Il Lecce festeggia Pasculli e la Juve di Bruno Bernardi

Il Lecce festeggia Pasculli e la Jave Mentre il presidente Jurlano aspetta verità dalla Caf ed ha pronto un esposto-protesta Il Lecce festeggia Pasculli e la Jave DAL NOSTRO INVIATO LECCE — Allo stadio di via del Mare stasera ci sarà il tutto esaurito (oltre 50 mila spettatori e con un'incasso che forse supererà il record di 812 milioni stabilito con il Napoli/ per il debutto casalingo del Lecce con la Juventus, in una partita che coincide con linizio dei festeggiamenti dei patroni della città Giusto, Oronzo e Fortunato. La nuova stagione ricomincia da dove finì, proprio contro i bianconeri. Il Lecce era già condannato alla retrocessione, sia pure dopo aver espugnato l'Olimpico battendo clamorosamente la Roma e facendo un grosso favore ai bianconeri. Franco Jurlano, presidente dei giallorossi, ieri mattina in . sède-ha chiesto a Santin, il 'tècnico che aveva già'guidato il Lecce in B nel '78-79 mancando di un soffio la promozione con un brillante quarto posto, di battere la Juventus «del mio carissimo amico Boniperti cui auguro i migliori successi». Jurlano è impaziente per due motivi: verificare se il suo Lecce, che non ha mai visto all'opera, ha la caratura per un immediato ritorno in Serie A, e conoscere il verdetto della Caf. Proprio lui fu il primo, il 19 gennaio scorso a Torino, a lanciare un grido dall'allarme, denunciando il marcio del calcio italiano quando non era ancora scoppiato lo scandalo del Totonero bis. «In previsione di qualche verità-vera — tuona Jurlano — per un calcio pulito in cui emergano i valori, o in riconoscimento delle nostre teorie sull'iscrizione ai campionati, ho inviato un esposto di 15 cartelle al commissario federale Carrara per informar¬ lo che sono in corso, presso diversi tribunali delle città in cui risiedono alcune società, dei procedimenti perché i bilanci non sono in regola. Come si fa ad iscriverle con situazioni tipo Palermo, Cagliari e Lazio? O come quella del Milan '86-87 che, grazie all'avvento di Berlusconi, ha tappato un buco di 30 miliardi?». Per ora si limita a questo. Dopo la Caf, se sarà il caso, dirà tutto quello che gli bru¬ cia dentro. Intanto ribadisce che il Lecce ha un bilancio in regola «certificato da una delle società autorizzate dalla Consob», che non ha debiti, un patrimonio tutto suo, ed ha riconfermato il vecchio telaio della squadra, con un campione del mondo come l'argentino Pasculli (evi consegnerà stasera una medaglia d'oro per il trionfo messicano) e il suo connazionale Barbas che Maradona voleva al Napoli. «Questi due stranieri in B sono un lusso — rileva Jurlano con orgoglio — ma con loro e con i rinforzi Tacchi e Panerò, con un portiere esperto, che non sarà Martina anche se ci interessava, e un centrocampista che stiamo cercando, ci sono le condizioni per tornare subito nella massima divisione». Santin accetta questa pesante responsabilità. «Sarei ingiusto verso il presidente se dicessi che non siamo in grado di risalire: il Lecce fa parte del gruppo di favorite comprendente Udinese, Bari, Genoa, Triestina e Bologna», dice l'allenatore che, dopo essere stato licenziato dal Catanzaro, aveva aggiornato il suo bagaglio trascorrendo una settimana a Torino per seguire Id ' preparazione di Radice ed un'altra a Roma per studiare quella di Eri ksson. «Pur meritando la A, i no stri due stranieri hanno accettato di retrocedere, senza snobbare la categoria, per contribuire alla promozione». aggiunge Santin. Della parti ta con la Juve dice: «E' un avvenimento importante per la città. La Juventus di Platini ci darà grossi stimoli». Bruno Bernardi