Eraldo Pizzo: «Squadra fortissima Campagna è il suo uomo cardine» di Sandro Chiaramonti
Eraldo Pizzo: «Squadra fortissima Campagna è il suo uomo cardine» Eraldo Pizzo: «Squadra fortissima Campagna è il suo uomo cardine» DAL NOSTRO INVIATO RECCO — Eraldo Pizzo ha 46 anni. E' presidente della Pro Recco, ha vinto sedici scudetti, un'Olimpiade (a Roma nel '60) e una Coppa Campioni nel 1964. E' la bandiera della pallanuoto italiana, l'uomo adatto per giudicare l'impresa degli azzurri in Spagna. — Una finale storica, con otto tempi supplementari, 52' di gioco effettivo. L'Italia ha perso per un soffio, a tre decimi di secondo dalla fine. -Abbiamo avuto molte occasioni per vincere il titolo e altrettante per perderlo. Ho un po' di amarezza perché non siamo riusciti a mantenere il vantaggio iniziale, sul 41. E' un successo che va oltre ogni previsione, i ragazzi sono stati bravissimi. Fritz Dennerlein ha impostato questa squadra per le Olimpiadi ma è maturata prima. Tecnicamente siamo stati i migliori, il risultato non conta-. — Un po' come accadde al Mundial spagnolo di calcio, con l'Italia campione nonostante il pronostico sfavorevole? -Assolutamente no. Questi ragazzi non faranno la fine della nazionale di Bearzot, perché alle spalle c'è ben altra preparazione. Dennerlein li ha responsabilizzati, ha fatto capire loro che possono ottenere grandi risultati. Ma neppure lui pensava di raccogliere cosi presto i frutti di questo lavoro-. — Un giudizio sui singoli. -Molti parlano di Ferretti, che però, secondo me. deve ancora maturare. L'uomo cardine è stato Campagna. Misaggi ha svolto un lavoro oscuro. Lui non ha sostituti, deve controllare il centroboa e spesso è costretto a uscire per tre falli-. Negli altri sport dopo due supplementari si va ai rigori. Nella pallanuoto si gioca a oltranza. Come giudica questa formula? -Dal punto di vista sportivo è giusto cosi. Non ha senso assegnare il titolo di campioni del mondo ai rigori. Bisogna pensare però allo stress incredibile, forse ci vorrebbe un controllo medico. Dopo due supplementari sarebbe meglio ripetere la partita-. — La pallanuoto ha dimostrato ancora una volta di es sere disciplina per atleti veri «No: pallanuotisti siamo diversi da tutti, nuotatori compresi. Pensate solo alla fatica di restare a galla per quasi due ore. Atleti i calciatori? Un paragone che non può reggere-. — La finale di Madrid co stituisce un'occasione irripe tibile per propagandare la pallanuoto. -Adesso la Federazione deve sfruttare i mondiali nel modo migliore. Bisogna premere sui giornali e sulla tv per avere più spazio. L'altra sera ho dovuto chiedere ospitalità ad amici per vedere la finale su Telemontecarlo, che a casa mia si riceve male. Nessuno sapeva che cosa avrebbe fatto la Rai: inconcepibile. Molti italiani sono rimasti davanti al televisore, affascinati dalla partita. Abbiamo dei campioni e un tecnico bravissimo, dobbiamo usare la loro immagine per un salto di qualità. E poi occorre inserirsi nella scuola: tutti gli italiani dovrebbero almeno saper nuotare-, Sandro Chiaramonti
Persone citate: Bearzot, Dennerlein, Eraldo Pizzo, Ferretti, Fritz Dennerlein
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