Gli arresti «duri» a Vediglione creano un dissidio fra magistrati
Gli arresti «duri» a Vérdiglione creano un dissidio fra magistrati Milano, contrasto fra il pm e il giudice di sorveglianza Gli arresti «duri» a Vérdiglione creano un dissidio fra magistrati DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — C'era un contrasto tra i giudici dietro la storia dei permessi di colloquio prima concessi e poi revocati allo psicanalista Armando Vérdiglione, recentemente condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione. Dopo la sentenza Vérdiglione aveva ottenuto gli arresti domiciliati, ma con notevoli restrizioni. Per ovviare ad alcune di queste limitazioni, lo psicanalista aveva chiesto particolari permessi, tutti respinti: poter andare a messa la domenica e nei giorni festivi; telefonare ad alcuni personaggi in rapporto con la sua «Fondazione» (tra questi la vedova di Borges, Maria Kodama, il commediografo Eugene Jonesco e il filosofo Bernard Henry-Lévy); ricevere i collaboratori nel proprio appartamento. Contemporaneamente alle istanze di Vérdiglione. all'ufficio di sorveglianza del tribunale erano arrivate richieste di colloquio con lo psicanalista firmate da alcuni giornalisti e intellettuali, dalla sua fidanzata Cristina De Angeli Frua e da Alessandra Tamburrini, presidente di una delle società che fanno capo a Vérdiglione. E l'ufficio di sorveglianza aveva rilasciato 1 permessi richiesti. Immediatamente il sostituto procuratore Pietro Forno, che ha portato in giudizio Vérdiglione e che sta conducendo un'altra inchiesta sull'attività dello psicanalista, aveva scritto un rapporto alla Procura generale per opporsi al permessi concessi. In particolare, secondo il magistrato, doveva essere impedito a Vérdiglione di incontrarsi con la fidanzata e con Alessandra Tamburrini. Il tribunale, concedendo gli arresti domiciliari, aveva vietato a Vérdiglione di riprendere l'attività per questioni di cautela processuale mentre, secondo Forno, i colloqui concessi avrebbero potuto fa¬ vorire Inquinamenti di prove per l'inchiesta in corso. La sezione feriale del tribunale ha accolto il ricorso del pubblico ministero ribadendo tutte le limitazioni al regime di arresti domiciliari inizialmente decise per Vérdiglione. I giudici hanno però negato che ci sia stato un conflitto tra il dottor Forno e l'ufficio di sorveglianza. Anche la Procura generale, che si sta occupando della vicenda, sembra orientata a definire il contrasto come semplice «divergenza interpretativa, delle norme». Milano. Armando Vérdiglione a Ferragosto in un bar, durante Torà di libera uscita concessagli dal giudice di sorveglianza
Persone citate: Alessandra Tamburrini, Armando Vérdiglione, Bernard Henry, Borges, Cristina De Angeli, Eugene Jonesco, Forno, Maria Kodama, Pietro Forno
Luoghi citati: Milano
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