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I vigili: fra noi non c'è Rambo La polemica sulle armi dopo il ferimento del motociclista senza casco I vigili: fra noi non c'è Rambo Dibattito all'interno del Corpo - «La pistola è d'obbligo per legge», dice la maggioranza C'è chi la ritiene un optional inutile, ma anche chi lamenta: «Ci insegnino a usarla: non è sufficiente sparare 30 colpi in quattro anni» - Il problema della microdelinquenza Vigili urbani con o senza pistola? -Aumentino le pene contro chi tenta di aggredirci, dopo saremo disposti ad andare in giro disarmatU. -La rivoltella ci serve a poco, eppure l'abbiamo sempre avuta. Piuttosto, ci addestrino in modo che non sia un pericolo per noi e per gli altri, ci paghino l'indennità per i rischi cui ogni giorno andiamo incontro-. -La pistola non serve proprio a niente. Sarebbe meglio non averla-. Tre posizioni: sintetizzano lo stato d'animo dei vigili urbani torinesi dopo l'incidente della scorsa settimana, quando un loro collega inseguiva, pistola in pugno, il ragazzo senza casco. La maggior parte dei vigili vuole la pistola: -Fa parte della divisa, chi non l'accetta faccia un altro mestiere. Tanto più che con la legge varata sei mesi (e non cent'anni) fa è un obbligo-, dicono i vigili della sezione di Palazzo civico quasi all'unanimità, in un dibattito che diventa subito vivace, dove solo uno su 10 ritiene la Beretta (in dotazione al 907c dei vigili) • inutile optional-. Eppure, dai delegati Cgil. Giuseppe Bertuzzi (in servizio alla 13' sezione. Pozzo Strada) e Maurizio Berini (1" sezione, via Giolitti) arriva un secco no al -vigile armato-. Un rifiuto della fondina da sceriffo contestato però sia dalla Uil, sia dagli autonomi della Silpol. Dice Sergio Vercellino della segreteria provinciale Uil: «A norma di regolamento, l'arma fa parte della divisa. E fino a quando i vigili urbani saranno agenti di pubblica sicurezza dovranno essere muniti di tutti i mezzi previsti dalla legge-. Ma la pistola è proprio necessaria per fare il vigile? «Se le recenti disposizioni riman- gono, si. Anzi, finché la legge è questa, dire aboliamo la pistola non sta in piedi proprio da un punto di vista giuridico. E allora visto che dobbiamo essere armati, ci consentano di farlo in modo decente, con un addestramento adeguato-, risponde dalla 21" sezione (corso Chiert. nell'Oltrepò) Piero Mussano, vigile motociclista, segretario provinciale del Silpol, il sindacato autonomo che ragruppa i civich. Aggiunge Vercellino: -Non possiamo scegliere: non siamo come alla Stando, dove la commessa può decidere se dare lo scontrino giallo o blu. Qui o si accetta la pistola o si cambia mestiere-. -La questione — osserva un gruppo di vigili, che non avendo incarichi sindacali non vuole comparire — è semplice: abbiamo la pistola, ma pochi la sanno usare bene. In quattro anni abbiamo sparato più o meno 30 colpi al poligono, di cui venti in questi ultimi mesi. Ogni volta che qualcuno estrae l'arma dalla fondina rischia di spararsi addosso. Ci vorrebbe una ben diversa preparazione e allora la conoscenza dell'arma e delle conseguenze che derivano da uno sparo, probabilmente da sole porterebbero a maggior cautela-. E perché manca questa preparazione? Risponde Mussano: -Per confusione, per assenza di decisioni sul nostro ruolo. Tra le forze politiche che ci amministrano c'è chi ci vorrebbe assistenti so¬ ciali e chi ci preferirebbe armati e inquadrati a livello militare. Quando dall'alto ci sarà chiarezza molti errori e qualche eccesso potranno essere evitati-. Ma esistono i vigili alla Ra7nbo. che invece della pistola vorrebbero il mitra? I sindacati dicono di no. E noi non ne abbiamo incontrati: tutti (chi vuole portare la pistola e chi la lascerebbe vo lentieri a casa) chiedono solo di lavorare in modo sereno. •Nei quartieri — sottolinea la maggioranza — è il vigile che affronta la delinquenza spicciola, mentre carabinieri e polizia si occupano dei reati più rilevanti (dai furti alle rapine, agli omicidi). Dovremmo farlo disarmati?-. Giuseppe Sangiorgio II perito Aurelio Ohio e il vigile Franco Adroit durante la ricostruzione dell'incidente