, risale a sabato scorso in casa di Antonietta Airaudi, 60 anni, in via Chiapperò 15. Qualcuno deve averla perù riconosciuta (un'altra vittima abita al 24 della stessa via) e chiamato i carabinieri che l'hanno arrestata. Ieri sera, assistita dal l'avv. Manassero, la donna è stata Interrogata dal procuratore della Repubblica, dott. Cutelli, al quale avrebbe con- fessato ogni cosa. «Mia mamma era morta da un paio di settimane e tornando a casa dal lavoro, durante la pausa di mezzogiorno — racconta il figlio di Bartolomeo Raimondo, una delle vittime — ho trovato papà addormentato. Era andato a funghi e pensavo stesse ripo¬ sando. Ho provato a scuoterlo, ma niente da fare. Ho capito che qualcosa non andava e all'ospedale ce n'è voluto per farlo riprendere-. -Papà — continua il ragazzo — mi ha raccontato che una donna, dicendo d'essere dell'lnam (e lui attendeva proprio una visita dell'Istituto) era entrata in casa. "Mi ha chiesto un bicchiere d'acqua e per tenerle compagnia me ne sono versato uno anch'io. Poi ha voluto un po' di zucchero, mi sono alzato un attimo, ma ciò che è accaduto dopo non lo ricordo proprio...". Quella donna gli ha versato un sonnifero nel bicchiere. Si è portata via tutto: radio, orologi, risparmi, anche un milione che mio padre aveva in tasca per pagare le spese del notaio-. Stessa tecnica in casa di Gemma Lorenzino, Caterina De Stefano e Guerrina Centurelli. Tutte vittime accomunate da un paio di denominatori comuni: sole e anziane. L'inventiva di Maria Capone, che non tralasciava di informarsi dai vicini sulle abitudini della futura vittima, faceva il resto. -Me la sono trovata di fron- te il giorno prima di Ferragosto — ricorda Giacomo Rubatto, via Mazzini 8 — Mi suona e dice "Il suo vicino è assente, le scale sono sudice, posso attendere da lei che rientri?". Che potevo fare? Era cosi gentile. Stavo preparando il caffè e quella II, presa la palla al balzo, mi dice "Lasci, lasci, faccio io", e mi tia fregato. Quando mi sono svegliato non avevo più le 900 mila lire che tenevo in un cassetto e la fede. Meno male che non ho bevuto tutto il caffè perché soffro di cuore e avrei potuto rimanerci secco..

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